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L’ospite eccellente
Si tratta di una ricca selezione di dipinti appartenenti alle raccolte della Pinacoteca, temporaneamente ospitati presso il Museo della Città al fine di garantirne la visione ai bresciani e ai visitatori provenienti da altre città. La mostra consentirà inoltre di mantenere attiva, nonostante la chiusura della Pinacoteca, la ricca offerta di attività didattiche destinate alle scuole.
Comunicato stampa
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In coincidenza con l’avvio dei lavori in palazzo Martinengo da Barco – la storica sede della Pinacoteca Civica, che sarà oggetto nei prossimi mesi di un complesso intervento di adeguamento strutturale, di restauro e di riallestimento – il giorno 26 giugno inaugura al museo di Santa Giulia l’esposizione dal titolo “L’ospite eccellente”. Si tratta di una ricca selezione di dipinti appartenenti alle raccolte della Pinacoteca, temporaneamente ospitati presso il Museo della Città al fine di garantirne la visione ai bresciani e ai visitatori provenienti da altre città. La mostra consentirà inoltre di mantenere attiva, nonostante la chiusura della Pinacoteca, la ricca offerta di attività didattiche destinate alle scuole.
La mostra allestita a Santa Giulia consente di compiere un percorso virtuale attraverso la storia della pittura bresciana – o eseguita a Brescia e per Brescia da importanti artisti italiani – a cominciare dal Tardogotico e fino al pieno Settecento. Non mancano, naturalmente, i più noti capolavori ai quali è legata la fama della raccolta cittadina: dal Cristo Redentore e dall’Angelo di Raffaello allo Stendardo di Orzinuovi di Vincenzo Foppa, dal Cristo e l’Angelo di Moretto all’Adorazione dei Pastori di Lorenzo Lotto, dal Flautista del Savoldo allo straordinario nucleo dei dipinti di Giacomo Ceruti, tra i quali spiccano tre tele appartenenti al cosiddetto Ciclo di Padernello. Parallelamente, trovano posto nell’esposizione anche opere alle quali gli studi condotti negli ultimi anni in occasioni di importanti mostre cittadine hanno restituito il dovuto rilievo: è il caso per esempio dei Profeti del Moretto, del ciclo dipinto da Giulio e Antonio Campi per palazzo della Loggia, e di notevoli opere di genere del Seicento e del Settecento (paesaggi, marine e nature morte). Figura nella sezione del Seicento e del Settecento anche il notevole Ritratto equestre di Tomaso Caprioli, opera del pittore lucchese Pietro Ricchi recentemente acquistata dall’Associazione Amici dei Musei, che ne ha concesso il deposito; a corredo della tela, una teca ospita lo Stendardo generale dell’impero, appartenuto alla famiglia Caprioli e donato ai Musei bresciani.
Accanto al taglio cronologico, particolare attenzione viene prestata all’approfondimento di alcuni temi specifici, quali il ritratto (sia di grande che di piccolo formato, con belle miniature di scuola nord-europea e italiana provenienti in gran parte dalla collezione di Paolo Tosio), la pittura devozionale e quella destinata a ornare gli edifici ecclesiastici, con le grandi pale d’altare provenienti dalle chiese di San Barnaba (il polittico di Vincenzo Civerchio e Francesco Napoletano) e di Sant’Eufemia (l’imponente Sacra conversazione dipinta da Moretto) e con le due Natività di Moretto e Romanino.
Le cento opere esposte a Santa Giulia trovano posto accanto ad alcuni ambienti del complesso monastico che – sempre in connessione ai lavori di palazzo Martinengo – sono stati destinati a deposito: qui sono ospitate in particolare le opere del Seicento e del Settecento, che nel corso dei prossimi mesi saranno oggetto di studio in vista della realizzazione del primo volume del catalogo generale della Pinacoteca. Tra le iniziative connesse alla temporanea chiusura del museo di piazza Moretto si segnala inoltre la mostra organizzata presso il Museo Diocesano e intitolata “Rinascimento monumentale. Le grandi pale del Cinquecento bresciano”, che vede esposte diciassette opere di grandi dimensioni, eseguite per chiese bresciane e appartenenti al patrimonio della Pinacoteca: tra queste opere di Foppa, Romanino e Moretto.
La mostra in apertura al Museo di Santa Giulia quindi – che presenta fra l’altro opere per lungo tempo custodite nei depositi e accostamenti inediti quale per esempio quello di quattro dipinti cinquecenteschi tutti raffiguranti il Cristo portacroce – consentirà di avvicinare con rinnovato piacere e con non pochi motivi di curiosità l’importante patrimonio della Pinacoteca cittadina, in attesa della riapertura.
