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La Natura secondo De Chirico
L’esposizione presenterà una rassegna di opere provenienti dai più importanti musei d’arte moderna del mondo integrandole con una selezione dei capolavori più significativi della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico. Essa comprenderà circa 120 dipinti articolati in sette sezioni distribuite, in un percorso concettuale ricco e suggestivo, nelle sette gallerie ad aula situate ai lati della Rotonda, cuore e perno degli spazi espositivi di Palazzo delle Esposizioni.
Comunicato stampa
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A conclusione delle celebrazioni dechirichiane del 2008-2009 e in corrispondenza del centenario della Metafisica, Palazzo delle Esposizioni dedicherà al grande maestro italiano un’importante mostra curata da Achille Bonito Oliva.
L’esposizione presenterà una rassegna di opere provenienti dai più importanti musei d’arte moderna del mondo (MoMA, Tate, Musée d’Art Moderne de Paris, Osaka Museum of Modern Art, MART-Museo d’Arte Contemporanea di Trento e Rovereto, Galleria Nazionale d’Arte Moderna) integrandole con una selezione dei capolavori più significativi della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
Essa comprenderà circa 120 dipinti articolati in sette sezioni distribuite, in un percorso concettuale ricco e suggestivo, nelle sette gallerie ad aula situate ai lati della Rotonda, cuore e perno degli spazi espositivi di Palazzo delle Esposizioni.
Concepita come occasione di un nuovo slancio critico ed ermeneutico piuttosto che come una tradizionale retrospettiva, la mostra è costruita su base tematica e intende mettere a fuoco il rapporto dell’arte di de Chirico con la categoria fisica e filosofica del naturale; un rapporto che – pur risolto in modi di volta in volta diversi e originali – sottende l’intera vicenda creativa del maestro, dagli esordi simbolisti fino alle regressioni neometafisiche degli ultimi anni.
Nell’arte di de Chirico l’iconografia del naturale trascende se stessa, perennemente investita da interferenze concettuali che ne trasformano le valenze realistiche in direzione di uno straniamento psicologico, misterioso e surreale, strettamente riconducibile all’etimo stesso di Metafisica (meta = oltre, physiká = ciò che è naturale). Che sia ricondotta a un’armonia primigenia (come nei paesaggi mitologici) o esaltata come apparizione poetica (nelle celebri “vite silenti”), trasfigurata nell’allucinazione urbana delle Piazze d’Italia o rinnegata nelle algide geometrie plastiche dei manichini e degli automi, l’Idea di Natura rimane per l’artista un riferimento poetico costante, anche quando problematico, paradossale o, appunto, silente.
In de Chirico, lo sguardo sul naturale non approda mai a soluzioni naturalistiche ma genera piuttosto un’incessante attitudine interrogativa. La Natura, intesa come Cosmos ordinato o come Caos, chiede infatti che le si risponda, che il pittore suggerisca – attraverso l’evocazione poetica – una possibile soluzione all’enigma del suo apparire; ed è questo, in fondo, l’inesausto compito che Giorgio de Chirico si assume per tutti i lunghi anni della sua storia d’artista.
In occasione della mostra, i Servizi Educativi-Laboratorio d’arte propongono, come da consuetudine, “La natura silenziosa degli oggetti”, visita e laboratorio rivolto ai ragazzi dai 7 agli 11 anni, per entrare nelle atmosfere enigmatiche dell’opera di de Chirico. Per i più piccoli con i genitori “Giochiamo con… gli oggetti dalla A alla Z”, storie di oggetti misteriosi e lettere nascoste. In programma attività tutti i fine settimana (prenotazioni e informazioni: 06.39967500; www.palazzoesposizioni.it).
Le sezioni della mostra
1 Natura del mito
Nella prima sezione saranno accostati quei dipinti in cui la Natura, trasfigurata in chiave mitica, è intesa come scenario di archetipi universali. Le figure mitologiche evocate nei dipinti di questa sezione (Apollo, Minerva, Esculapio, Orfeo, Arianna) assurgono a simboli della cultura intesa come grande forza civilizzatrice, vittoriosa sul disordine della natura
2 Natura dell’ombra
Lo spazio urbano, nella pittura di de Chirico, è determinato – con uguale peso – tanto dai volumi architettonici raffigurati, quanto dalle ombre rigide e irreali che presenze architettoniche esterne all’inquadratura proiettano sul suolo, raffigurato come puro piano geometrico. L’artista si fa anticipatore di audaci sperimentazioni costruttive, straordinario architetto di città allucinate e assurde. L’architettura inventata di de Chirico definisce anche uno spazio dell’assenza, un luogo puramente mentale in cui la Natura è relegata in un “altrove” metafisico che non si rivela mai.
