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Joe Velluto – Useless is more
Sono 8 i pezzi unici in mostra, che nel percorso espositivo diventano 16. Si presentano in un primo momento privati della loro funzione principale e in un secondo tempo ri progettati come oggetti parzialmente inutilizzabili, che contengono l’essenza della funzione.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
JoeVelluto
“UseLess is More”
a cura di Beppe Finessi
JoeVelluto presenta una nuova visione critica del design nata intorno al prodotto industriale e la funzionalità
dello stesso.
Sono 8 i pezzi unici in mostra, che nel percorso espositivo diventano 16. Si presentano in un primo momento
privati della loro funzione principale e in un secondo tempo ri-progettati come oggetti parzialmente
inutilizzabili, che contengono l’essenza della funzione.
Come fosse un'equazione: se il design progetta la funzione l’Adesign, progetta la disfunzione.
Per dimostrare questo pensiero usiamo come esempio il prodotto sedia, icona del processo di industrial
design.
Partendo da un’anonima seduta d’uso comune estrapoliamo le parti essenziali che ne rappresentano la
funzione: lo schienale ed il sedile. Otteniamo una “Sedia Parziale”. La sedia diventa parzialmente
inutilizzabile e rappresenta quindi una disfunzione.
Le due parti estrapolate vengono contestualizzate all’interno in uno spazio ottenendo a sua volta un oggetto
che contiene il cuore della funzione ma che è parzialmente inutilizzabile, quindi parzialmente inutile. “Sedia
Disfunzione”.
Il sistema Design continua produrre oggetti di cui il mondo è già saturo, quindi superflui.
Attraverso “UseLess il More” JoeVelluto progetta delle opere che contengono il cuore dell’oggetto industriale
(funzionalità), ma dichiarano volutamente la loro parziale funzionalità.
Le opere di “UseLess is More” riflettono l'essenziale differenza che esiste tra il Design e l'Arte.
Il Design Industriale produce un oggetto utile di buon gusto. L' Arte produce “cose” inutili dal punto di vista
della funzionalità e usabilità, ma aventi il significato come suo diretto presupposto.
L’oggetto viene presentato nella sua contraddizione al fine di generare un diverso pensiero.
La Contr-Addizione, presente in tutte le opere, è qualcosa che nello stesso momento sottrae aggiungendo,
originando una nuova espressione. “UseLess is More” appunto.
“UseLess is More” è la prima interpretazione del Manifesto dell’Adesign, una visione che nega parzialmente
il design a favore di un linguaggio inedito. Attraverso il video dell’artista Marco Chiurato interpretato dal Prof.
Domenico Patassini, viene descritta una funzione logico/matematica a dimostrazione del concetto di
“UseLess is More”.
Martina Gamboni
+02 30914407
press@martinagamboni.it
JoeVelluto Associati
Strada Ponti di Debba, 5
36100 Vicenza ITALY
Tel/Fax: +39.0444.248234
P.IVA / C.F. 03147870244
www.joevelluto.it
info@joevelluto.it
JoeVelluto
JoeVelluto è un pensiero che mette al centro la ricerca ed il senso.
JoeVelluto è insieme una filosofia di progetto e di vita. È un progettista che non c’è. È contraddizione.
Nato nel 2004, JoeVelluto è uno tra i maggiori studi di design e comunicazione italiani che per primo ha
esplorato la zona di confine tra il design e l’arte concettuale.
La sua storia progettuale nasce dall’attività artistica di Andrea Maragno, fondatore di JoeVelluto, che nel
tempo si sposta ad indagare la relazione che esiste tra un prodotto industriale di massa e il suo intimo
significato.
Numerosi sono i lavori riconducibili a questo passaggio. Uno fra tutti “Rosaria”, corona del rosario usa e
getta, realizzata in pluriball (materiale da imballaggio). Il concetto del prodotto industriale di massa, di scarsa
qualità, è trasposto su un simbolo d’eternità e di sacralità al punto tale da diventare un oggetto usa e getta,
la spiritualità diviene seriale e temporizzata.
Nel 2005 presenta il libro “Salefino: nuovi sapori dal design italiano”, edito da Editrice Abitare Segesta,
definito “libro manifesto” in quanto tra i primi volumi a trattare quattro realtà della nuova generazione del
design italiano, con un’impronta totalmente libera dagli schemi, utilizzando fotografia, grafica e illustrazione.
Attualmente JoeVelluto cura il coordinamento artistico di varie aziende e svolge attività di docenza e
visiting professor presso numerose università italiane. Si dedica costantemente a progetti di ricerca
finalizzati ad esplorare le correlazioni tra design e arte.
Dal 2008 JoeVelluto si proclama ufficialmente Adesigner.
JoeVelluto Associati
Strada Ponti di Debba, 5
36100 Vicenza ITALY
Tel/Fax: +39.0444.248234
P.IVA / C.F. 03147870244
www.joevelluto.it
info@joevelluto.it
Catalogo: Edizioni Corraini
Video: Marco Chiurato
Testo e Performance: Prof. Domenico Patassini
Mostra realizzata grazie al contributo di:
Turn
Pigreco Srl
Arti Grafiche Bassano
La mostra fa parte del calendario di Torino 2008 World Design Capital
“UseLess is More”
a cura di Beppe Finessi
JoeVelluto presenta una nuova visione critica del design nata intorno al prodotto industriale e la funzionalità
dello stesso.
