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Arnaldo Ginanni Corradini – Ginna futurista. Armonie e disarmonie degli stati d’animo
In occasione del centenario della nascita del Futurismo, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e i Musei Vaticani hanno organizzato una mostra antologica dedicata ad Arnaldo Ginanni Corradini, in arte Ginna (Ravenna 1890 – Roma 1982) a cura di Micol Forti, Mariastella Margozzi e Lucia Collarile, che si è tenuta al Museo Boncompagni Ludovisi a Roma.
Comunicato stampa
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In occasione del centenario della nascita del Futurismo, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e i Musei Vaticani hanno organizzato una mostra antologica dedicata ad Arnaldo Ginanni Corradini, in arte Ginna (Ravenna 1890 – Roma 1982) a cura di Micol Forti, Mariastella Margozzi e Lucia Collarile, che si è tenuta al Museo Boncompagni Ludovisi a Roma.
La mostra viene ospitata ora – dal 23 giugno al 20 settembre 2009 – alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti a Firenze ed inaugurata venerdì 19 giugno alle ore 18.30.
Fu, infatti, il capoluogo toscano, dove Ginna si trasferì nel 1914, l’ambiente culturale nel quale maturò il periodo più fertile della sua poliedrica attività artistica e cinematografica, teorica e letteraria, e dove dette vita, insieme al fratello Bruno Corra (i loro pseudonimi sono stati ideati da Giacomo Balla), a numerosi periodici, tra i quali «L’Italia futurista», e a varie collane editoriali.
Ginna è stata una delle figure più eclettiche ed affascinanti dell’inizio del XX secolo: i suoi interessi filosofici, spiritualisti ed esoterici lo sollecitarono alla sperimentazione di nuovi orizzonti linguistici che interessarono la pittura (la sua prima opera astratta Nevrastenia è del 1908), ma anche il cinema, con la pellicola Vita futurista del 1916, come pure le arti applicate, la letteratura, il teatro e la musica.
Si trattò di una particolare attitudine culturale e artistica solo in parte apprezzata e capita dai futuristi “ortodossi”, ma che trovò in Marinetti e in Boccioni autentici ed interessati interlocutori.
Il progetto espositivo intende quindi ricostruire la complessa personalità di Arnaldo Ginna, dai suoi scritti alle sperimentazioni cinematografiche e teatrali, al suo ricco e molteplice mondo artistico, figurativo, visionario ed astratto che in vari modi si collega a tanta parte della cultura artistica europea, anticipando per molti aspetti le istanze surrealiste.
Le 99 opere esposte (dipinti, disegni, installazioni e lavori editoriali) abbracciano un arco di tempo che dagli anni ’10, si spinge fino alla fine degli anni ’30 per poi documentare, negli anni ’60, la ripresa da parte dell’artista di tematiche futuriste, in coincidenza con il rinnovato interesse critico per il movimento d’avanguardia italiano.
La mostra, ospitata nelle sale dell’Andito degli Angiolini – una parte del Palazzo già adibita a mezzanino in epoca medicea – e profondamente trasformata nel corso dell’Ottocento, segna il ritorno di questi ambienti a sede espositiva, grazie all’allestimento museografico curato da Mauro Linari.
Il catalogo edito da Gangemi Editore è presentato da Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze; da Maria Vittoria Marini Clarelli, Soprintendente della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma; da Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani.
Il catalogo presenta pregevoli contributi scientifici di Mario Verdone sul cinema, Lucia Collarile sulle diverse attività dell’artista, Micol Forti sugli scritti teorici, Mariastella Margozzi sulla pittura, Giorgio Patrizi sui rapporti con le avanguardie, Daniela Carmosino sulle opere in prosa, in relazione con il contesto culturale di primo Novecento. Schede e bibliografia sono a cura di Francesca Boschetti.
La mostra è stata resa possibile grazie al fondamentale e decisivo contributo della Montenovi Trasporti e della Cattolica Assicurazioni, che ne sono stati sponsor tecnici.
La mostra viene ospitata ora – dal 23 giugno al 20 settembre 2009 – alla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti a Firenze ed inaugurata venerdì 19 giugno alle ore 18.30.
