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Giacomo Balla – Genio futurista
In mostra l’opera di Giacomo Balla “Genio Futurista”, fondamentale opera dell’artista non esposta da più di trent’anni.
Comunicato stampa
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La monumentale opera (olio su tela d’arazzo, cm. 279x381, la più grande mai realizzata da Balla) è entrata recentemente a far parte della ricca collezione di opere di Giacomo Balla raccolte dalla stilista Laura Biagiotti, che nel 1996 ha dato vita insieme alle figlie di Gianni Cigna, alla Fondazione Biagiotti Cigna, in memoria del marito prematuramente scomparso, con la direzione scientifica di Fabio Benzi. La Collezione è nata da una grande passione per l’arte e riunisce oltre duecento lavori dell’artista, di cui uno dei nuclei principali è costituito dagli studi realizzati da Balla per la moda e rappresenta il maggiore e più importante insieme sulle arti applicate futuriste che esista; l’intera collezione è stata presentata nel 1996 a Mosca nel Museo Puskin e nel 1998 a Roma presso il Chiostro del Bramante.
E’ certamente un’occasione importante, non soltanto perché il grande arazzo è sempre stato ritenuto unanimemente e in primo luogo dallo stesso Balla, l’opera cardine della sua presenza all’Esposizione di Parigi del 1925, presenza altamente simbolica per l’origine e gli sviluppi dell’art déco, ma anche perché consente al pubblico di avvicinarsi e riscoprire il fascino di una collezione emozionante e prestigiosa, costruita con pazienza e passione dalla famiglia Biagiotti Cigna.
L’opera dipinta ad olio viene realizzata da Balla per l’Exposition des Arts décoratifs modernes tenutasi a Parigi nel 1925, dove è esposta per la prima volta proprio nel padiglione delle arti decorative insieme ad altre sue realizzazioni: Mare vele vento, Farfalle in movimento e Fiori futuristi.
La mostra parigina sancisce la larghissima e ormai capillare diffusione internazionale delle idee dei Futuristi che, interpretando le teorie di Filippo Tommaso Marinetti, avevano già nel decennio precedente operato una vera e propria rivoluzione in campo ideologico e artistico e dato voce allo slancio che aprirà la strada alle avanguardie internazionali. Il mito della velocità, del dinamismo, si lega ad un nuovo concetto di arte, che i Futuristi intendono non più come semplice rappresentazione, ma come azione concreta sul mondo, che nei temi affrontati si traduce in un inno alla modernità, al progresso ed incarna la visione ottimista e progressista di inizio secolo. L’arazzo è poi nuovamente esposto alla mostra degli Amatori e Cultori di Roma nel 1928, in posizione dominante al centro di una grande parete nella grande sala antologica dedicata al lavoro di Giacomo Balla in cui l’artista presenta una selezione delle opere più importanti della sua carriera, a partire dal divisionismo di inizio secolo.
Impostato sui colori italiani (rosso, bianco e verde), che si intarsiano su un fondo blu e azzurro, la composizione “prismatica” è incentrata su una schematica figura d’uomo, la testa a stella, le braccia tese a formare una sorta di M, iniziale di Marinetti inventore del Futurismo, le gambe due cunei rossi. Da questa figura astratta solo vagamente antropomorfa (il Genio futurista, in fondo autoritratto dello stesso Balla) si irradiano forme-rumore che condensano le diverse esperienze pittoriche futuriste dell’artista in una sorta di summa artistica: dalle forme acute “motorumoriste” ai volumi astratti di Feu d’Artifice (1916-1917), dal tricolorismo patriottico di Forme-grido Viva l’Italia (1915) alle rappresentazioni teoriche e teosofiche sulla “quarta dimensione” di Trasformazioni forme-spiriti (1918) e di Pessimismo contro Ottimismo (1923), ai triangoli intersecati delle Compenetrazioni iridescenti.
L’arazzo Genio futurista è la rappresentazione precisa e riassuntiva di un processo geniale che porta l’artista alla coscienza dei rapporti dinamici dell’universo, a rappresentarli come forme e colori puri, avanguardia non solo di forme, ma anche e soprattutto di intuizioni intellettuali, di dimensioni che superano il visibile e danno corpo all’invisibile, come lo stesso Balla affermava nel Manifesto della Ricostruzione Futurista dell’Universo (1915).
