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Transizioni 1 – Valerio Bevilacqua – …sui miei passi
Con l’opera …sui miei passi, visibile ai piedi della Torre civica l’artista vicentino Valerio Bevilacqua sarà protagonista della prima fase del progetto incentrata su dinamiche di interazione tra cittadinanza, opera d’arte e architettura urbana.
Comunicato stampa
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Rendere contemporanea una città d’arte ricca di un antico patrimonio monumentale, storico e artistico, creando interazioni all’interno del tessuto urbano tra i segni del paesaggio culturale che ne sostanziano la storia millenaria e le forme espressive del linguaggio artistico contemporaneo che ne discendono come una necessaria conseguenza, è l’obiettivo con cui nasce il progetto di arte pubblica Castelfranco Veneto città d’arte. Contemporanea, promosso da Regione del Veneto e associazione culturale startup, con il sostegno del Comune di Castelfranco Veneto.
In continuità con la prima edizione svoltasi nel 2008, la seconda edizione intitolata transizionitransitions, che si svilupperà da dicembre 2009 a luglio 2010 sotto il coordinamento curatoriale di Elena Forin, sarà focalizzata sul tema dell’interazione tra architetto e artista, figure chiamate ad operare sullo stesso territorio ma su diversi campi d’azione, partendo da un tema comune: la Porta della città, storica e contemporanea.
A ciascuno degli artisti selezionati, Valerio Bevilacqua, Francesco Candeloro e David Rickard, sarà affidata la realizzazione di un intervento installativo o performativo che coinvolgerà le tre porte storiche della città di Castelfranco Veneto (Porta Venezia, Porta Treviso, Porta Verona), secondo una scansione temporale che si articolerà in tre fasi successive in dicembre 2009, marzo e luglio 2010.
Attraverso linguaggi e codici non convenzionali, le opere andranno così a creare una alterazione del tessuto urbano scardinando l’abituale percezione dei luoghi familiari: le porte storiche diventeranno a tutti gli effetti passaggi obbligatori in entrata e in uscita per cittadini e visitatori, divenendo stimolo per una riflessione sul concetto stesso di “porta”, intesa non solo come luogo di attraversamento, ma anche come spazio di unione e connessione tra le differenti identità sociali, culturali ed architettoniche del centro e della periferia.
Ogni lavoro risponderà ad un differente approccio nei confronti delle peculiarità architettoniche, dell’inserimento nella vita civile e cittadina, del dialogo tra porzioni storiche e culturali differenti, aggiungendo ulteriori sguardi, modalità e possibili verità rispetto a quanto già proposto dalla precedente installazione realizzata da Arthur Duff sulla sommità della torre civica per la prima edizione del progetto.
L’installazione di opere contemporanee in corrispondenza di tali passaggi, assumerà un valore ancor più significativo se si considera che il centro storico di Castelfranco Veneto ed il nuovo Museo Casa Giorgione saranno il cuore pulsante del programma di celebrazioni per il cinquecentesimo anniversario della morte di Giorgione. La concomitanza degli eventi contribuirà quindi non solo a sottolineare nuovamente la centralità della figura dell’artista simbolo della città ma anche a trasformare le porte stesse in un luogo di passaggio e transizione tra arte storica e arte contemporanea.
Con l’opera …sui miei passi, visibile ai piedi della Torre civica dal 5 dicembre 2009 fino a luglio 2010, l’artista vicentino Valerio Bevilacqua sarà protagonista della prima fase del progetto incentrata su dinamiche di interazione tra cittadinanza, opera d’arte e architettura urbana.
Concepita come una sorta di tunnel in cui superficie specchiante e pittura si alternano nella costruzione di una carta geografica non sempre riconoscibile, l’installazione diventerà simbolicamente una bussola per trovare le coordinate del proprio posizionamento nel mondo e di una lettura anche del sé che possa prevedere anche punti di frizione differenti da quelli cui si è abituati. Nel percorso di attraversamento della Porta, infatti, il pubblico si vedrà riflesso in una nuova geografia e in una diversa natura, e nel passaggio dall’esterno all’interno della città la sensazione di diventare protagonisti insieme allo spazio diventerà concreta e accompagnerà le persone ad una consapevolezza differente del proprio collocarsi nel contesto.
Nello svolgimento delle proprie quotidiane attività, il cittadino diverrà inconsapevolmente il fruitore attivo dell’opera d’arte e ne percepirà l’urgenza.
In stretta reazione con le opere realizzate nella città storica, il collettivo di architetti riuniti nell’associazione startup elaborerà una serie di progetti di intervento su tre aree periferiche identificabili come “accessi” della città contemporanea, individuate in collaborazione con l’amministrazione locale, suggerendo al cittadino un nuovo modo di guardare al proprio territorio e alle sue potenzialità, puntando l’attenzione della “città abitante” laddove la città non è più abituata a guardare.
Le proposte verranno poi presentate alla cittadinanza, contemporaneamente con le opere degli artisti ed in relazione con esse, attraverso una strategia comunicativa diretta in primis agli stessi abitanti delle aree interessate. Attraverso l’opera dell’artista e dell’architetto, anche in questo secondo intervento, l’obiettivo sarà quella di stimolare il cittadino, il visitatore o il passante, attraverso un’alterazione della sua sfera sensitiva, provocando slittamenti tra i diversi sensi e generando così nuove suggestioni percettive.
I progetti architettonici finali, unitamente alla documentazione dei tre lavori attraverso materiale audio, video e fotografico, costituirà il corpus di un’esposizione accompagnata da catalogo, che sarà inaugurata successivamente al terzo e ultimo intervento di David Rickard previsto per luglio 2010, e resterà a testimonianza dell’intero progetto durante l’intero periodo di svolgimento delle celebrazioni giorgionesche.