3 Natura da camera
Di nuovo uno scambio, all’interno dell’opera dechirichiana, tra naturale e artificiale: viene qui tematizzato quello speciale cortocircuito che l’artista innesca accostando le categorie disomogenee dell’universale e del contingente, dell’eternità e della storia: elementi naturali collocati ad absurdum nei contesti determinati dall’ordine della civiltà o, all’opposto, vestigia di civiltà che fluttuano entro scenari naturali, mitici e primordiali.
4 Anti-natura
Qui l’ambivalenza tra naturale e artificiale si sposta da strutture inanimate al corpo umano. Prodotto di un mondo segnato dalla corsa tecnologica, i corpi – nei dipinti di questa sezione – tendono a diventare oggetti dall’identità oscillante, organismi intermedi, entità anti-naturali. L’artista dà vita ai suoi manichini e automi, che appaiono come sperimentazioni cyborg ante-litteram.
5 Natura delle cose
Sezione dedicata a tutte quelle costruzioni, caratteristiche dell’opera di de Chirico, intermedie tra il naturale e l’artificiale: macchine “metafisiche”, ibridi assemblaggi di elementi che, partendo da strutture culturali e storiche della nostra civiltà, assurgono al valore di totem contemporanei.
6 Natura aperta
“Natura aperta”, ovvero squadernata nei suoi elementi primordiali. I materiali costitutivi della natura e le regole che li governano sono smontati, riorganizzati e rifondati attraverso l’arte di de Chirico: aria, fuoco, terra e acqua compongono una ricetta dell’universo modellata dall’artista.
7 Natura viva
In quest’ultima sezione, viene affrontato il tema, caro a de Chirico, dell’arte che “vivifica” – in senso letterale – la natura. Il genere pittorico storicamente indicato col nome di “natura morta” viene ripreso capovolgendone il senso e il significato, che diventa quello di “vita silente”: l’arte in quanto forza creatrice restituisce alla natura la sua vitalità primigenia. La vita interna dell’oggetto, la sua vita silente, magnificata dall’artista, si risveglia ed entrando in relazione dinamica con il paesaggio in cui è inserita diventa soglia tra mondo reale e metafisico
L’esposizione presenterà una rassegna di opere provenienti dai più importanti musei d’arte moderna del mondo (MoMA, Tate, Musée d’Art Moderne de Paris, Osaka Museum of Modern Art, MART-Museo d’Arte Contemporanea di Trento e Rovereto, Galleria Nazionale d’Arte Moderna) integrandole con una selezione dei capolavori più significativi della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico.
Essa comprenderà circa 120 dipinti articolati in sette sezioni distribuite, in un percorso concettuale ricco e suggestivo, nelle sette gallerie ad aula situate ai lati della Rotonda, cuore e perno degli spazi espositivi di Palazzo delle Esposizioni.
Concepita come occasione di un nuovo slancio critico ed ermeneutico piuttosto che come una tradizionale retrospettiva, la mostra è costruita su base tematica e intende mettere a fuoco il rapporto dell’arte di de Chirico con la categoria fisica e filosofica del naturale; un rapporto che – pur risolto in modi di volta in volta diversi e originali – sottende l’intera vicenda creativa del maestro, dagli esordi simbolisti fino alle regressioni neometafisiche degli ultimi anni.
Nell’arte di de Chirico l’iconografia del naturale trascende se stessa, perennemente investita da interferenze concettuali che ne trasformano le valenze realistiche in direzione di uno straniamento psicologico, misterioso e surreale, strettamente riconducibile all’etimo stesso di Metafisica (meta = oltre, physiká = ciò che è naturale). Che sia ricondotta a un’armonia primigenia (come nei paesaggi mitologici) o esaltata come apparizione poetica (nelle celebri “vite silenti”), trasfigurata nell’allucinazione urbana delle Piazze d’Italia o rinnegata nelle algide geometrie plastiche dei manichini e degli automi, l’Idea di Natura rimane per l’artista un riferimento poetico costante, anche quando problematico, paradossale o, appunto, silente.
In de Chirico, lo sguardo sul naturale non approda mai a soluzioni naturalistiche ma genera piuttosto un’incessante attitudine interrogativa. La Natura, intesa come Cosmos ordinato o come Caos, chiede infatti che le si risponda, che il pittore suggerisca – attraverso l’evocazione poetica – una possibile soluzione all’enigma del suo apparire; ed è questo, in fondo, l’inesausto compito che Giorgio de Chirico si assume per tutti i lunghi anni della sua storia d’artista.
