L’umanità dipinta nella serie pittorica Vae Victis è quella dei perduti e degli sconfitti; Valerio de Filippis rappresenta con forza impressionante ciò che il tempo inesorabilmente divora, in un atmosfera densa di effetti cromatici e suggestioni caravggesche. Utilizzando tecniche pittoriche sperimentali, materiali e colori non convenzionali, l’artista romano esprime in queste sue opere una perfetta sintesi tra astratto e figurativo.

Venerdì 2 marzo nella sala cinema alle 21.30, Magari le cose cambiano, il film documentario di Andrea Segre, un viaggio nel cuore delle moderne borgate romane, dove migliaia di cittadini italiani e stranieri si vedono quotidianamente negato il diritto alla dignità.

Sabato 3 marzo nella sala cinema alle 22.00 Pilar Castel presenta Timor di me. Accompagnata dal violoncello di Giovanna Famulari, l’attrice italo svedese reciterà alcuni testi di P.P.Pasolini tratti dagli Scritti Corsari e Lettere Luterane che il grande regista scrisse per i più famosi quotidiani tra il 1972 e il 1975.
Pilar Castel lavora principalmente come interprete dividendosi spesso tra cinema e tv. Tra i ruoli di maggior rilievo Cosa avete fatto a Solange? (1972) di Massimo Dallamano, Gli orrori del castello di Norimberga (1972) di Mario Bava e La rivoluzione sessuale (1968) di Riccardo Ghione.