Fu, infatti, il capoluogo toscano, dove Ginna si trasferì nel 1914, l’ambiente culturale nel quale maturò il periodo più fertile della sua poliedrica attività artistica e cinematografica, teorica e letteraria, e dove dette vita, insieme al fratello Bruno Corra (i loro pseudonimi sono stati ideati da Giacomo Balla), a numerosi periodici, tra i quali «L’Italia futurista», e a varie collane editoriali.
Ginna è stata una delle figure più eclettiche ed affascinanti dell’inizio del XX secolo: i suoi interessi filosofici, spiritualisti ed esoterici lo sollecitarono alla sperimentazione di nuovi orizzonti linguistici che interessarono la pittura (la sua prima opera astratta Nevrastenia è del 1908), ma anche il cinema, con la pellicola Vita futurista del 1916, come pure le arti applicate, la letteratura, il teatro e la musica.
Si trattò di una particolare attitudine culturale e artistica solo in parte apprezzata e capita dai futuristi “ortodossi”, ma che trovò in Marinetti e in Boccioni autentici ed interessati interlocutori.
Il progetto espositivo intende quindi ricostruire la complessa personalità di Arnaldo Ginna, dai suoi scritti alle sperimentazioni cinematografiche e teatrali, al suo ricco e molteplice mondo artistico, figurativo, visionario ed astratto che in vari modi si collega a tanta parte della cultura artistica europea, anticipando per molti aspetti le istanze surrealiste.
Le 99 opere esposte (dipinti, disegni, installazioni e lavori editoriali) abbracciano un arco di tempo che dagli anni ’10, si spinge fino alla fine degli anni ’30 per poi documentare, negli anni ’60, la ripresa da parte dell’artista di tematiche futuriste, in coincidenza con il rinnovato interesse critico per il movimento d’avanguardia italiano.
La mostra, ospitata nelle sale dell’Andito degli Angiolini – una parte del Palazzo già adibita a mezzanino in epoca medicea – e profondamente trasformata nel corso dell’Ottocento, segna il ritorno di questi ambienti a sede espositiva, grazie all’allestimento museografico curato da Mauro Linari.
Il catalogo edito da Gangemi Editore è presentato da Cristina Acidini, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze; da Maria Vittoria Marini Clarelli, Soprintendente della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma; da Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani.
Il catalogo presenta pregevoli contributi scientifici di Mario Verdone sul cinema, Lucia Collarile sulle diverse attività dell’artista, Micol Forti sugli scritti teorici, Mariastella Margozzi sulla pittura, Giorgio Patrizi sui rapporti con le avanguardie, Daniela Carmosino sulle opere in prosa, in relazione con il contesto culturale di primo Novecento. Schede e bibliografia sono a cura di Francesca Boschetti.
La mostra è stata resa possibile grazie al fondamentale e decisivo contributo della Montenovi Trasporti e della Cattolica Assicurazioni, che ne sono stati sponsor tecnici.
19
giugno 2009
Arnaldo Ginanni Corradini – Ginna futurista. Armonie e disarmonie degli stati d’animo
Dal 19 giugno al 20 settembre 2009
arte contemporanea
Location
PALAZZO PITTI – GALLERIA D’ARTE MODERNA E GALLERIA DEL COSTUME
Firenze, Piazza Dei Pitti, 1, (Firenze)
Firenze, Piazza Dei Pitti, 1, (Firenze)
Biglietti
Intero €. 12,00 (comprensivo dell’ingresso alla Galleria d’arte moderna e alla Galleria Palatina)
Ridotto €. 6,50 per i cittadini della Comunità Europea tra i 18 e i 25 anni
Gratuito per i cittadini della Comunità Europea sotto i 18 e sopra i 65 anni
Orario di apertura
Martedì – Domenica, 8.15 - 18.50 Ultimo ingresso alle 18.05. chiuso il lunedì
Vernissage
19 Giugno 2009, ore 18.30
Editore
GANGEMI
Ufficio stampa
CAMILLA SPERANZA
Autore
Curatore