In continuità con la prima edizione svoltasi nel 2008, la seconda edizione intitolata transizionitransitions, che si svilupperà da dicembre 2009 a luglio 2010 sotto il coordinamento curatoriale di Elena Forin, sarà focalizzata sul tema dell’interazione tra architetto e artista, figure chiamate ad operare sullo stesso territorio ma su diversi campi d’azione, partendo da un tema comune: la Porta della città, storica e contemporanea.
A ciascuno degli artisti selezionati, Valerio Bevilacqua, Francesco Candeloro e David Rickard, sarà affidata la realizzazione di un intervento installativo o performativo che coinvolgerà le tre porte storiche della città di Castelfranco Veneto (Porta Venezia, Porta Treviso, Porta Verona), secondo una scansione temporale che si articolerà in tre fasi successive in dicembre 2009, marzo e luglio 2010.
Attraverso linguaggi e codici non convenzionali, le opere andranno così a creare una alterazione del tessuto urbano scardinando l’abituale percezione dei luoghi familiari: le porte storiche diventeranno a tutti gli effetti passaggi obbligatori in entrata e in uscita per cittadini e visitatori, divenendo stimolo per una riflessione sul concetto stesso di “porta”, intesa non solo come luogo di attraversamento, ma anche come spazio di unione e connessione tra le differenti identità sociali, culturali ed architettoniche del centro e della periferia.
Ogni lavoro risponderà ad un differente approccio nei confronti delle peculiarità architettoniche, dell’inserimento nella vita civile e cittadina, del dialogo tra porzioni storiche e culturali differenti, aggiungendo ulteriori sguardi, modalità e possibili verità rispetto a quanto già proposto dalla precedente installazione realizzata da Arthur Duff sulla sommità della torre civica per la prima edizione del progetto.
L’installazione di opere contemporanee in corrispondenza di tali passaggi, assumerà un valore ancor più significativo se si considera che il centro storico di Castelfranco Veneto ed il nuovo Museo Casa Giorgione saranno il cuore pulsante del programma di celebrazioni per il cinquecentesimo anniversario della morte di Giorgione. La concomitanza degli eventi contribuirà quindi non solo a sottolineare nuovamente la centralità della figura dell’artista simbolo della città ma anche a trasformare le porte stesse in un luogo di passaggio e transizione tra arte storica e arte contemporanea.
Con l’opera …sui miei passi, visibile ai piedi della Torre civica dal 5 dicembre 2009 fino a luglio 2010, l’artista vicentino Valerio Bevilacqua sarà protagonista della prima fase del progetto incentrata su dinamiche di interazione tra cittadinanza, opera d’arte e architettura urbana.
Concepita come una sorta di tunnel in cui superficie specchiante e pittura si alternano nella costruzione di una carta geografica non sempre riconoscibile, l’installazione diventerà simbolicamente una bussola per trovare le coordinate del proprio posizionamento nel mondo e di una lettura anche del sé che possa prevedere anche punti di frizione differenti da quelli cui si è abituati. Nel percorso di attraversamento della Porta, infatti, il pubblico si vedrà riflesso in una nuova geografia e in una diversa natura, e nel passaggio dall’esterno all’interno della città la sensazione di diventare protagonisti insieme allo spazio diventerà concreta e accompagnerà le persone ad una consapevolezza differente del proprio collocarsi nel contesto.
Nello svolgimento delle proprie quotidiane attività, il cittadino diverrà inconsapevolmente il fruitore attivo dell’opera d’arte e ne percepirà l’urgenza.
In stretta reazione con le opere realizzate nella città storica, il collettivo di architetti riuniti nell’associazione startup elaborerà una serie di progetti di intervento su tre aree periferiche identificabili come “accessi” della città contemporanea, individuate in collaborazione con l’amministrazione locale, suggerendo al cittadino un nuovo modo di guardare al proprio territorio e alle sue potenzialità, puntando l’attenzione della “città abitante” laddove la città non è più abituata a guardare.
Le proposte verranno poi presentate alla cittadinanza, contemporaneamente con le opere degli artisti ed in relazione con esse, attraverso una strategia comunicativa diretta in primis agli stessi abitanti delle aree interessate. Attraverso l’opera dell’artista e dell’architetto, anche in questo secondo intervento, l’obiettivo sarà quella di stimolare il cittadino, il visitatore o il passante, attraverso un’alterazione della sua sfera sensitiva, provocando slittamenti tra i diversi sensi e generando così nuove suggestioni percettive.
I progetti architettonici finali, unitamente alla documentazione dei tre lavori attraverso materiale audio, video e fotografico, costituirà il corpus di un’esposizione accompagnata da catalogo, che sarà inaugurata successivamente al terzo e ultimo intervento di David Rickard previsto per luglio 2010, e resterà a testimonianza dell’intero progetto durante l’intero periodo di svolgimento delle celebrazioni giorgionesche.
05
dicembre 2009
Transizioni 1 – Valerio Bevilacqua – …sui miei passi
Dal 05 dicembre 2009 al 31 luglio 2010
arte contemporanea
serata - evento
serata - evento
Location
TORRE CIVICA
Castelfranco Veneto, Porta Vicenza, (Treviso)
Castelfranco Veneto, Porta Vicenza, (Treviso)
Vernissage
5 Dicembre 2009, ore 12
Ufficio stampa
STUDIO PESCI
Autore
Curatore