GIACOMO BALLA nasce a Torino nel 1871. Una volta terminati gli studi si iscrive all’Accademia Albertina. Tappa fondamentale del suo percorso formativo è il soggiorno a Parigi nel 1900-1901, dove conosce le ricerche postimpressioniste sulla luce di Seurat e Signac. Nel 1910 firma, insieme a Boccioni, Severini, Carrà e Russolo, il Manifesto dei pittori futuristi, scritto attenendosi ai contenuti del Manifesto pubblicato da Marinetti l’anno precedente, al quale segue poco dopo il Manifesto tecnico della pittura futurista. Nel 1915 firma insieme a Fortunato Depero il manifesto della Ricostruzione futurista dell’universo, che mira a diffondere l’estetica futurista ad ogni aspetto della vita, momento fondamentale per lo sviluppo delle avanguardie europee. Già prima della morte di Boccioni, avvenuta nel 1916, assume un ruolo di primo piano all’interno del Movimento. La sua attività lavorativa risulta incessante: partecipa alla realizzazione del film Vita futurista (1916), sottoscrive con Marinetti e altri il Manifesto della cinematografia futurista, e nel 1917 realizza le scene per il balletto Feu d’artifice di Igor Stravinsky rappresentato al teatro Costanzi di Roma dai Ballets Russes Diaghilev. Nel 1919 partecipa alla Grande Esposizione Nazionale Futurista alla Galleria Centrale di Palazzo Cova a Milano. Per tutti gli anni venti partecipa alle principali mostre del gruppo futurista. Nel 1925 è presente alla Biennale romana, nel 1926 alla Biennale di Venezia, mentre nel 1928 tiene una personale agli “Amatori e cultori”. Nel 1929 aderisce per un breve periodo al Manifesto dell’aeropittura, ma già all’inizio degli anni Trenta rompe bruscamente con il Futurismo dichiarando che “l’arte pura è nell’assoluto realismo senza il quale si cade in forme decorative e ornamentali”.
Fino alla morte prosegue l’attività artistica realizzando una visione di realismo “fotografico” fortemente anticipatore della “pop art”.
Balla muore il primo marzo del 1958 a Roma.
Biagiotti Group
Laura Biagiotti, nata a Roma sotto il segno del Leone, è uno dei più grandi nomi della moda italiana. Dal 1980 vive e lavora nella campagna romana, nel Castello Marco Simone: un monumento nazionale dell’XI secolo riportato all’antico splendore dopo anni di paziente restauro assieme al marito Gianni Cigna, prematuramente scomparso nell’agosto 1996.
L’interesse di Laura Biagiotti per la moda ha inizio negli anni ‘60 quando segue le orme della madre Delia Soldaini Biagiotti, fondatrice di un atelier. Nel 1997 Lavinia Biagiotti Cigna entra nell’azienda di famiglia: nell’aprile 2004 è stata eletta Consigliere della Camera Nazionale della Moda Italiana e dal 2005 è Junior Vice President di Biagiotti Group.
Laura Biagiotti è conosciuta in tutto il mondo per la straordinaria qualità della sua moda: il New York Times l’ha definita “The Queen of Cashmere” – la Regina del Cashmere – per il suo amore per questo filato prezioso che ha usato fin dalla prima collezione con un approccio coltivato e diverso, evolvendolo in una dimensione moda che prima gli era sconosciuta.
Riconoscimenti
Nel 1992 a New York, Laura Biagiotti riceve il premio Donna dell’Anno. Nel 1993, a Pechino le viene assegnato il trofeo Marco Polo per aver portato l’industria italiana in Cina.
Nel 1995 è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Italiana Oscar Luigi Scalfaro che ha premiato i suoi numerosi anni d’attività nella moda e l’alto contributo dato alla diffusione del prestigio del Made in Italy nel mondo.
Dal 2000 Laura Biagiotti è Presidente del Comitato Leonardo, che riunisce l’eccellenza italiana dell’industria, dell’arte e della cultura.
