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Pino Pinelli – Pensare la pittura
Attraverso un percorso di 15 installazioni, di grandi e medie dimensioni, la mostra segue la ricerca artistica di Pino Pinelli dagli inizi della stagione della pittura analitica, negli anni 70, ad oggi.
Comunicato stampa
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In mostra in Galleria “Ezio Mariani” Pino Pinelli, uno dei principali protagonisti della pittura analitica
(WT – Seregno, 23 apr) “Pensare la pittura”. Questo il titolo della mostra antologica dedicata a Pino Pinelli, protagonista del movimento artistico, italiano ed europeo, chiamato pittura analitica o pittura pittura, in scena dal 9 maggio al 14 giugno alla Galleria “Ezio Mariani” (via Cavour - Seregno).
Attraverso un percorso di 15 installazioni, di grandi e medie dimensioni, la mostra segue la ricerca artistica di Pino Pinelli dagli inizi della stagione della pittura analitica, negli anni 70, ad oggi.
Pinelli, catanese di nascita (classe 1938) e milanese d’adozione, nel 1964 tiene la sua prima mostra a Milano, alla Galleria Bergamini. Negli anni settanta fonda, con Giorgio Griffa, Marco Gastini, Caludio Verna e Claudio Olivieri, il movimento della pittura analitica o nuova pittura. La pittura analitica, teorizzata dallo storico dell'arte moderna Filiberto Menna, si concentra sugli elementi sostanziali della pittura ed è, con l'Arte Povera e la Transavanguardia, la tendenza italiana che si è affermata in maniera più duratura in Europa e in America.
La ricerca artistica di Pino Pinelli, uno degli “analitici” più originali e rigorosi nello sviluppo della sua opera, senza ripensamenti o soluzioni di continuità, ha consentito alla pittura di abbandonare la superficie del quadro andandosi a disseminare in frammenti sulla parete. Così facendo da forma al colore rendendolo concreto e la tela acquista corpo e massa
Nel 1973 inizia a dipingere quadri monocromi titolati Pittura con accanto l'iniziale del colore usato, per esempio “BL” per blu, “R” per rosso; da allora userà sempre questa tipologia di titolazione.
Nel decennio 1975-1985 compaiono le prime forme modulari accostate, costituite prima da una struttura rivestita di flanella o pelle di animale, poi da un materiale elaborato dall'artista stesso, che ha la parvenza tattile del velluto. Appare così un altro elemento che sarà fondamentale nell'opera di Pinelli: la tattilità.
Nel 1976 dipinge “Pittura GR”, un’opera costituita da quattro elementi che sono gli angoli di un rettangolo che risulta, in tal modo, con i lati tagliati. ”Caratteristica fondamentale di queste opere – spiega il curatore Luca Tommasi - è la loro disseminazione sulla parete, che segue una linea ideale, e la loro monocromaticità. E' la rottura dell'unità del quadro e la sua frammentazione sulla parete.” Cominciano a svilupparsi sia il “dialogo” tra opera e muro il quale da elemento passivo diviene opera esso stesso "entrando dentro il frammento" sia l'idea di disseminazione.
Pino Pinelli ha partecipato a numerose mostre collettive e realizzato moltissime personali, nazionali ed internazionali, dalla Biennale di Venezia, nel 1968 e nel 1997, alla Quadriennale di Roma, dalle gallerie francesi a quelle tedesche. Proprio in Germania, al “Neubau der Kreissparkasse Muesum” di Rottweil, nel 2003 il suo lavoro è proposto accanto ad opere di Lucio Fontana e Piero Manzoni nella mostra “3 X monochrom”.
(WT – Seregno, 23 apr) “Pensare la pittura”. Questo il titolo della mostra antologica dedicata a Pino Pinelli, protagonista del movimento artistico, italiano ed europeo, chiamato pittura analitica o pittura pittura, in scena dal 9 maggio al 14 giugno alla Galleria “Ezio Mariani” (via Cavour - Seregno).
Attraverso un percorso di 15 installazioni, di grandi e medie dimensioni, la mostra segue la ricerca artistica di Pino Pinelli dagli inizi della stagione della pittura analitica, negli anni 70, ad oggi.
Pinelli, catanese di nascita (classe 1938) e milanese d’adozione, nel 1964 tiene la sua prima mostra a Milano, alla Galleria Bergamini. Negli anni settanta fonda, con Giorgio Griffa, Marco Gastini, Caludio Verna e Claudio Olivieri, il movimento della pittura analitica o nuova pittura. La pittura analitica, teorizzata dallo storico dell'arte moderna Filiberto Menna, si concentra sugli elementi sostanziali della pittura ed è, con l'Arte Povera e la Transavanguardia, la tendenza italiana che si è affermata in maniera più duratura in Europa e in America.
La ricerca artistica di Pino Pinelli, uno degli “analitici” più originali e rigorosi nello sviluppo della sua opera, senza ripensamenti o soluzioni di continuità, ha consentito alla pittura di abbandonare la superficie del quadro andandosi a disseminare in frammenti sulla parete. Così facendo da forma al colore rendendolo concreto e la tela acquista corpo e massa
Nel 1973 inizia a dipingere quadri monocromi titolati Pittura con accanto l'iniziale del colore usato, per esempio “BL” per blu, “R” per rosso; da allora userà sempre questa tipologia di titolazione.
Nel decennio 1975-1985 compaiono le prime forme modulari accostate, costituite prima da una struttura rivestita di flanella o pelle di animale, poi da un materiale elaborato dall'artista stesso, che ha la parvenza tattile del velluto. Appare così un altro elemento che sarà fondamentale nell'opera di Pinelli: la tattilità.
Nel 1976 dipinge “Pittura GR”, un’opera costituita da quattro elementi che sono gli angoli di un rettangolo che risulta, in tal modo, con i lati tagliati. ”Caratteristica fondamentale di queste opere – spiega il curatore Luca Tommasi - è la loro disseminazione sulla parete, che segue una linea ideale, e la loro monocromaticità. E' la rottura dell'unità del quadro e la sua frammentazione sulla parete.” Cominciano a svilupparsi sia il “dialogo” tra opera e muro il quale da elemento passivo diviene opera esso stesso "entrando dentro il frammento" sia l'idea di disseminazione.
Pino Pinelli ha partecipato a numerose mostre collettive e realizzato moltissime personali, nazionali ed internazionali, dalla Biennale di Venezia, nel 1968 e nel 1997, alla Quadriennale di Roma, dalle gallerie francesi a quelle tedesche. Proprio in Germania, al “Neubau der Kreissparkasse Muesum” di Rottweil, nel 2003 il suo lavoro è proposto accanto ad opere di Lucio Fontana e Piero Manzoni nella mostra “3 X monochrom”.
09
maggio 2009
Pino Pinelli – Pensare la pittura
Dal 09 maggio al 14 giugno 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA CIVICA EZIO MARIANI
Seregno, Via Camillo Benso Di Cavour, 26, (Monza E Brianza)
Seregno, Via Camillo Benso Di Cavour, 26, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
feriali dalle 16.30 alle 19.00, festivi dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00.
Editore
SILVANA EDITORIALE
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