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Materialbild. Material picture. Immagine materiale. Italia 1950-1965
La pubblicazione illustra uno dei momenti evolutivi più importanti dell’arte europea del XX secolo, attraverso due approfonditi saggi di Peter Weibel e Klaus Wolbert, completati da un’introduzione di Volker Feierabend. Il volume documenta inoltre la mostra “Roma – Pittura aperta. Il quadro materiale nell’Italia degli anni ’50 e ’60”, presentata nel 2008 presso lo ZKM | Museum für Neue Kunst e organizzata dallo ZKM | Karlsruhe in collaborazione con la Fondazione VAF.
Comunicato stampa
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L’Accademia Nazionale di San Luca presenta mercoledì 20 maggio, alle ore 18.00, il volume a cura di Peter Weibel “Materialbild. Material picture. Immagine materiale. Italia 1950-1965”, edito da ZKM | Karlsruhe, Fondazione VAF, Silvana Editoriale.
Ne parleranno Gabriella Belli, Nicola Carrino, Marco Meneguzzo, Adachiara Zevi.
La pubblicazione illustra uno dei momenti evolutivi più importanti dell’arte europea del XX secolo, attraverso due approfonditi saggi di Peter Weibel e Klaus Wolbert, completati da un’introduzione di Volker Feierabend. Il volume documenta inoltre la mostra “Roma - Pittura aperta. Il quadro materiale nell’Italia degli anni ’50 e ’60”, presentata nel 2008 presso lo ZKM | Museum für Neue Kunst e organizzata dallo ZKM | Karlsruhe in collaborazione con la Fondazione VAF.
Con la “cultura della materia” del Costruttivismo e il “polimaterialismo”dei futuristi, intorno agli anni venti del secolo scorso nacque una concezione del quadro e della pittura che rinunciava consapevolmente ai colori e alla tela. Nell’Italia degli anni cinquanta seguì la dissoluzione e la distruzione estetica del quadro su supporto; si giunse addirittura alla separazione tra quadro e supporto, una trasformazione che sarebbe stata gravida di conseguenze per il successivo percorso della storia dell’arte occidentale. La tela fu tagliata e perforata, compressa, sovrapposta in strati, inarcata nello spazio e dilatata. Questi lavori non sono più “quadri”; essi mostrano solo la tela in sé. In seguito si giunse a sostituire la tela con altri supporti, come fogli di plastica, legno, metallo, marmo o cemento. Si compiva così il passo che, a partire dal quadro e dal colore, portava all’opera materica. Questa consentiva il nascere di nuove relazioni tra “quadro” e osservatore. Dall’uso del
metallo e di altri materiali riflettenti scaturirono i fenomeni ottici da cui ebbe origine la Op-art. Altri espedienti diedero vita al quadro-oggetto mobile dell’Arte cinetica.
Il volume è pubblicato per la Silvana Editoriale nella collana della Fondazione VAF, consolidata realtà culturale con sede a Francoforte, che promuove l’arte contemporanea italiana. La collezione della Fondazione VAF, costituita da oltre 1600 opere molte delle quali presenti al Mart di Rovereto a partire dal 2000, offre una efficace rassegna di quasi tutti i movimenti artistici italiani del ventesimo secolo. Tra le attività permanenti della Fondazione vi è, ogni due anni, l’assegnazione del Premio Agenore Fabbri per la giovane arte italiana.
Nella trattazione del testo in volume, con riferimento ad ampia documentazione di immagini, appaiono tra le altre di autori del periodo 1950-1965, le opere protagoniste dei maestri accademici Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Carlo Carrà, Nicola Carrino, Enrico Castellani, Mario Ceroli, Gianni Dova, Agenore Fabbri, Gino Marotta, Fausto Melotti, Mattia Moreni, Ennio Morlotti, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Gino Severini, Ardengo Soffici, Giuseppe Spagnulo, Giuseppe Uncini, Grazia Varisco, Emilio Vedova.
Ne parleranno Gabriella Belli, Nicola Carrino, Marco Meneguzzo, Adachiara Zevi.
La pubblicazione illustra uno dei momenti evolutivi più importanti dell’arte europea del XX secolo, attraverso due approfonditi saggi di Peter Weibel e Klaus Wolbert, completati da un’introduzione di Volker Feierabend. Il volume documenta inoltre la mostra “Roma - Pittura aperta. Il quadro materiale nell’Italia degli anni ’50 e ’60”, presentata nel 2008 presso lo ZKM | Museum für Neue Kunst e organizzata dallo ZKM | Karlsruhe in collaborazione con la Fondazione VAF.
Con la “cultura della materia” del Costruttivismo e il “polimaterialismo”dei futuristi, intorno agli anni venti del secolo scorso nacque una concezione del quadro e della pittura che rinunciava consapevolmente ai colori e alla tela. Nell’Italia degli anni cinquanta seguì la dissoluzione e la distruzione estetica del quadro su supporto; si giunse addirittura alla separazione tra quadro e supporto, una trasformazione che sarebbe stata gravida di conseguenze per il successivo percorso della storia dell’arte occidentale. La tela fu tagliata e perforata, compressa, sovrapposta in strati, inarcata nello spazio e dilatata. Questi lavori non sono più “quadri”; essi mostrano solo la tela in sé. In seguito si giunse a sostituire la tela con altri supporti, come fogli di plastica, legno, metallo, marmo o cemento. Si compiva così il passo che, a partire dal quadro e dal colore, portava all’opera materica. Questa consentiva il nascere di nuove relazioni tra “quadro” e osservatore. Dall’uso del
metallo e di altri materiali riflettenti scaturirono i fenomeni ottici da cui ebbe origine la Op-art. Altri espedienti diedero vita al quadro-oggetto mobile dell’Arte cinetica.
Il volume è pubblicato per la Silvana Editoriale nella collana della Fondazione VAF, consolidata realtà culturale con sede a Francoforte, che promuove l’arte contemporanea italiana. La collezione della Fondazione VAF, costituita da oltre 1600 opere molte delle quali presenti al Mart di Rovereto a partire dal 2000, offre una efficace rassegna di quasi tutti i movimenti artistici italiani del ventesimo secolo. Tra le attività permanenti della Fondazione vi è, ogni due anni, l’assegnazione del Premio Agenore Fabbri per la giovane arte italiana.
Nella trattazione del testo in volume, con riferimento ad ampia documentazione di immagini, appaiono tra le altre di autori del periodo 1950-1965, le opere protagoniste dei maestri accademici Agostino Bonalumi, Alberto Burri, Carlo Carrà, Nicola Carrino, Enrico Castellani, Mario Ceroli, Gianni Dova, Agenore Fabbri, Gino Marotta, Fausto Melotti, Mattia Moreni, Ennio Morlotti, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Gino Severini, Ardengo Soffici, Giuseppe Spagnulo, Giuseppe Uncini, Grazia Varisco, Emilio Vedova.
27
maggio 2009
Materialbild. Material picture. Immagine materiale. Italia 1950-1965
27 maggio 2009
presentazione
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA – PALAZZO CARPEGNA
Roma, Piazza Dell'accademia Di San Luca, 77, (Roma)
Roma, Piazza Dell'accademia Di San Luca, 77, (Roma)
Vernissage
27 Maggio 2009, ore 18
Editore
SILVANA EDITORIALE