Lunedì 13 Luglio 2009, alle ore 21.00 di fronte al David di Michelangelo la Galleria dell’Accademia di Firenze ospiterà il concerto per pianoforte di Philip Glass.

Sulle orme dello straordinario successo avuto dal Reading di Patti Smith, la Galleria dell’Accademia offre un’altra importante iniziativa collegata alla mostra Robert Mapplethorpe. La perfezione nella forma/Perfection in form.

Glass come promotore del Minimalismo è tra gli autori più influenti del nostro tempo. Nel momento in cui il suo lavoro fu ritenuto troppo innovativo per gli auditorium tradizionali, Glass si è spesso esibito in luoghi d’arte ed ora torna in un museo in onore dell’amico Mapplethorpe. Mapplethorpe aveva spesso fotografato Glass come testimonia la foto presente all’interno della mostra. I due condividevano inoltre gli stessi intenti artistici, come spiega Glass: “The subject and the structure are the same. It’s what I was doing in my own music, and that is what I think Robert was doing in his work.” [«Soggetto e struttura sono la stessa cosa. È quello che facevo anch’io con la mia musica. Ed è quello che penso facesse Robert nella sua opera»]

Poco prima di morire di AIDS, esattamente 20 anni fa, Mapplethorpe creò una fondazione benefica a New York. La Fondazione Robert Mapplethorpe, co-promotrice della mostra, incentiva attivamente i due ideali da lui prefissati: il riconoscimento della fotografia come arte al pari di pittura e scultura e la ricerca per la lotta contro l’AIDS.

A favore di quest’ultimo obiettivo il ricavato del concerto di Glass sarà devoluto alla LILA, Associazione Italiana per la Lotta contro l’Aids. Questa associazione no-profit, fondata nel 1987, promuove la solidarietà mentre combatte ogni forma di violazione dei diritti umani nei confronti di coloro che sono affetti da AIDS o HIV.

Gli inviti per il concerto sono pertanto disponibili presso l’ufficio della LILA (via delle Casine 12r, Firenze), aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 17.00 alle ore 19.00. Per assicurarsi un biglietto è necessaria una donazione, con l'auspicio che esse siano più generose possibile, in considerazione dello speciale progetto cui sono destinate: l'apertura a Firenze di una casa famiglia per sieropositivi.

L’idea di aprire una casa famiglia è nata poiché oggi molte persone ammalate hanno il solo reddito della pensione di invalidità e, in attesa di una casa di accoglienza che li possa ospitare, spesso dormono per la strada, il che non gli permette neppure di fare le cure regolarmente.