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After Utopia. A view on Brazilian Contemporary Art
presentazione di Atto Belloli Ardessi e Ginevra Bria in occasione della pubblicazione del catalogo della mostra tenuta presso il Centro Pecci di Prato
Comunicato stampa
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PECCI MILANO mercoledì 19 MAGGIO 2010 ore 19.00
After Utopia. A view on Brazilian Contemporary Art
presentazione di Atto Belloli Ardessi e Ginevra Bria
in occasione della pubblicazione del catalogo della mostra tenuta presso il Centro Pecci di Prato
testi di Marco Bazzini, Atto Belloli Ardessi, Ginevra Bria, Paula Braga, Ligia Canongia, Moacir dos Anjos
editore Bandecchi&Vivaldi (san Giovanni Valdarno).
Il catalogo, pubblicato in occasione della mostra conclusasi lo scorso febbraio, indaga una dimensione peculiare della scena creativa brasiliana, selezionando opere di ventisette artisti che rendono l'arte un terreno di scambio. Una sospensione di tempo e spazio dove l'unica chiave d'accesso è la nostra modalità di interrelazione con essa.
La Mostra: Il percorso espositivo ha analizzato l'arte brasiliana come se fosse un riflesso della propria identità d'origine, un effetto che ha superato qualsiasi stereotipo stabilito e poi conferito dalla cultura europea. La mostra ha preso spunto dalla metafora e dalla realizzazione di una delle più grandi utopie mai concepite: la città di Brasilia. Un posto senza luogo che ha visto l'idea di una élite diventare un centro di potere reale. Brasilia è stata concepita come il punto di contatto tra il Brasile Arcaico e quello Moderno, che però restano ad oggi ancora sconosciuti e incompresi.
Ma Brasilia in quanto tale non è oggetto della mostra. Lo sviluppo della sua utopia, attraverso l'ultimo progetto firmato da Oscar Niemeyer, diventerà un modo per comprendere come l'arte contemporanea brasiliana rappresenta lo spazio. Facendolo diventare un simbolo del futuro pianificato e superato, un luogo che trasforma il tempo.
Da Helio Oiticica a Waltercio Caldas, da Cildo Meireles ad Ernesto Neto, da Laura Vinci ad Andrè Komatsu gli artisti selezionati ripropongono un'utopia brasiliana non così com'è stata concepita, ma in uno stato di superamento e di uscita da essa. In questo luogo l'arte sarà un'utopia risolta, pronta a tornare il progetto di una città apparente, un luogo irrealizzabile che si solidifica su un supporto, attraverso principi universali.
Quel che rimane dopo l'utopia è dunque il luogo dell'assenza, di ciò che è per sottrazione, perché il raggiungimento di un'idea oggi non presuppone più attesa, speranza e perfezione.
L'utopia dopo se stessa, al di là delle proprie convinzioni, deve rimanere un fattore della storia, un moto creativo-eversivo che intacca la storia stessa e i suoi meccanismi; mentre l'ideologia che l'accompagna si trasforma in dispositivo di conservazione.
Oggi il Brasile posto di fronte al modello massificante americano ha esaltato la ricchezza della propria diversità. Differenze ambientali, sociali e politiche contenute proprio all'interno dei suoi stessi confini.
After Utopia, in questo processo, rappresenta un'unità di tempo e di spazio utili a far comprendere come la rappresentazione, sulla scena dell'arte brasiliana, si stia liberando dalle alienazioni e dalle contraddizioni che dividono e intaccano la sua libertà nativa.
After Utopia. A view on Brazilian Contemporary Art
presentazione di Atto Belloli Ardessi e Ginevra Bria
in occasione della pubblicazione del catalogo della mostra tenuta presso il Centro Pecci di Prato
testi di Marco Bazzini, Atto Belloli Ardessi, Ginevra Bria, Paula Braga, Ligia Canongia, Moacir dos Anjos
editore Bandecchi&Vivaldi (san Giovanni Valdarno).
Il catalogo, pubblicato in occasione della mostra conclusasi lo scorso febbraio, indaga una dimensione peculiare della scena creativa brasiliana, selezionando opere di ventisette artisti che rendono l'arte un terreno di scambio. Una sospensione di tempo e spazio dove l'unica chiave d'accesso è la nostra modalità di interrelazione con essa.
La Mostra: Il percorso espositivo ha analizzato l'arte brasiliana come se fosse un riflesso della propria identità d'origine, un effetto che ha superato qualsiasi stereotipo stabilito e poi conferito dalla cultura europea. La mostra ha preso spunto dalla metafora e dalla realizzazione di una delle più grandi utopie mai concepite: la città di Brasilia. Un posto senza luogo che ha visto l'idea di una élite diventare un centro di potere reale. Brasilia è stata concepita come il punto di contatto tra il Brasile Arcaico e quello Moderno, che però restano ad oggi ancora sconosciuti e incompresi.
Ma Brasilia in quanto tale non è oggetto della mostra. Lo sviluppo della sua utopia, attraverso l'ultimo progetto firmato da Oscar Niemeyer, diventerà un modo per comprendere come l'arte contemporanea brasiliana rappresenta lo spazio. Facendolo diventare un simbolo del futuro pianificato e superato, un luogo che trasforma il tempo.
Da Helio Oiticica a Waltercio Caldas, da Cildo Meireles ad Ernesto Neto, da Laura Vinci ad Andrè Komatsu gli artisti selezionati ripropongono un'utopia brasiliana non così com'è stata concepita, ma in uno stato di superamento e di uscita da essa. In questo luogo l'arte sarà un'utopia risolta, pronta a tornare il progetto di una città apparente, un luogo irrealizzabile che si solidifica su un supporto, attraverso principi universali.
Quel che rimane dopo l'utopia è dunque il luogo dell'assenza, di ciò che è per sottrazione, perché il raggiungimento di un'idea oggi non presuppone più attesa, speranza e perfezione.
L'utopia dopo se stessa, al di là delle proprie convinzioni, deve rimanere un fattore della storia, un moto creativo-eversivo che intacca la storia stessa e i suoi meccanismi; mentre l'ideologia che l'accompagna si trasforma in dispositivo di conservazione.
Oggi il Brasile posto di fronte al modello massificante americano ha esaltato la ricchezza della propria diversità. Differenze ambientali, sociali e politiche contenute proprio all'interno dei suoi stessi confini.
After Utopia, in questo processo, rappresenta un'unità di tempo e di spazio utili a far comprendere come la rappresentazione, sulla scena dell'arte brasiliana, si stia liberando dalle alienazioni e dalle contraddizioni che dividono e intaccano la sua libertà nativa.
19
maggio 2010
After Utopia. A view on Brazilian Contemporary Art
19 maggio 2010
presentazione
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
MUSEO PECCI MILANO
Milano, Ripa Di Porta Ticinese, 113, (Milano)
Milano, Ripa Di Porta Ticinese, 113, (Milano)
Vernissage
19 Maggio 2010, ore 19
Ufficio stampa
ADICORBETTA
Autore