La mostra, Un giorno Smarrito che si aprirà il prossimo 14 Marzo alla Galleria Tricromia Art Gallery di Roma, raccoglie una nuova serie di lavori tridimensionali su carta, realizzate dal pittore romano erede della vena artistica di quattro generazioni di Cascella che fecero appassionare anche Gabriele D’Annunzio.
Collocare Tommaso Cascella in un filone artistico appare difficile. Dalla Transavanguardia liberamente interpretata al Progetto della Generazione Astratta, alle similitudini ricercate delle illustrazioni di Pierre Bonnard in Verlain a quelle più recenti del Pinocchio di Palladino, i Pop Up di Cascella sono soprattutto la sintesi della sensibilità poliedrica, una sorta di ritorno ad una natura poetica primaria ma anche un’affondare le radici nell’elegante e raffinata tecnica della tridimensionalità come nella riproduzione dei teatrini ottocenteschi dove le quinte ed i personaggi occupano uno spazio scenico.
I suoi giochi di carta, come i libri di fiabe che aprendosi svelano i personaggi che smettono la loro dimensione piatta per diventare giochi prospettici, si sospendono tra pittura e scultura. Opere leggere, apparentemente fragili come la suggestione del ricordo che evocano ma la materia in cui sono realizzate è invece forte come i collages ed i teatrini in mostra che sono anche un omaggio a Pigorini in un ricordo delle collezioni dell’omonimo museo romano. Fossili, piante, e prodigi naturali trovano forma nei ricordi infantili di Tommaso Cascella che riproduce forme vegetali immerse in spazi urbani lontane dai razionalismi architettonici quasi a dare vita ad una città fiabesca.
Accademico per la scultura presso l’Accademia di San Luca a Roma, Tommaso Cascella ha sedotto con i suoi giochi di carta i musei di Tokio, Taiwan, Lubiana e Bratislava.