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Enzo Esposito – Anni Ottanta
Si tratta di opere di grande pregio e rarità, attentamente ricercate e selezionate, fortemente rappresentative del lavoro dell’artista beneventano
Comunicato stampa
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Rosso20sette Artecontemporanea è lieta di presentare, dal 26 Febbraio al 03 Aprile, una mostra personale di Enzo Esposito.
Si tratta di opere di grande pregio e rarità, attentamente ricercate e selezionate, fortemente rappresentative del lavoro dell’artista beneventano, risalenti al decennio che segna in maniera importante la sua vita personale ed artistica, con il suo trasferimento a Milano e l’approdo ad una nuova pittura astratto-espressionista.
Alla fine degli anni Settanta, dopo una prima fase di ricerca e maturazione caratterizzata dall’adesione al concettuale e da una successiva fase di indagine fotografica, Enzo Esposito è tra i primi artisti italiani ad esplorare una nuova dimensione pittorica “ambientale” intervenendo direttamente sulle pareti degli spazi che lo ospitano. Nel 1980 diviene uno degli esponenti di spicco dei “Nuovi Nuovi”, gruppo di artisti della generazione postmoderna fondato da Renato Barilli. Appartengono a questo periodo, le opere in mostra: lavori su tela e carta , di piccole e grandi dimensioni, risultati di un percorso di studio e sperimentazione artistica di grande intensità sulla dimensione pittorica, l’equilibrio compositivo, la forza e l’espressività cromatica e segnica. Opere senza titolo, perché senza un margine entro cui rimanere; superfici pittoriche estese oltre il perimetro della tela; gesti e segni decisi, pennellate nervose, che attraversano energicamente lo spazio; cromatismi accesi, carichi di forza emozionale; trasmissione di energia inconsapevole e incontrollata. Non esiste narrazione, ma confronto-scontro sensibile tra l’opera e l’osservatore.
Nato a Benevento nel 1946, dal 1980 Enzo Esposito vive e lavora a Milano. Dagli anni '90 a oggi sono state allestite numerosissime sue mostre personali, in gallerie italiane e straniere (Milano, Verona, Venezia, Francoforte, Hong Kong) e presso importanti sedi istituzionali, tra cui Palazzo Reale di Caserta, l’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro, il MAC di Santiago del Cile. Ha inoltre partecipato a prestigiose collettive, tra cui I Nuovi Nuovi: nascita e sviluppo di una situazione postmoderna, a cura di Renato Barilli alla Galleria Civica di Torino ('95), Arte italiana ultimi quarant’anni: la pittura aniconica, curata da Danilo Eccher alla GAM di Bologna ('98) e Analogie del presente al Danubiana Meulensteen Art Museum di Bratislava (2001). Nel 2006 partecipa alla rassegna La traccia invisibile del reale con una personale al Museo della Permanente di Milano curata da Alberto Fiz. Hanno scritto di lui: Francesca Alinovi, Renato Barilli, Claudio Cerritelli, Giorgio Cortenova, Flaminio Gualdoni, Marco Meneguzzo, Catherine Millet, Arturo Carlo Quintavalle, Alessandro Riva, Maurizio Sciaccaluga.
Si tratta di opere di grande pregio e rarità, attentamente ricercate e selezionate, fortemente rappresentative del lavoro dell’artista beneventano, risalenti al decennio che segna in maniera importante la sua vita personale ed artistica, con il suo trasferimento a Milano e l’approdo ad una nuova pittura astratto-espressionista.
Alla fine degli anni Settanta, dopo una prima fase di ricerca e maturazione caratterizzata dall’adesione al concettuale e da una successiva fase di indagine fotografica, Enzo Esposito è tra i primi artisti italiani ad esplorare una nuova dimensione pittorica “ambientale” intervenendo direttamente sulle pareti degli spazi che lo ospitano. Nel 1980 diviene uno degli esponenti di spicco dei “Nuovi Nuovi”, gruppo di artisti della generazione postmoderna fondato da Renato Barilli. Appartengono a questo periodo, le opere in mostra: lavori su tela e carta , di piccole e grandi dimensioni, risultati di un percorso di studio e sperimentazione artistica di grande intensità sulla dimensione pittorica, l’equilibrio compositivo, la forza e l’espressività cromatica e segnica. Opere senza titolo, perché senza un margine entro cui rimanere; superfici pittoriche estese oltre il perimetro della tela; gesti e segni decisi, pennellate nervose, che attraversano energicamente lo spazio; cromatismi accesi, carichi di forza emozionale; trasmissione di energia inconsapevole e incontrollata. Non esiste narrazione, ma confronto-scontro sensibile tra l’opera e l’osservatore.
Nato a Benevento nel 1946, dal 1980 Enzo Esposito vive e lavora a Milano. Dagli anni '90 a oggi sono state allestite numerosissime sue mostre personali, in gallerie italiane e straniere (Milano, Verona, Venezia, Francoforte, Hong Kong) e presso importanti sedi istituzionali, tra cui Palazzo Reale di Caserta, l’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro, il MAC di Santiago del Cile. Ha inoltre partecipato a prestigiose collettive, tra cui I Nuovi Nuovi: nascita e sviluppo di una situazione postmoderna, a cura di Renato Barilli alla Galleria Civica di Torino ('95), Arte italiana ultimi quarant’anni: la pittura aniconica, curata da Danilo Eccher alla GAM di Bologna ('98) e Analogie del presente al Danubiana Meulensteen Art Museum di Bratislava (2001). Nel 2006 partecipa alla rassegna La traccia invisibile del reale con una personale al Museo della Permanente di Milano curata da Alberto Fiz. Hanno scritto di lui: Francesca Alinovi, Renato Barilli, Claudio Cerritelli, Giorgio Cortenova, Flaminio Gualdoni, Marco Meneguzzo, Catherine Millet, Arturo Carlo Quintavalle, Alessandro Riva, Maurizio Sciaccaluga.
26
febbraio 2010
Enzo Esposito – Anni Ottanta
Dal 26 febbraio al 03 aprile 2010
arte contemporanea
Location
ROSSO20SETTE ARTE CONTEMPORANEA
Roma, Via D'ascanio, 27, (Roma)
Roma, Via D'ascanio, 27, (Roma)
Orario di apertura
ore 11-13.30 e 15-19.30
Vernissage
26 Febbraio 2010, ore 18
Autore
Curatore