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Puglia circuito del contemporaneo. Michele Giangrande / Giuseppe Teofilo
Sono loro gli autori delle famose ‘Forbici’ che tagliavano l’orizzonte di Polignano immortalate su cartoline e depliantes turistici e che il Comune ha opportunamente acquistato per la collezione del Museo Pino Pascali.
Comunicato stampa
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Sono loro gli autori delle famose ‘Forbici’ che tagliavano l’orizzonte di Polignano immortalate su cartoline e depliantes turistici e che il Comune ha opportunamente acquistato per la collezione del Museo Pino Pascali.
Giuseppe Teofilo (nato nel 1981, vive e lavora a Polignano ) e Michele Giangrande (nato nel 1979, vive e lavora a Bari) espongono nuove opere appositamente realizzate per questa mostra; i due giovani artisti praticano un’idea dell’arte legata al ‘fare’, utilizzano più tecniche contemporaneamente e lavorano per ‘cicli’proprio come Pascali.
Le tematiche affrontate sono quelle di un’era post-ideologizzata, di un’arte che riflette sui propri meccanismi e linguaggi. Scartata la presenza umana, Giangrande e Teofilo si concentrano sulla civiltà dell’oggetto nell’epoca della più grande crisi dei consumi. Oggetti che servono a costruire altri oggetti in un ingannevole gioco di distorsione artificiale della realtà. Così un balcone in ferro battuto tipico del Sud si trasforma in una gabbia mentale, luogo di convenzioni, ipocrisie, incomunicabilità (Teofilo); il metro per sarti per Giangrande diviene un misuratore di passi umani, trasformandosi in tappeto-pavimento, una porzione dello spazio che lo limita e lo qualifica, il movimento intrecciato rimanda agli assi fondamentali del mandala, tipica rappresentazione orientale dell'universo che il nostro artista qui realizza anche ironizzando e giocando con i materiali.
Per Teofilo la barca dei pescatori è uno spazio chiuso e definito, quasi una culla ma è anche un cucchiaio sovradimensionato, una barca-cucchiaio iperreale che porta cibo e abbondanza, raccoglitore poetico di sogni e speranze.
Teofilo e Giangrande creano un universo di apparenze, immagini e sembianze in cui la realtà vera scompare per lasciare il passo ad una visione illusoria ed ingannevole, un mondo che parla più di oggetti che di uomini ormai incapaci di distinguere tra il vero e il falso. Per Giangrande e Teofilo le due personali al Museo Pino Pascali rappresentano un’importante opportunità; giovani ma già pienamente inseriti in qualificati circuiti dell’arte, hanno al proprio attivo rilevanti partecipazioni in Italia e all’estero, sono appoggiati e seguiti da giovani curatori, galleristi, collezionisti e rappresentano la punta avanzata di una nuova generazione di artisti pugliesi agguerriti e intenzionati a farsi strada nel difficoltoso sistema dell’arte contemporanea.
Giuseppe Teofilo (nato nel 1981, vive e lavora a Polignano ) e Michele Giangrande (nato nel 1979, vive e lavora a Bari) espongono nuove opere appositamente realizzate per questa mostra; i due giovani artisti praticano un’idea dell’arte legata al ‘fare’, utilizzano più tecniche contemporaneamente e lavorano per ‘cicli’proprio come Pascali.
Le tematiche affrontate sono quelle di un’era post-ideologizzata, di un’arte che riflette sui propri meccanismi e linguaggi. Scartata la presenza umana, Giangrande e Teofilo si concentrano sulla civiltà dell’oggetto nell’epoca della più grande crisi dei consumi. Oggetti che servono a costruire altri oggetti in un ingannevole gioco di distorsione artificiale della realtà. Così un balcone in ferro battuto tipico del Sud si trasforma in una gabbia mentale, luogo di convenzioni, ipocrisie, incomunicabilità (Teofilo); il metro per sarti per Giangrande diviene un misuratore di passi umani, trasformandosi in tappeto-pavimento, una porzione dello spazio che lo limita e lo qualifica, il movimento intrecciato rimanda agli assi fondamentali del mandala, tipica rappresentazione orientale dell'universo che il nostro artista qui realizza anche ironizzando e giocando con i materiali.
Per Teofilo la barca dei pescatori è uno spazio chiuso e definito, quasi una culla ma è anche un cucchiaio sovradimensionato, una barca-cucchiaio iperreale che porta cibo e abbondanza, raccoglitore poetico di sogni e speranze.
Teofilo e Giangrande creano un universo di apparenze, immagini e sembianze in cui la realtà vera scompare per lasciare il passo ad una visione illusoria ed ingannevole, un mondo che parla più di oggetti che di uomini ormai incapaci di distinguere tra il vero e il falso. Per Giangrande e Teofilo le due personali al Museo Pino Pascali rappresentano un’importante opportunità; giovani ma già pienamente inseriti in qualificati circuiti dell’arte, hanno al proprio attivo rilevanti partecipazioni in Italia e all’estero, sono appoggiati e seguiti da giovani curatori, galleristi, collezionisti e rappresentano la punta avanzata di una nuova generazione di artisti pugliesi agguerriti e intenzionati a farsi strada nel difficoltoso sistema dell’arte contemporanea.
09
maggio 2009
Puglia circuito del contemporaneo. Michele Giangrande / Giuseppe Teofilo
Dal 09 maggio al 28 giugno 2009
arte contemporanea
Location
MUSEO COMUNALE D’ARTE CONTEMPORANEA – PALAZZO PINO PASCALI
Polignano A Mare, Via San Vito, 40, (Bari)
Polignano A Mare, Via San Vito, 40, (Bari)
Orario di apertura
dal mercoledì al sabato 18,30-21,30 /dom.11-13 /18,30-21,30 (lun.mart. chiuso-) Visite guidate su prenotazione telefonando negli orari di apertura.
Autore
Curatore