Nel 2001 è la prima stilista a ricevere il Prix Femmes D’Europe per aver contribuito a promuovere la partecipazione delle donne allo sviluppo dell’unificazione europea.
Nel 2002 Laura Biagiotti festeggia trent’anni di carriera avendo esordito con la prima collezione a Firenze nel 1972. Le vengono conferiti numerosi riconoscimenti in tutto il mondo tra cui il Premio Marisa Bellisario e il Premio Speciale alla Carriera della Camera Nazionale della Moda Italiana consegnato in diretta sulla scalinata di Piazza di Spagna durante la manifestazione Donna sotto le stelle. Sempre nel 2002 le poste italiane hanno emesso un francobollo dedicato alla stilista del valore di € 0,41 raffigurante un abito Biagiotti ispirato a profili della Roma Classica.
Laura Biagiotti è la prima stilista ad aver redatto un capitolo sull’Enciclopedia Treccani raccontando il Made in Italy nel Book of the Year 2004.
Nel luglio del 2004 il Sindaco di Roma Walter Veltroni ha conferito a Laura Biagiotti la Lupa Capitolina in una giornata di eventi speciali dedicati alla stilista e motivati dalla lunga consuetudine di amore e cultura che Laura Biagiotti ha sempre intrattenuto con la Città Eterna.
Nel settembre del 2007 Laura Biagiotti ha ricevuto il Leone di Cristallo alla Carriera - Premio Casinò di Venezia durante il Gala Ufficiale a conclusione della 64a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
Sfilate Storiche
Il 25 Aprile 1988 a Pechino ha avuto luogo un evento unico nella storia della moda: 30 modelle cinesi hanno indossato le più significative creazioni della carriera di Laura Biagiotti, che diventa così la prima stilista italiana ad aver sfilato in Cina. Quasi centocinquanta abiti hanno reso omaggio alle materie prime prodotte in Cina da secoli: sete e cashmere preziosi.
Il 5 febbraio del 1995 si sono spalancate le mitiche porte del Grande Teatro del Cremino: Laura Biagiotti è la prima stilista italiana a sfilare a Mosca, nella vecchia sede del PCUS. Con una sfilata-spettacolo ha unito in un ponte ideale la moda e la cultura italiana alla grande nazione russa.
Nel 1997 Laura Biagiotti è stata invitata da Madame Suzanne Mubarak, moglie del Presidente Egiziano, a portare la sua moda al Cairo, in occasione di una Charity che ha raccolto più di un milione di dollari.
Nel 2000 il Cancelliere tedesco Gherard Schroeder ha voluto una sfilata Laura Biagiotti per celebrare l’EXPO di Hannover.
Il 13 luglio 2004 è andato in scena a Roma un Biagiotti-Day: per la prima volta nella sua carriera Laura Biagiotti ha sfilato nella capitale, sulla Piazza del Campidoglio, attorno al simulacro di Marc’Aurelio.
L’8 Febbraio 2006 Lavinia Biagiotti Cigna ha ritirato a Mosca insieme a Ksenia Gorbaciova, la nipote del Presidente Mikhail, un Premio all’azienda che per prima ha sfilato in territorio russo.
Moda&Arte
Laura Biagiotti è costantemente coinvolta nella promozione della cultura: dopo aver restaurato il Castello Marco Simone ha sponsorizzato il recupero di un piviale ricamato custodito a Milano al Museo Poldi Pezzoli il cui disegno si è rivelato essere autentico di Botticelli.
Nel 1998 la Laura Biagiotti Parfums ha portato agli antichi splendori la Scala Cordonata del Campidoglio, disegnata da Michelangelo, che rappresenta il cuore della romanità. Nel 2003 Laura Biagiotti con i suoi profumi ha donato il nuovo Grande Sipario al Teatro La Fenice di Venezia, dopo che l’originale era stato distrutto dall’incendio. Il Grande Sipario è dedicato a Gianni Cigna.
