anche noi apriamo quest’estate al pubblico la nostra Wunderkammer, una Camera delle meraviglie in cui sono conservati oggetti insoliti, straordinari.
Ma non si tratta di tesori venali, di rarità costose. La nostra è una Wunderkammer per poveri, o meglio: di cose solo apparentemente povere. I nostri stipetti accolgono rarità preziose, ma per lo spirito.

E tutto è fatto con materiali di riciclo e di scarto, che la fantasia, la genialità e l’esuberante creatività di Ornella Reni trasformano in opere d’arte, in strumenti di riflessione, in spazi per l’anima.

Sono “Teatrini storici”, realizzati con cassette da vino dipinte a olio: pittura apparentemente naïve, frutto invece di una lunga formazione artistica e di una ricca cultura composita. Pittura quasi come romanzo, che svela nella sequenza dei fatti e dei personaggi la propria verità ed esprime, attraverso una rivisitazione storica e culturale, una sua visione, spesso ironica, dell’umanità e della storia.
Ovviamente la forma del “teatrino” le è stata suggerita da Shakespeare: tutto il mondo è teatro e tutta la vita è un palcoscenico. Allora, sostiene Ornella Reni, deve esserci anche un Regista, capace di dirigere gli attori. E così l’ironia può lasciare intravedere una speranza e trasformarsi in intraprendenza positiva.

Accanto troverete le “Bambole”, anche loro comparse, potremmo dire, in questo grande teatro: una voce data alla donna, spesso dimenticata dalla Storia.
Le comparse diventeranno, in quest’occasione, protagoniste di un concorso: “Mettiamoci in gioco: chiamiamole per nome”, cui potranno partecipare tutti coloro (bambini dai 5 ai 90 anni) che visiteranno la mostra