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L’Enigma del vero. Percorsi del realismo in Italia, 1870 -1980
La mostra, che si compone di 104 opere tra dipinti, sculture e disegni di artisti italiani, è impostata sul piano della ricerca e intende valutare, attraverso tematiche sviluppate nelle sezioni preposte, come l’idea del vero, e soprattutto il rapporto dell’artista con il problema della rappresentazione della realtà, abbia rappresentato uno dei temi fondamentali dell’arte dagli ultimi decenni dell’800, attraverso il ‘900, fino alle espressioni sviluppate dagli artisti contemporanei.
Comunicato stampa
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Che cos'è la realtà, qual è il rapporto dell'artista con il problema della rappresentazione della natura, oppure della figura umana o di una composizione di oggetti?
Su questi temi dal 14 novembre 2008 sono stati provocati i numerosi visitatori della mostra L’enigma del vero presso Palazzo Loffredo a Potenza che hanno reagito con tale interesse da indurre l’Amministrazione comunale a prolungare la mostra fino al 1 marzo. La sfida, voluta dalla curatrice Laura Gavioli assieme ai curatori delle singole sezioni, di impostare la mostra suddividendola in sezioni tematiche -pur non trascurando il procedere storico- si è dimostrata vincente poiché, come hanno ampiamente notato i critici, si è riuscito pienamente a liberare la ricerca dai rischi di una elencazione di autori e fenomeni artistici già conosciuti e studiati.
Di notevole interesse, inoltre, è la recente acquisizione da parte della mostra di una opera del ‘66 di Mimmo Rotella Le derniere Marilyn che è andata ad arricchire la sezione Consumo della realtà e realtà del consumo.
Mimmo Rotella, Le derniere Marilyn, 1966
Critici e visitatori hanno ancora fino al 1 marzo la possibilità di farsi condurre attraverso un'affascinante esperienza che si snoda nell'ambito di cinque sezioni. Frutto di un'impostazione tematica originale, il percorso rispetta un andamento storico e cronologico con un centinaio di opere di altrettanti artisti tese a focalizzare l'evoluzione della cultura figurativa italiana dagli ultimi decenni dell'Ottocento, attraverso il Novecento (fino agli anni settanta), con un approccio anche alle problematiche del contemporaneo, nell'ultima sezione che riguarda il rapporto tra la pittura e la fotografia.
La prima sezione, La sfida della realtà tra fine Ottocento e primo Novecento, è a cura di Stefano Fugazza il quale concentra l'attenzione su come sia possibile l'assoluta aderenza al vero, cioè come si possa realizzare “la rappresentazione del fatto così come si era effettivamente svolto”, tema trattato nel suo saggio intitolato Il vero come retorica e come ricerca sincera.
La seconda sezione Realismo magico, Novecento e anti Novecento è curata da Giovanna Caterina de Feo e comprende il periodo tra gli anni '20 e la fine della seconda guerra mondiale, tempo in cui “l'approccio degli artisti verso la realtà che li circonda si manifesta con modalità e contenuti molto diversi. Ciò si intuisce dal fatto che gli stessi protagonisti nell'utilizzare il termine realismo hanno sempre sentito il bisogno di accostarlo ad un altro aggettivo “ideista”, “magico”, “sintetico”. Si dibatte su come rappresentarla, la realtà, ma anche su quale realtà rappresentare.”
Realismo e ideologia, il dopoguerra è la sezione condotta da Valerio Rivosecchi che cita nel titolo del suo saggio la frase di Renato Guttuso “Tempi pericolosi ma straordinari”. L'ansia di “stabilire un nesso tra la ricerca artistica e la realtà sociale e politica” amplifica e polverizza in tanti esiti le diverse istanze estetiche ed etiche maturate negli anni trenta.
La sezione Consumo della realtà e realtà del consumo, a cura di Francesca Romana Morelli comprende gli anni sessanta e settanta. L'accelerazione della circolazione delle idee, la realtà urbana e metropolitana sempre più straniante, l'analisi dell’assenza umana, della perdita del senso delle cose favoriscono negli artisti un nuovo rapporto con la realtà e la scoperta di nuovi linguaggi.
La quinta sezione Obiettivo non obiettivo, dialoghi tra arte e fotografia, a cura di Flavia Matitti prende in esame l'irruzione della fotografia nel panorama della pittura, sulla metà dell'Ottocento, e gli esperimenti fotografici degli artisti precursori nell'uso del mezzo come Pellizza e Michetti. Ma nel contemporaneo affascina la concomitanza tra pittura e fotografia espressa da Gianfranco Ferroni e, tra i più giovani, da Martinelli e da Barin.
Scheda tecnica
Titolo
L’Enigma del vero
Percorsi del realismo in Italia, 1870 -1980
Periodo
14 novembre 2008 – 1 marzo 2009
Curatrice
Laura Gavioli
Curatori delle sezioni
La sfida della realtà tra fine Ottocento e primo Novecento: Stefano Fugazza
Realismo Magico, Novecento e anti Novecento: Giovanna Caterina de Feo
Realismo e ideologia, il dopoguerra: Valerio Rivosecchi
Consumo della realtà e realtà del consumo: Francesca Romana Morelli
Obiettivo non obiettivo, dialoghi tra arte e fotografia: Flavia Matitti
Su questi temi dal 14 novembre 2008 sono stati provocati i numerosi visitatori della mostra L’enigma del vero presso Palazzo Loffredo a Potenza che hanno reagito con tale interesse da indurre l’Amministrazione comunale a prolungare la mostra fino al 1 marzo. La sfida, voluta dalla curatrice Laura Gavioli assieme ai curatori delle singole sezioni, di impostare la mostra suddividendola in sezioni tematiche -pur non trascurando il procedere storico- si è dimostrata vincente poiché, come hanno ampiamente notato i critici, si è riuscito pienamente a liberare la ricerca dai rischi di una elencazione di autori e fenomeni artistici già conosciuti e studiati.