Laura Biagiotti ed il marito hanno raccolto il nucleo più importante di quadri del pittore futurista Giacomo Balla. La collezione facente parte della Fondazione Biagiotti Cigna, è stata esposta nel 1996 a Mosca nel Museo Puskin e, nel 1998, a Roma nel Chiostro del Bramante.
Nel febbraio del 2007 Laura Biagiotti insieme al Ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli ed al Presidente di Procter&Gamble Italia Vito Varvaro hanno dato il via ai lavori di Restauro delle Fontane di Piazza Farnesea Roma, realizzati con il contributo di Laura Biagiotti Parfums.
Moda &Sport
Laura e Lavinia Biagiotti hanno introdotto per prime la sinergia tra moda e sport, volta a rafforzare due grandi settori che contribuiscono a diffondere il prestigio del Made in Italy nel mondo.
Nell’ottobre 2000 per il suggestivo finale della sfilata gran parte dei campioni dell’Olimpiade di Sidney 2000 e hanno sfilare per Laura Biagiotti avvolti in un tricolore di cashmere. Il legame tra moda Biagiotti e grandi atleti è proseguito nel tempo con testimonial d’eccezione tra cui l’arbitro Pierluigi Collina, lo sciatore Giorgio Rocca, il nuotatore Massimiliano Rosolino, il pilota di F1 Jarno Trulli, il campione di anelli Yuri Chechi, il maratoneta Stefano Baldini, il pilota di Moto GP Marco Melandri, il ciclista Mario Cipollini, la schermitrice Valentina Vezzali, la sciatrice Daniela Ceccarelli, la nuotatrice Federica Pellegrini, le pallavoliste Francesca Piccinini e Maurizia Cacciatori, i pattinatori Maurizio Margaglio e Barbara Fusar Poli, il campione di slittino e primo oro dell’Italia ai Giochi di Torino 2006 Armin Zoeggeler e lo sciatore Manfred Moelgg.
Lavinia Biagiotti Cigna è stata il primo Tedoforo della moda ad aver portato la Fiamma di Torino 2006.
Laura Biagiotti è stata la prima stilista italiana ad investire nel golf: nel 1991 ha inaugurato il Marco Simone Golf, uno tra i più bei campi italiani, situato alle porte di Roma. Le 27 buche, disegnate dall’architetto americano Jim Fazio, si snodano su 150 ettari di terreno intorno al Castello Marco Simone. La Club House, con i suoi 7.000 metri quadrati, è la più grande d’Europa. Nel maggio del 1994 il Club ha ospitato l’Open d’Italia.
Le Collezioni
Nel 1999 è stato siglato un nuovo accordo per Laura Biagiotti Occhiali con Sabrina Ferilli come madrina. Nel 2001 è stata lanciata la linea di pret à porter giovane Laura Biagiotti Roma.
Nel 2003 è stata introdotta sul mercato la linea Laura Biagiotti Dolls, dedicata alle piccole fans Biagiotti. Nel 2004 è nata Biagiotti Bodywear, una collezione di lingerie contemporanea e innovativa. Nel 2005 sono state lanciate le collezioni Laura Biagiotti Jewelry e Laura Biagiotti Collezione Casa. Nel 2006 sono nate la collezione di camicie da uomo Biagiotti e la collezione Biagiotti Calze per uomo, donna e bambino. Nel settembre 2008 è stata lanciata la collezione Laura Biagiotti Bomboniere.
Le fragranze
Fiori Bianchi, il primo profumo di Laura Biagiotti, è stato lanciato nel 1982, seguito nel 1988 da Roma e nel 1992 da Venezia. Nel 1994 sono stati lanciati Laura e Roma Uomo. Nel 2004 nasce Aqua di Roma, un progetto per lei e per lui, premiato nel 2005 con il Fifi Award. Nel 2006 nascono le fragranze uomo – donna BIAGIOTTI DUE. Nel 2008 Roma, considerato un classico best seller in tutto il mondo, festeggia 20 anni.
Ogni anno Biagiotti Group presenta otto collezioni moda: Laura Biagiotti, Biagiotti Uomo, Laura Biagiotti Dolls, Biagiotti Bodywear. Molteplici le collezioni di accessori: borse e pelletteria, occhiali da sole e da vista, foulards, gioielli, ombrelli, calze e calzature uomo donna e bambino, biancheria per la casa e bomboniere.
