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Ugo Guidi – I Totem. Dal Santuario di Ortaglia alla contemporaneità
In mostra una ventina di sculture appartenenti all’ultimo periodo della carriera artistica del maestro Guidi e inedite opere grafiche che Vittorio Guidi, figlio dell’artista, ha generosamente donato alla Fondazione Peccioliper.
Comunicato stampa
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Un affascinante percorso espositivo dove i lavori di Ugo Guidi, soprattutto quelli risalenti agli anni Settanta, dialogano in un confronto dinamico con i reperti etruschi del Santuario di Ortaglia. Ben visibile è la volontà di porre il visitatore dinnanzi ad un’analisi sui profondi valori religiosi ed estetici appartenenti da sempre all’intera umanità dando una visione diversa rispetto alla percezione usuale dei manufatti antichi.
Ad evidenziare con forza il profondo rapporto che lega Ugo Guidi al mondo etrusco e al territorio sono i ritratti degli anni Cinquanta e Sessanta, in cui la vivacità dello sguardo, la luminosità delle superfici, insieme alla forte connotazione figurativa richiamano da vicino i reperti archeologici.
La piena maturità espressiva, alla fine degli anni Sessanta, corrisponderà per Guidi ad un progressivo e costante abbandono di una visione d’impronta figurativa: l’artista realizzerà i totem, sculture simboliche dalle forme pure e lineari dove gli ideali di arcaismo e primitivismo continueranno ad essere il suo campo di ricerca.
La purezza e l’assolutezza della scultura si manifesta in tutta la forza plastica. Le sfumature, i giochi con le tonalità date dal colore della terracotta o dalle patine colorate appartenute a precedenti momenti artistici cedono il passo a scelte più razionali: a ricoprire la terracotta adesso è solo l’argilla cruda.
La collaborazione tra la Fondazione Peccioliper e il Museo Guidi è sorta dalla reciproca curiosità di queste due attivissime istituzione che operano in ambito toscano.
Ad evidenziare con forza il profondo rapporto che lega Ugo Guidi al mondo etrusco e al territorio sono i ritratti degli anni Cinquanta e Sessanta, in cui la vivacità dello sguardo, la luminosità delle superfici, insieme alla forte connotazione figurativa richiamano da vicino i reperti archeologici.
La piena maturità espressiva, alla fine degli anni Sessanta, corrisponderà per Guidi ad un progressivo e costante abbandono di una visione d’impronta figurativa: l’artista realizzerà i totem, sculture simboliche dalle forme pure e lineari dove gli ideali di arcaismo e primitivismo continueranno ad essere il suo campo di ricerca.
La purezza e l’assolutezza della scultura si manifesta in tutta la forza plastica. Le sfumature, i giochi con le tonalità date dal colore della terracotta o dalle patine colorate appartenute a precedenti momenti artistici cedono il passo a scelte più razionali: a ricoprire la terracotta adesso è solo l’argilla cruda.
La collaborazione tra la Fondazione Peccioliper e il Museo Guidi è sorta dalla reciproca curiosità di queste due attivissime istituzione che operano in ambito toscano.
03
luglio 2009
Ugo Guidi – I Totem. Dal Santuario di Ortaglia alla contemporaneità
Dal 03 luglio al 25 ottobre 2009
arte contemporanea
disegno e grafica
disegno e grafica
Location
MUSEO ARCHEOLOGICO
Peccioli, Via Del Carmine, 33, (Pisa)
Peccioli, Via Del Carmine, 33, (Pisa)
Orario di apertura
mercoledì 16 – 20, sabato e domenica 10 – 13, 16 – 20 e nelle sere degli spettacoli di 11 lune (21 – 24). In occasione della chiusura de Le notti dell’archeologia (26 luglio) la mostra sarà aperta dalle 21,30 alle 24.
Vernissage
3 Luglio 2009, ore 21.30
Ufficio stampa
ROSI FONTANA
Autore