Di notevole interesse, inoltre, è la recente acquisizione da parte della mostra di una opera del ‘66 di Mimmo Rotella Le derniere Marilyn che è andata ad arricchire la sezione Consumo della realtà e realtà del consumo.
Mimmo Rotella, Le derniere Marilyn, 1966
Critici e visitatori hanno ancora fino al 1 marzo la possibilità di farsi condurre attraverso un'affascinante esperienza che si snoda nell'ambito di cinque sezioni. Frutto di un'impostazione tematica originale, il percorso rispetta un andamento storico e cronologico con un centinaio di opere di altrettanti artisti tese a focalizzare l'evoluzione della cultura figurativa italiana dagli ultimi decenni dell'Ottocento, attraverso il Novecento (fino agli anni settanta), con un approccio anche alle problematiche del contemporaneo, nell'ultima sezione che riguarda il rapporto tra la pittura e la fotografia.
La prima sezione, La sfida della realtà tra fine Ottocento e primo Novecento, è a cura di Stefano Fugazza il quale concentra l'attenzione su come sia possibile l'assoluta aderenza al vero, cioè come si possa realizzare “la rappresentazione del fatto così come si era effettivamente svolto”, tema trattato nel suo saggio intitolato Il vero come retorica e come ricerca sincera.
La seconda sezione Realismo magico, Novecento e anti Novecento è curata da Giovanna Caterina de Feo e comprende il periodo tra gli anni '20 e la fine della seconda guerra mondiale, tempo in cui “l'approccio degli artisti verso la realtà che li circonda si manifesta con modalità e contenuti molto diversi. Ciò si intuisce dal fatto che gli stessi protagonisti nell'utilizzare il termine realismo hanno sempre sentito il bisogno di accostarlo ad un altro aggettivo “ideista”, “magico”, “sintetico”. Si dibatte su come rappresentarla, la realtà, ma anche su quale realtà rappresentare.”
Realismo e ideologia, il dopoguerra è la sezione condotta da Valerio Rivosecchi che cita nel titolo del suo saggio la frase di Renato Guttuso “Tempi pericolosi ma straordinari”. L'ansia di “stabilire un nesso tra la ricerca artistica e la realtà sociale e politica” amplifica e polverizza in tanti esiti le diverse istanze estetiche ed etiche maturate negli anni trenta.
La sezione Consumo della realtà e realtà del consumo, a cura di Francesca Romana Morelli comprende gli anni sessanta e settanta. L'accelerazione della circolazione delle idee, la realtà urbana e metropolitana sempre più straniante, l'analisi dell’assenza umana, della perdita del senso delle cose favoriscono negli artisti un nuovo rapporto con la realtà e la scoperta di nuovi linguaggi.
La quinta sezione Obiettivo non obiettivo, dialoghi tra arte e fotografia, a cura di Flavia Matitti prende in esame l'irruzione della fotografia nel panorama della pittura, sulla metà dell'Ottocento, e gli esperimenti fotografici degli artisti precursori nell'uso del mezzo come Pellizza e Michetti. Ma nel contemporaneo affascina la concomitanza tra pittura e fotografia espressa da Gianfranco Ferroni e, tra i più giovani, da Martinelli e da Barin.
Scheda tecnica
Titolo
L’Enigma del vero
Percorsi del realismo in Italia, 1870 -1980
Periodo
14 novembre 2008 – 1 marzo 2009
Curatrice
Laura Gavioli
Curatori delle sezioni
La sfida della realtà tra fine Ottocento e primo Novecento: Stefano Fugazza
Realismo Magico, Novecento e anti Novecento: Giovanna Caterina de Feo
Realismo e ideologia, il dopoguerra: Valerio Rivosecchi
Consumo della realtà e realtà del consumo: Francesca Romana Morelli
Obiettivo non obiettivo, dialoghi tra arte e fotografia: Flavia Matitti
14
novembre 2008
L’Enigma del vero. Percorsi del realismo in Italia, 1870 -1980
Dal 14 novembre 2008 al primo marzo 2009
arte moderna e contemporanea
Location
GALLERIA CIVICA – PALAZZO LOFFREDO
Potenza, Largo Duomo, (Potenza)
Potenza, Largo Duomo, (Potenza)
Biglietti
intero € 3,00; ridotto € 1,50 (studenti fino a 24 anni, adulti oltre i 60 anni);
l’ingresso per i portatori di handicap è gratuito e avviene da Largo Duomo
Orario di apertura
da martedì a domenica
ore 9.00 - 13.00 / 17.00 – 21.00
La mostra rimane aperta durante le festività
Vernissage
14 Novembre 2008, ore 18.30 Teatro F.Stabile di Potenza
Editore
MARSILIO
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Curatore