E’ lo stesso Sughi a indicarci il significato del suo lavoro, come si legge nell’intervista di Sergio Zavoli al pittore cesenate che appare nel catalogo della mostra. "Se avessi pensato – dice Sughi - che per fare una serie di quadri e disegni dedicati a La Vita Nuova sarei dovuto salire fino all'altitudine accademica dove viene collocata l'opera di Dante, non avrei mai cominciato questo lavoro. Io mi sono limitato a farne una lettura figurativa secondo gli strumenti del mio lavoro, con impegno e passione. E anche, credo di poterlo dire, con una certa umiltà".


Ad aggiungere suggestione alla mostra sono le sale della Biblioteca Malatestiana, dove la mostra viene allestita; la scelta di una sede tanto prestigiosa appare particolarmente opportuna per presentare una mostra che implicitamente propone una riflessione sui rapporti tra arte figurativa e letteratura. Sette tele sono espressamente ispirate ad alcuni sonetti de La Vita Nuova; altri sette rappresentano una immaginaria "discesa" del poeta fino al nostro tempo, dentro il nostro mondo. E’ ancora Sughi a chiarire il senso di questa apparente trasgressione: "Ho solo pensato che una componente importante, depositata al fondo della nostra coscienza, nel determinare la nostra identità faccia riferimento a Dante; è stata questa la ragione che mi ha suggerito un ciclo di sette opere, lo stesso numero di quelle espressamente dedicate a La Vita Nuova e che ho voluto chiamare Dante tra noi".


"Alberto Sughi torna a Cesena dopo quasi vent’anni – dichiara il sindaco Giordano Conti – da quel 1987 in cui realizzò la grande mostra Il gioco dell’apparenza, nella quale vennero raccolti frammenti di altri importanti cicli figurativi, fra i quali la celebre Cena e il non meno noto Teatro d’Italia. Anche dopo quella data Sughi ha proseguito nella sua inesausta indagine pittorica sulla sua condizione esistenziale dell’uomo nel tessuto sociale del suo tempo, fino alle opere più recenti, nelle quali anche i più segreti e intimi pensieri dei tanti personaggi ritratti vengono resi magistralmente dall’artista e a noi comunicati al tocco del suo pennello. Il fatto poi che con le opere de La Vita Nuova un messaggio di speranza e salvezza, sempre presente nei suoi quadri, raggiunga la nostra città, non può che farci sentire ancora più vicini ad Alberto Sughi come artista e come uomo."

Il catalogo Alberto Sughi La Vita Nuova di Dante è edito da Silvana Editoriale, con testi di Alessandro Masi, Mario Aversano ed una conversazione fra Alberto Sughi e Sergio Zavoli.