In occasione della mostra, i Servizi Educativi-Laboratorio d’arte propongono, come da consuetudine, “La natura silenziosa degli oggetti”, visita e laboratorio rivolto ai ragazzi dai 7 agli 11 anni, per entrare nelle atmosfere enigmatiche dell’opera di de Chirico. Per i più piccoli con i genitori “Giochiamo con… gli oggetti dalla A alla Z”, storie di oggetti misteriosi e lettere nascoste. In programma attività tutti i fine settimana (prenotazioni e informazioni: 06.39967500; www.palazzoesposizioni.it).
Le sezioni della mostra
1 Natura del mito
Nella prima sezione saranno accostati quei dipinti in cui la Natura, trasfigurata in chiave mitica, è intesa come scenario di archetipi universali. Le figure mitologiche evocate nei dipinti di questa sezione (Apollo, Minerva, Esculapio, Orfeo, Arianna) assurgono a simboli della cultura intesa come grande forza civilizzatrice, vittoriosa sul disordine della natura
2 Natura dell’ombra
Lo spazio urbano, nella pittura di de Chirico, è determinato – con uguale peso – tanto dai volumi architettonici raffigurati, quanto dalle ombre rigide e irreali che presenze architettoniche esterne all’inquadratura proiettano sul suolo, raffigurato come puro piano geometrico. L’artista si fa anticipatore di audaci sperimentazioni costruttive, straordinario architetto di città allucinate e assurde. L’architettura inventata di de Chirico definisce anche uno spazio dell’assenza, un luogo puramente mentale in cui la Natura è relegata in un “altrove” metafisico che non si rivela mai.
3 Natura da camera
Di nuovo uno scambio, all’interno dell’opera dechirichiana, tra naturale e artificiale: viene qui tematizzato quello speciale cortocircuito che l’artista innesca accostando le categorie disomogenee dell’universale e del contingente, dell’eternità e della storia: elementi naturali collocati ad absurdum nei contesti determinati dall’ordine della civiltà o, all’opposto, vestigia di civiltà che fluttuano entro scenari naturali, mitici e primordiali.
4 Anti-natura
Qui l’ambivalenza tra naturale e artificiale si sposta da strutture inanimate al corpo umano. Prodotto di un mondo segnato dalla corsa tecnologica, i corpi – nei dipinti di questa sezione – tendono a diventare oggetti dall’identità oscillante, organismi intermedi, entità anti-naturali. L’artista dà vita ai suoi manichini e automi, che appaiono come sperimentazioni cyborg ante-litteram.
5 Natura delle cose
Sezione dedicata a tutte quelle costruzioni, caratteristiche dell’opera di de Chirico, intermedie tra il naturale e l’artificiale: macchine “metafisiche”, ibridi assemblaggi di elementi che, partendo da strutture culturali e storiche della nostra civiltà, assurgono al valore di totem contemporanei.
6 Natura aperta
“Natura aperta”, ovvero squadernata nei suoi elementi primordiali. I materiali costitutivi della natura e le regole che li governano sono smontati, riorganizzati e rifondati attraverso l’arte di de Chirico: aria, fuoco, terra e acqua compongono una ricetta dell’universo modellata dall’artista.
7 Natura viva
In quest’ultima sezione, viene affrontato il tema, caro a de Chirico, dell’arte che “vivifica” – in senso letterale – la natura. Il genere pittorico storicamente indicato col nome di “natura morta” viene ripreso capovolgendone il senso e il significato, che diventa quello di “vita silente”: l’arte in quanto forza creatrice restituisce alla natura la sua vitalità primigenia. La vita interna dell’oggetto, la sua vita silente, magnificata dall’artista, si risveglia ed entrando in relazione dinamica con il paesaggio in cui è inserita diventa soglia tra mondo reale e metafisico
08
aprile 2010
La Natura secondo De Chirico
Dall'otto aprile all'undici luglio 2010
arte contemporanea
Location
PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI
Roma, Via Nazionale, 194, (Roma)
Roma, Via Nazionale, 194, (Roma)
Biglietti
intero € 12,50; ridotto € 10,00. Permette di visitare tutte le mostre in corso al Palazzo delle Esposizioni. Biglietto integrato Palazzo delle Esposizioni e Scuderie del Quirinale, valido per 3 giorni: intero € 18,00; ridotto € 15,00
Orario di apertura
domenica, martedì, mercoledì e giovedì: dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato: dalle 10.00 alle 22.30; lunedì chiuso
Vernissage
8 Aprile 2010, ore 18.30 su invito
Editore
24 ORE CULTURA
Ufficio stampa
PIERRECI
Ufficio stampa
24 ORE CULTURA - GRUPPO 24 ORE
Ufficio stampa
PALAEXPO
Autore
Curatore