E’ certamente un’occasione importante, non soltanto perché il grande arazzo è sempre stato ritenuto unanimemente e in primo luogo dallo stesso Balla, l’opera cardine della sua presenza all’Esposizione di Parigi del 1925, presenza altamente simbolica per l’origine e gli sviluppi dell’art déco, ma anche perché consente al pubblico di avvicinarsi e riscoprire il fascino di una collezione emozionante e prestigiosa, costruita con pazienza e passione dalla famiglia Biagiotti Cigna.
L’opera dipinta ad olio viene realizzata da Balla per l’Exposition des Arts décoratifs modernes tenutasi a Parigi nel 1925, dove è esposta per la prima volta proprio nel padiglione delle arti decorative insieme ad altre sue realizzazioni: Mare vele vento, Farfalle in movimento e Fiori futuristi.
La mostra parigina sancisce la larghissima e ormai capillare diffusione internazionale delle idee dei Futuristi che, interpretando le teorie di Filippo Tommaso Marinetti, avevano già nel decennio precedente operato una vera e propria rivoluzione in campo ideologico e artistico e dato voce allo slancio che aprirà la strada alle avanguardie internazionali. Il mito della velocità, del dinamismo, si lega ad un nuovo concetto di arte, che i Futuristi intendono non più come semplice rappresentazione, ma come azione concreta sul mondo, che nei temi affrontati si traduce in un inno alla modernità, al progresso ed incarna la visione ottimista e progressista di inizio secolo. L’arazzo è poi nuovamente esposto alla mostra degli Amatori e Cultori di Roma nel 1928, in posizione dominante al centro di una grande parete nella grande sala antologica dedicata al lavoro di Giacomo Balla in cui l’artista presenta una selezione delle opere più importanti della sua carriera, a partire dal divisionismo di inizio secolo.
Impostato sui colori italiani (rosso, bianco e verde), che si intarsiano su un fondo blu e azzurro, la composizione “prismatica” è incentrata su una schematica figura d’uomo, la testa a stella, le braccia tese a formare una sorta di M, iniziale di Marinetti inventore del Futurismo, le gambe due cunei rossi. Da questa figura astratta solo vagamente antropomorfa (il Genio futurista, in fondo autoritratto dello stesso Balla) si irradiano forme-rumore che condensano le diverse esperienze pittoriche futuriste dell’artista in una sorta di summa artistica: dalle forme acute “motorumoriste” ai volumi astratti di Feu d’Artifice (1916-1917), dal tricolorismo patriottico di Forme-grido Viva l’Italia (1915) alle rappresentazioni teoriche e teosofiche sulla “quarta dimensione” di Trasformazioni forme-spiriti (1918) e di Pessimismo contro Ottimismo (1923), ai triangoli intersecati delle Compenetrazioni iridescenti.
L’arazzo Genio futurista è la rappresentazione precisa e riassuntiva di un processo geniale che porta l’artista alla coscienza dei rapporti dinamici dell’universo, a rappresentarli come forme e colori puri, avanguardia non solo di forme, ma anche e soprattutto di intuizioni intellettuali, di dimensioni che superano il visibile e danno corpo all’invisibile, come lo stesso Balla affermava nel Manifesto della Ricostruzione Futurista dell’Universo (1915).
