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Niké Arrighi Borghese – 360 GRADI. Acquaforte panoramica di Roma
È la prima acquaforte a 360° eseguita nella storia dell’arte quella realizzata da Niké Arrighi Borghese ed esposta nella mostra “360 gradi. Acquaforte panoramica di roma”
Comunicato stampa
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È la prima acquaforte a 360° eseguita nella storia dell'arte quella realizzata da Niké Arrighi Borghese ed esposta nella mostra “360 gradi. Acquaforte panoramica di roma”, dall’11 settembre al 16 ottobre 2009 (inaugurazione giovedì 10 settembre 2009 alle ore 18.00, alla presenza dell’Assessore alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma Umberto Croppi e dell'esperto e critico d'arte John Wilton-Ely FSA FRSA) alla Sala Santa Rita di Roma (in Via Montanara, adiacente Piazza Campitelli).
Dal 2004 al 2007 Niké Arrighi Borghese ha disegnato dalla terrazza dell’Ambasciata del Belgio in Roma una serie di 8 acqueforti della vista panoramica della città.
«Non era mai accaduto: nella storia dell’arte nessuno aveva mai eseguito un’acquaforte che spazia a 360 gradi. Si tratta di una grandiosa veduta panoramica di Roma (530 x 56 cm) eseguita magistralmente da Nikè Arrighi Borghese.
Una veduta che è, insieme, poetica e realistica, sintetica e analitica, ma soprattutto affascinante, tanto da meritare una singolarissima posizione di spicco in quel diorama dei più eminenti vedutisti italiani che va dal Canaletto al Guardi per la pittura, ed al Piranesi per le acqueforti romane.
Originale interpretazione della testimonianza architettonica di oltre due millenni della storia di Roma, lontana dall’essere una fredda documentazione, è invece un’osservazione acuta e divertita della vita che si svolge tra le mura di quest’antica città».
Paola Francesca Natale per la rivista “Pragmatica”
«Lo spettatore, piazzato proprio nel cuore della civiltà romana, è guidato, centimetro per centimetro, in un viaggio temporale attraverso un giro caleidoscopico delle esperienze monumentali: ruderi grandiosi e colonne isolate dell’antichità, le prime basiliche cristiane, ville e palazzi rinascimentali, cupole barocche, edifici comunali del Risorgimento.
Questa sequenza maestosa è continuamente “pizzicata” dalla vita giornaliera e dalla mondanità.
Quale contrappunto e antidoto alle solenni vestigi del passato, incontriamo continuamente la nostra era in una ragnatela positiva di antenne radio e tv, paraboliche, una grande gru meccanica, un gatto pensieroso che pigramente adocchia i piccioni, e miriadi di piccole figure che popolano il paesaggio dell’Urbe in ogni suo angolo come formiche imbizzarrite».
Prof. John Wilton-Ely FSA FRSA
Niké Arrighi Borghese è nata a Nizza ma la sua patria è il mondo: ha vissuto, lavorato e esposto in Australia, Francia, Giappone, Inghilterra, Italia, Hong Kong e Turchia. Ha lavorato nel mondo della moda a Parigi e frequentato l’Accademia d’Arte Drammatica a Londra. A Sidney ha studiato pittura con Justin O’Brien.
Le sue lastre di rame, di notevole ampiezza, sono incise con tecnica abile e ardita. L’acquantina e il bulino intervengono talvolta per animare i contrasti tra quella umanità che si agita e i solenni monumenti che la sovrastano, esprimendo così il rapporto tra la caducità del presente e l’immortalità del passato.
L’artista si allontana in modo deciso da ogni suggestione di classicismo che, del resto, i temi trattati avrebbero potuto indurla a seguire.
È proprio il distacco dai luoghi comuni e l’originalità del suo modo di sentire che la pongono tra i grandi interpreti della romanità.
Oltre che di Roma, le sue opere comprendono una serie di acqueforti di Hong Kong e Venezia, nonchè olii e disegni.