Sono 8 i pezzi unici in mostra, che nel percorso espositivo diventano 16. Si presentano in un primo momento
privati della loro funzione principale e in un secondo tempo ri-progettati come oggetti parzialmente
inutilizzabili, che contengono l’essenza della funzione.
Come fosse un'equazione: se il design progetta la funzione l’Adesign, progetta la disfunzione.
Per dimostrare questo pensiero usiamo come esempio il prodotto sedia, icona del processo di industrial
design.
Partendo da un’anonima seduta d’uso comune estrapoliamo le parti essenziali che ne rappresentano la
funzione: lo schienale ed il sedile. Otteniamo una “Sedia Parziale”. La sedia diventa parzialmente
inutilizzabile e rappresenta quindi una disfunzione.
Le due parti estrapolate vengono contestualizzate all’interno in uno spazio ottenendo a sua volta un oggetto
che contiene il cuore della funzione ma che è parzialmente inutilizzabile, quindi parzialmente inutile. “Sedia
Disfunzione”.
Il sistema Design continua produrre oggetti di cui il mondo è già saturo, quindi superflui.
Attraverso “UseLess il More” JoeVelluto progetta delle opere che contengono il cuore dell’oggetto industriale
(funzionalità), ma dichiarano volutamente la loro parziale funzionalità.
Le opere di “UseLess is More” riflettono l'essenziale differenza che esiste tra il Design e l'Arte.
Il Design Industriale produce un oggetto utile di buon gusto. L' Arte produce “cose” inutili dal punto di vista
della funzionalità e usabilità, ma aventi il significato come suo diretto presupposto.
L’oggetto viene presentato nella sua contraddizione al fine di generare un diverso pensiero.
La Contr-Addizione, presente in tutte le opere, è qualcosa che nello stesso momento sottrae aggiungendo,
originando una nuova espressione. “UseLess is More” appunto.
“UseLess is More” è la prima interpretazione del Manifesto dell’Adesign, una visione che nega parzialmente
il design a favore di un linguaggio inedito. Attraverso il video dell’artista Marco Chiurato interpretato dal Prof.
Domenico Patassini, viene descritta una funzione logico/matematica a dimostrazione del concetto di
“UseLess is More”.
Martina Gamboni
+02 30914407
press@martinagamboni.it
JoeVelluto Associati
Strada Ponti di Debba, 5
36100 Vicenza ITALY
Tel/Fax: +39.0444.248234
P.IVA / C.F. 03147870244
www.joevelluto.it
info@joevelluto.it
JoeVelluto
JoeVelluto è un pensiero che mette al centro la ricerca ed il senso.
JoeVelluto è insieme una filosofia di progetto e di vita. È un progettista che non c’è. È contraddizione.
Nato nel 2004, JoeVelluto è uno tra i maggiori studi di design e comunicazione italiani che per primo ha
esplorato la zona di confine tra il design e l’arte concettuale.
La sua storia progettuale nasce dall’attività artistica di Andrea Maragno, fondatore di JoeVelluto, che nel
tempo si sposta ad indagare la relazione che esiste tra un prodotto industriale di massa e il suo intimo
significato.
Numerosi sono i lavori riconducibili a questo passaggio. Uno fra tutti “Rosaria”, corona del rosario usa e
getta, realizzata in pluriball (materiale da imballaggio). Il concetto del prodotto industriale di massa, di scarsa
qualità, è trasposto su un simbolo d’eternità e di sacralità al punto tale da diventare un oggetto usa e getta,
la spiritualità diviene seriale e temporizzata.
Nel 2005 presenta il libro “Salefino: nuovi sapori dal design italiano”, edito da Editrice Abitare Segesta,
definito “libro manifesto” in quanto tra i primi volumi a trattare quattro realtà della nuova generazione del
design italiano, con un’impronta totalmente libera dagli schemi, utilizzando fotografia, grafica e illustrazione.
Attualmente JoeVelluto cura il coordinamento artistico di varie aziende e svolge attività di docenza e
visiting professor presso numerose università italiane. Si dedica costantemente a progetti di ricerca
finalizzati ad esplorare le correlazioni tra design e arte.
Dal 2008 JoeVelluto si proclama ufficialmente Adesigner.
JoeVelluto Associati
Strada Ponti di Debba, 5
36100 Vicenza ITALY
Tel/Fax: +39.0444.248234
P.IVA / C.F. 03147870244
www.joevelluto.it
info@joevelluto.it
Catalogo: Edizioni Corraini
Video: Marco Chiurato
Testo e Performance: Prof. Domenico Patassini
Mostra realizzata grazie al contributo di:
Turn
Pigreco Srl
Arti Grafiche Bassano
La mostra fa parte del calendario di Torino 2008 World Design Capital
07
novembre 2008
Joe Velluto – Useless is more
Dal 07 al 19 novembre 2008
design
Location
PALAZZO BERTALAZONE DI SAN FERMO
Torino, Via San Francesco D'assisi, 14, (Torino)
Torino, Via San Francesco D'assisi, 14, (Torino)
Orario di apertura
martedì/sabato 15.00 – 19.00 chiuso domenica e lunedì
Vernissage
8 Novembre 2008, ore 19
Editore
CORRAINI
Ufficio stampa
MARTINA GAMBONI
Autore
Curatore