Preziosa e rarissima la collezione di strumenti musicali antichi che sarà esposta nel Teatro Flavio Vespasiano, in occasione del Reate Festival, concessa eccezionalmente da Fernanda Giulini, raffinata musicista e massima collezionista italiana, oltre che proprietaria, insieme al fratello Vittorio, di una storica industria tessile lombarda.
Tutti perfettamente restaurati, gli strumenti sono in grado di suonare in concerto e, particolare ancora più suggestivo, riproducono suoni perduti di un’epoca lontana.
La collezione colpisce e meraviglia per il pregio delle diverse fatture che, artigiani ed artisti dell’epoca, confezionavano nei secoli XVIII e XIX per l’aristocrazia colta e per i più acclamati virtuosi europei. Essa si compone di spinette, clavicembali, virginali, salteri, arpe, organi, liuti, mandolini, fortepiano e pianoforti a tavolo e a coda, realizzati da Walter, Stein, Schantz, Fritz, Graf, Bösendorfer, Erard, Steinway. Tra gli altri, si annoverano un fortepiano a coda Frère et Soeur Stein (Vienna-1794), un fortepiano a coda J.Fritz (Vienna-1830) e arpe a pedali Nadermannn ed Erard di un periodo storico che va dal 1750 fino al 1825.
E dopo il piacere dello sguardo, di fronte alla splendida e magnifica fattura degli strumenti, la cosa più bella sarà poter ascoltare le incisioni che la signora Giulini ha realizzato su ognuno degli strumenti in esposizione.
La magnifica Villa Medici-Giulini, vicino Milano, i cui interni seicenteschi affrescati dallo Zuccarelli ospitano la collezione, si priva per tutto il periodo del Festival di parte della raccolta, che conta oltre 70 esemplari, esclusivamente per offrirla alla manifestazione sabina.
L’allestimento avverrà nei saloni del restaurato Teatro Flavio Vespasiano e sarà visitabile già all’apertura ufficiale della prima edizione del Reate Festival che si terrà il 16 agosto alle 21.00 con il concerto “E ’l cantar che ne l’anima si sente”.