GIACOMO BALLA nasce a Torino nel 1871. Una volta terminati gli studi si iscrive all’Accademia Albertina. Tappa fondamentale del suo percorso formativo è il soggiorno a Parigi nel 1900-1901, dove conosce le ricerche postimpressioniste sulla luce di Seurat e Signac. Nel 1910 firma, insieme a Boccioni, Severini, Carrà e Russolo, il Manifesto dei pittori futuristi, scritto attenendosi ai contenuti del Manifesto pubblicato da Marinetti l’anno precedente, al quale segue poco dopo il Manifesto tecnico della pittura futurista. Nel 1915 firma insieme a Fortunato Depero il manifesto della Ricostruzione futurista dell’universo, che mira a diffondere l’estetica futurista ad ogni aspetto della vita, momento fondamentale per lo sviluppo delle avanguardie europee. Già prima della morte di Boccioni, avvenuta nel 1916, assume un ruolo di primo piano all’interno del Movimento. La sua attività lavorativa risulta incessante: partecipa alla realizzazione del film Vita futurista (1916), sottoscrive con Marinetti e altri il Manifesto della cinematografia futurista, e nel 1917 realizza le scene per il balletto Feu d’artifice di Igor Stravinsky rappresentato al teatro Costanzi di Roma dai Ballets Russes Diaghilev. Nel 1919 partecipa alla Grande Esposizione Nazionale Futurista alla Galleria Centrale di Palazzo Cova a Milano. Per tutti gli anni venti partecipa alle principali mostre del gruppo futurista. Nel 1925 è presente alla Biennale romana, nel 1926 alla Biennale di Venezia, mentre nel 1928 tiene una personale agli “Amatori e cultori”. Nel 1929 aderisce per un breve periodo al Manifesto dell’aeropittura, ma già all’inizio degli anni Trenta rompe bruscamente con il Futurismo dichiarando che “l’arte pura è nell’assoluto realismo senza il quale si cade in forme decorative e ornamentali”.
Fino alla morte prosegue l’attività artistica realizzando una visione di realismo “fotografico” fortemente anticipatore della “pop art”.
Balla muore il primo marzo del 1958 a Roma.
Biagiotti Group
Laura Biagiotti, nata a Roma sotto il segno del Leone, è uno dei più grandi nomi della moda italiana. Dal 1980 vive e lavora nella campagna romana, nel Castello Marco Simone: un monumento nazionale dell’XI secolo riportato all’antico splendore dopo anni di paziente restauro assieme al marito Gianni Cigna, prematuramente scomparso nell’agosto 1996.
L’interesse di Laura Biagiotti per la moda ha inizio negli anni ‘60 quando segue le orme della madre Delia Soldaini Biagiotti, fondatrice di un atelier. Nel 1997 Lavinia Biagiotti Cigna entra nell’azienda di famiglia: nell’aprile 2004 è stata eletta Consigliere della Camera Nazionale della Moda Italiana e dal 2005 è Junior Vice President di Biagiotti Group.
Laura Biagiotti è conosciuta in tutto il mondo per la straordinaria qualità della sua moda: il New York Times l’ha definita “The Queen of Cashmere” – la Regina del Cashmere – per il suo amore per questo filato prezioso che ha usato fin dalla prima collezione con un approccio coltivato e diverso, evolvendolo in una dimensione moda che prima gli era sconosciuta.
Riconoscimenti
Nel 1992 a New York, Laura Biagiotti riceve il premio Donna dell’Anno. Nel 1993, a Pechino le viene assegnato il trofeo Marco Polo per aver portato l’industria italiana in Cina.
Nel 1995 è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica Italiana Oscar Luigi Scalfaro che ha premiato i suoi numerosi anni d’attività nella moda e l’alto contributo dato alla diffusione del prestigio del Made in Italy nel mondo.
Dal 2000 Laura Biagiotti è Presidente del Comitato Leonardo, che riunisce l’eccellenza italiana dell’industria, dell’arte e della cultura.
Nel 2001 è la prima stilista a ricevere il Prix Femmes D’Europe per aver contribuito a promuovere la partecipazione delle donne allo sviluppo dell’unificazione europea.
Nel 2002 Laura Biagiotti festeggia trent’anni di carriera avendo esordito con la prima collezione a Firenze nel 1972. Le vengono conferiti numerosi riconoscimenti in tutto il mondo tra cui il Premio Marisa Bellisario e il Premio Speciale alla Carriera della Camera Nazionale della Moda Italiana consegnato in diretta sulla scalinata di Piazza di Spagna durante la manifestazione Donna sotto le stelle. Sempre nel 2002 le poste italiane hanno emesso un francobollo dedicato alla stilista del valore di € 0,41 raffigurante un abito Biagiotti ispirato a profili della Roma Classica.