Negli ultimi anni si dedica anche al sostegno dell’Associazione Tuluile Bantu Onlus per la promozione e la difesa dei diritti umani in Africa. Alla fine della mostra donerà un quadro all’Associazione per realizzare una scuola per i bambini di Makumbi (Congo).
La mostra è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
Dal 2004 al 2007 Niké Arrighi Borghese ha disegnato dalla terrazza dell’Ambasciata del Belgio in Roma una serie di 8 acqueforti della vista panoramica della città.
«Non era mai accaduto: nella storia dell’arte nessuno aveva mai eseguito un’acquaforte che spazia a 360 gradi. Si tratta di una grandiosa veduta panoramica di Roma (530 x 56 cm) eseguita magistralmente da Nikè Arrighi Borghese.
Una veduta che è, insieme, poetica e realistica, sintetica e analitica, ma soprattutto affascinante, tanto da meritare una singolarissima posizione di spicco in quel diorama dei più eminenti vedutisti italiani che va dal Canaletto al Guardi per la pittura, ed al Piranesi per le acqueforti romane.
Originale interpretazione della testimonianza architettonica di oltre due millenni della storia di Roma, lontana dall’essere una fredda documentazione, è invece un’osservazione acuta e divertita della vita che si svolge tra le mura di quest’antica città».
Paola Francesca Natale per la rivista “Pragmatica”
«Lo spettatore, piazzato proprio nel cuore della civiltà romana, è guidato, centimetro per centimetro, in un viaggio temporale attraverso un giro caleidoscopico delle esperienze monumentali: ruderi grandiosi e colonne isolate dell’antichità, le prime basiliche cristiane, ville e palazzi rinascimentali, cupole barocche, edifici comunali del Risorgimento.
Questa sequenza maestosa è continuamente “pizzicata” dalla vita giornaliera e dalla mondanità.
Quale contrappunto e antidoto alle solenni vestigi del passato, incontriamo continuamente la nostra era in una ragnatela positiva di antenne radio e tv, paraboliche, una grande gru meccanica, un gatto pensieroso che pigramente adocchia i piccioni, e miriadi di piccole figure che popolano il paesaggio dell’Urbe in ogni suo angolo come formiche imbizzarrite».
Prof. John Wilton-Ely FSA FRSA
Niké Arrighi Borghese è nata a Nizza ma la sua patria è il mondo: ha vissuto, lavorato e esposto in Australia, Francia, Giappone, Inghilterra, Italia, Hong Kong e Turchia. Ha lavorato nel mondo della moda a Parigi e frequentato l’Accademia d’Arte Drammatica a Londra. A Sidney ha studiato pittura con Justin O’Brien.
Le sue lastre di rame, di notevole ampiezza, sono incise con tecnica abile e ardita. L’acquantina e il bulino intervengono talvolta per animare i contrasti tra quella umanità che si agita e i solenni monumenti che la sovrastano, esprimendo così il rapporto tra la caducità del presente e l’immortalità del passato.
L’artista si allontana in modo deciso da ogni suggestione di classicismo che, del resto, i temi trattati avrebbero potuto indurla a seguire.
È proprio il distacco dai luoghi comuni e l’originalità del suo modo di sentire che la pongono tra i grandi interpreti della romanità.
Oltre che di Roma, le sue opere comprendono una serie di acqueforti di Hong Kong e Venezia, nonchè olii e disegni.
Negli ultimi anni si dedica anche al sostegno dell’Associazione Tuluile Bantu Onlus per la promozione e la difesa dei diritti umani in Africa. Alla fine della mostra donerà un quadro all’Associazione per realizzare una scuola per i bambini di Makumbi (Congo).
La mostra è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma in collaborazione con Zètema Progetto Cultura.
10
settembre 2009
Niké Arrighi Borghese – 360 GRADI. Acquaforte panoramica di Roma
Dal 10 settembre al 16 ottobre 2009
disegno e grafica
Location
SALA SANTA RITA
Roma, Via Montanara, 8, (Roma)
Roma, Via Montanara, 8, (Roma)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 18
Vernissage
10 Settembre 2009, ore 18
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore