Comune di Reggio Emilia (Assessorato alla Cultura - Musei Civici) e Circolo degli Artisti presentano, dal 20 marzo al 18 aprile 2010, un nuovo progetto espositivo dedicato alle Risonanze di Clara Matelli, artista milanese di cui hanno scritto importanti critici contemporanei come Flaminio Gualdoni, Walter Guadagnini e Martina Corgnati.

La mostra, curata da Giuseppe Berti presso il complesso monumentale del Mauriziano, s’intitola “Ambiti di Frequenza”, in riferimento alle connessioni semantiche che si creano continuamente tra opere del presente e del passato. Tutti i dipinti appartengono, infatti, ad un ciclo aperto, estraneo ad ogni concetto di evoluzione, ma fondato piuttosto su un’idea di continuità.

Una quarantina di opere su carta, di dimensioni medie o anche piccole, quasi miniature, che faranno rivivere le sale della nobile villa rinascimentale in cui Ludovico Ariosto trascorse alcune estati giovanili. “Un’iniziativa”, spiega Elisabetta Farioli, direttore dei Musei Civici di Reggio Emilia, “particolarmente felice, che nella valorizzazione di un luogo storico consente nuovi riverberi alle opere di un’artista contemporanea, innestando quel circuito virtuoso tra antico e contemporaneo che rappresenta una delle più interessanti scommesse della cultura attuale”.

La ricerca di Clara Matelli, certo legata alla cultura informale o, ancora meglio, alla tradizione del Color field, che ha avuto in Rothko uno dei suoi protagonisti più alti, da essa si discosta, come sottolinea il curatore, per “un bisogno d’ordine, un ricordo di mai cancellate classicità che si traducono in una raffinata ed equilibrata impaginazione dell’opera, in pacati accordi di colori e di toni, ovvero in una ratio costruttiva di meditate partiture formali”. Variazioni quasi musicali che sopravvivono da un’opera all’altra, per onde, luci e addensamenti cromatici. Non per nulla, come si legge nel testo critico di Martina Corgnati, “l’artista ha battezzato Risonanze quasi tutte le sue opere: risonanze di musica, di vibrazione musicale; ma anche riverbero cromatico”.

Le carte di Clara Matelli, conclude Giuseppe Berti, sono fatte di luce, di memoria e di spazio. Uno spazio indeterminato del quale è possibile vedere solo una parte, “porzione di un Tutto che continua oltre l’ultimo bordo, oltre il confine del foglio dipinto”.

La mostra, che sarà inaugurata sabato 20 marzo 2010 alle ore 18.00 in presenza dell’artista, sarà visitabile fino al 18 aprile 2010 nei seguenti orari: da martedì a sabato ore 9.00-12.00 e 16.00-19.00, domenica ore 16.00-19.00, chiuso il lunedì. Accompagna l'esposizione un catalogo bilingue, in italiano e in inglese, pubblicato da Silvana Editoriale con testi critici di Giuseppe Berti e Martina Corgnati.

Domenica 18 aprile, in occasione del finissage della personale di Clara Matelli, il tradizionale appuntamento con “Il tè delle Muse” si terrà nelle sale del Mauriziano dove, a partire dalle ore 16.00, l’artista stessa e Giuseppe Berti commenteranno le opere esposte, in un’atmosfera informale di dialogo e socializzazione.

Clara Matelli vive e lavora tra Milano e la campagna emiliana. Laureata in architettura, dal 1997 privilegia l’attività artistica. Tra le mostre personali: “Risonanze” (Palazzo del Senato - Archivio di Stato, Milano, 2004), “Clara Matelli” (Museo Civico - Villa Colloredo Mels, Recanati, 2005), “Frequenze” (Istituto di Cultura Romeno - Palazzo Correr, Venezia, 2006) e “Partiture” (Palazzo del Comune, Cremona, 2008). Nel 2008 ha realizzato le installazioni “Bibliodinamica” presso il Palazzo dei Musei di Modena nell’ambito del Festivalfilosofia 2008 e “Another book from the Wall” nel Chiostro Maggiore della Biblioteca Classense di Ravenna. Ha inoltre pubblicato cicli pittorici legati a testi poetici per le Edizioni Pulcinoelefante.