Laura Biagiotti è la prima stilista ad aver redatto un capitolo sull’Enciclopedia Treccani raccontando il Made in Italy nel Book of the Year 2004.
Nel luglio del 2004 il Sindaco di Roma Walter Veltroni ha conferito a Laura Biagiotti la Lupa Capitolina in una giornata di eventi speciali dedicati alla stilista e motivati dalla lunga consuetudine di amore e cultura che Laura Biagiotti ha sempre intrattenuto con la Città Eterna.
Nel settembre del 2007 Laura Biagiotti ha ricevuto il Leone di Cristallo alla Carriera - Premio Casinò di Venezia durante il Gala Ufficiale a conclusione della 64a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica.
Sfilate Storiche
Il 25 Aprile 1988 a Pechino ha avuto luogo un evento unico nella storia della moda: 30 modelle cinesi hanno indossato le più significative creazioni della carriera di Laura Biagiotti, che diventa così la prima stilista italiana ad aver sfilato in Cina. Quasi centocinquanta abiti hanno reso omaggio alle materie prime prodotte in Cina da secoli: sete e cashmere preziosi.
Il 5 febbraio del 1995 si sono spalancate le mitiche porte del Grande Teatro del Cremino: Laura Biagiotti è la prima stilista italiana a sfilare a Mosca, nella vecchia sede del PCUS. Con una sfilata-spettacolo ha unito in un ponte ideale la moda e la cultura italiana alla grande nazione russa.
Nel 1997 Laura Biagiotti è stata invitata da Madame Suzanne Mubarak, moglie del Presidente Egiziano, a portare la sua moda al Cairo, in occasione di una Charity che ha raccolto più di un milione di dollari.
Nel 2000 il Cancelliere tedesco Gherard Schroeder ha voluto una sfilata Laura Biagiotti per celebrare l’EXPO di Hannover.
Il 13 luglio 2004 è andato in scena a Roma un Biagiotti-Day: per la prima volta nella sua carriera Laura Biagiotti ha sfilato nella capitale, sulla Piazza del Campidoglio, attorno al simulacro di Marc’Aurelio.
L’8 Febbraio 2006 Lavinia Biagiotti Cigna ha ritirato a Mosca insieme a Ksenia Gorbaciova, la nipote del Presidente Mikhail, un Premio all’azienda che per prima ha sfilato in territorio russo.
Moda&Arte
Laura Biagiotti è costantemente coinvolta nella promozione della cultura: dopo aver restaurato il Castello Marco Simone ha sponsorizzato il recupero di un piviale ricamato custodito a Milano al Museo Poldi Pezzoli il cui disegno si è rivelato essere autentico di Botticelli.
Nel 1998 la Laura Biagiotti Parfums ha portato agli antichi splendori la Scala Cordonata del Campidoglio, disegnata da Michelangelo, che rappresenta il cuore della romanità. Nel 2003 Laura Biagiotti con i suoi profumi ha donato il nuovo Grande Sipario al Teatro La Fenice di Venezia, dopo che l’originale era stato distrutto dall’incendio. Il Grande Sipario è dedicato a Gianni Cigna.
Laura Biagiotti ed il marito hanno raccolto il nucleo più importante di quadri del pittore futurista Giacomo Balla. La collezione facente parte della Fondazione Biagiotti Cigna, è stata esposta nel 1996 a Mosca nel Museo Puskin e, nel 1998, a Roma nel Chiostro del Bramante.
Nel febbraio del 2007 Laura Biagiotti insieme al Ministro per i Beni e le Attività Culturali Francesco Rutelli ed al Presidente di Procter&Gamble Italia Vito Varvaro hanno dato il via ai lavori di Restauro delle Fontane di Piazza Farnesea Roma, realizzati con il contributo di Laura Biagiotti Parfums.
Moda &Sport
Laura e Lavinia Biagiotti hanno introdotto per prime la sinergia tra moda e sport, volta a rafforzare due grandi settori che contribuiscono a diffondere il prestigio del Made in Italy nel mondo.