L’esposizione fa parte del progetto Brescia Arte d’Estate, che comprende anche le mostre “Napoleone III a Brescia e a Solferino. La Vittoria celebrata 1859 – 2009” (aperta al Museo di Santa Giulia dal 20 giugno) e quelle raccolte sotto il titolo “L’idrovolonte di Marinetti. Brescia riscopre il Futurismo” (in apertura a Santa Giulia e a Palazzo Martinengo dal prossimo 4 luglio)
La mostra allestita a Santa Giulia consente di compiere un percorso virtuale attraverso la storia della pittura bresciana – o eseguita a Brescia e per Brescia da importanti artisti italiani – a cominciare dal Tardogotico e fino al pieno Settecento. Non mancano, naturalmente, i più noti capolavori ai quali è legata la fama della raccolta cittadina: dal Cristo Redentore e dall’Angelo di Raffaello allo Stendardo di Orzinuovi di Vincenzo Foppa, dal Cristo e l’Angelo di Moretto all’Adorazione dei Pastori di Lorenzo Lotto, dal Flautista del Savoldo allo straordinario nucleo dei dipinti di Giacomo Ceruti, tra i quali spiccano tre tele appartenenti al cosiddetto Ciclo di Padernello. Parallelamente, trovano posto nell’esposizione anche opere alle quali gli studi condotti negli ultimi anni in occasioni di importanti mostre cittadine hanno restituito il dovuto rilievo: è il caso per esempio dei Profeti del Moretto, del ciclo dipinto da Giulio e Antonio Campi per palazzo della Loggia, e di notevoli opere di genere del Seicento e del Settecento (paesaggi, marine e nature morte). Figura nella sezione del Seicento e del Settecento anche il notevole Ritratto equestre di Tomaso Caprioli, opera del pittore lucchese Pietro Ricchi recentemente acquistata dall’Associazione Amici dei Musei, che ne ha concesso il deposito; a corredo della tela, una teca ospita lo Stendardo generale dell’impero, appartenuto alla famiglia Caprioli e donato ai Musei bresciani.
Accanto al taglio cronologico, particolare attenzione viene prestata all’approfondimento di alcuni temi specifici, quali il ritratto (sia di grande che di piccolo formato, con belle miniature di scuola nord-europea e italiana provenienti in gran parte dalla collezione di Paolo Tosio), la pittura devozionale e quella destinata a ornare gli edifici ecclesiastici, con le grandi pale d’altare provenienti dalle chiese di San Barnaba (il polittico di Vincenzo Civerchio e Francesco Napoletano) e di Sant’Eufemia (l’imponente Sacra conversazione dipinta da Moretto) e con le due Natività di Moretto e Romanino.
Le cento opere esposte a Santa Giulia trovano posto accanto ad alcuni ambienti del complesso monastico che – sempre in connessione ai lavori di palazzo Martinengo – sono stati destinati a deposito: qui sono ospitate in particolare le opere del Seicento e del Settecento, che nel corso dei prossimi mesi saranno oggetto di studio in vista della realizzazione del primo volume del catalogo generale della Pinacoteca. Tra le iniziative connesse alla temporanea chiusura del museo di piazza Moretto si segnala inoltre la mostra organizzata presso il Museo Diocesano e intitolata “Rinascimento monumentale. Le grandi pale del Cinquecento bresciano”, che vede esposte diciassette opere di grandi dimensioni, eseguite per chiese bresciane e appartenenti al patrimonio della Pinacoteca: tra queste opere di Foppa, Romanino e Moretto.
La mostra in apertura al Museo di Santa Giulia quindi – che presenta fra l’altro opere per lungo tempo custodite nei depositi e accostamenti inediti quale per esempio quello di quattro dipinti cinquecenteschi tutti raffiguranti il Cristo portacroce – consentirà di avvicinare con rinnovato piacere e con non pochi motivi di curiosità l’importante patrimonio della Pinacoteca cittadina, in attesa della riapertura.
L’esposizione fa parte del progetto Brescia Arte d’Estate, che comprende anche le mostre “Napoleone III a Brescia e a Solferino. La Vittoria celebrata 1859 – 2009” (aperta al Museo di Santa Giulia dal 20 giugno) e quelle raccolte sotto il titolo “L’idrovolonte di Marinetti. Brescia riscopre il Futurismo” (in apertura a Santa Giulia e a Palazzo Martinengo dal prossimo 4 luglio)
26
giugno 2009
L’ospite eccellente
Dal 26 giugno al 27 settembre 2009
arte antica
Location
MUSEO DI SANTA GIULIA
Brescia, Via Dei Musei, 81/B, (Brescia)
Brescia, Via Dei Musei, 81/B, (Brescia)
Editore
SILVANA EDITORIALE