Nell’ottobre 2000 per il suggestivo finale della sfilata gran parte dei campioni dell’Olimpiade di Sidney 2000 e hanno sfilare per Laura Biagiotti avvolti in un tricolore di cashmere. Il legame tra moda Biagiotti e grandi atleti è proseguito nel tempo con testimonial d’eccezione tra cui l’arbitro Pierluigi Collina, lo sciatore Giorgio Rocca, il nuotatore Massimiliano Rosolino, il pilota di F1 Jarno Trulli, il campione di anelli Yuri Chechi, il maratoneta Stefano Baldini, il pilota di Moto GP Marco Melandri, il ciclista Mario Cipollini, la schermitrice Valentina Vezzali, la sciatrice Daniela Ceccarelli, la nuotatrice Federica Pellegrini, le pallavoliste Francesca Piccinini e Maurizia Cacciatori, i pattinatori Maurizio Margaglio e Barbara Fusar Poli, il campione di slittino e primo oro dell’Italia ai Giochi di Torino 2006 Armin Zoeggeler e lo sciatore Manfred Moelgg.
Lavinia Biagiotti Cigna è stata il primo Tedoforo della moda ad aver portato la Fiamma di Torino 2006.
Laura Biagiotti è stata la prima stilista italiana ad investire nel golf: nel 1991 ha inaugurato il Marco Simone Golf, uno tra i più bei campi italiani, situato alle porte di Roma. Le 27 buche, disegnate dall’architetto americano Jim Fazio, si snodano su 150 ettari di terreno intorno al Castello Marco Simone. La Club House, con i suoi 7.000 metri quadrati, è la più grande d’Europa. Nel maggio del 1994 il Club ha ospitato l’Open d’Italia.
Le Collezioni
Nel 1999 è stato siglato un nuovo accordo per Laura Biagiotti Occhiali con Sabrina Ferilli come madrina. Nel 2001 è stata lanciata la linea di pret à porter giovane Laura Biagiotti Roma.
Nel 2003 è stata introdotta sul mercato la linea Laura Biagiotti Dolls, dedicata alle piccole fans Biagiotti. Nel 2004 è nata Biagiotti Bodywear, una collezione di lingerie contemporanea e innovativa. Nel 2005 sono state lanciate le collezioni Laura Biagiotti Jewelry e Laura Biagiotti Collezione Casa. Nel 2006 sono nate la collezione di camicie da uomo Biagiotti e la collezione Biagiotti Calze per uomo, donna e bambino. Nel settembre 2008 è stata lanciata la collezione Laura Biagiotti Bomboniere.
Le fragranze
Fiori Bianchi, il primo profumo di Laura Biagiotti, è stato lanciato nel 1982, seguito nel 1988 da Roma e nel 1992 da Venezia. Nel 1994 sono stati lanciati Laura e Roma Uomo. Nel 2004 nasce Aqua di Roma, un progetto per lei e per lui, premiato nel 2005 con il Fifi Award. Nel 2006 nascono le fragranze uomo – donna BIAGIOTTI DUE. Nel 2008 Roma, considerato un classico best seller in tutto il mondo, festeggia 20 anni.
Ogni anno Biagiotti Group presenta otto collezioni moda: Laura Biagiotti, Biagiotti Uomo, Laura Biagiotti Dolls, Biagiotti Bodywear. Molteplici le collezioni di accessori: borse e pelletteria, occhiali da sole e da vista, foulards, gioielli, ombrelli, calze e calzature uomo donna e bambino, biancheria per la casa e bomboniere.
03
dicembre 2009
Giacomo Balla – Genio futurista
Dal 03 dicembre 2009 al 31 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
MUSEO DELL’ARA PACIS
Roma, Lungotevere In Augusta, (Roma)
Roma, Lungotevere In Augusta, (Roma)
Biglietti
intero € 6,50 / ridotto € 4,50
Orario di apertura
Martedì-domenica 9.00-19.00; 24 e 31 dicembre 9.00-14.00 (la biglietteria chiude un’ora prima) lunedì, 1° gennaio e 25 dicembre chiuso.
Vernissage
3 Dicembre 2009, ore 18
Sito web
www.laurabiagiotti.it
Ufficio stampa
STUDIO BEGNINI
Autore
Curatore