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Daido Moriyama – Visioni del Mondo
la rassegna presenta oltre 450 fotografie scattate dagli anni Sessanta ad oggi, alcune delle quali mai esposte in precedenza
Comunicato stampa
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La mostra Daido Moriyama: Visioni del Mondo, in programma a Modena dal 17 settembre al 14 novembre 2010, si candida a diventare una delle più importanti retrospettive tra quelle sino ad oggi dedicate all'artista giapponese.
Promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Modena nell'ambito del progetto Fondazione Fotografia e a cura di Filippo Maggia, la rassegna presenta oltre 450 fotografie scattate dagli anni Sessanta ad oggi, alcune delle quali mai esposte in precedenza: dalla serie Pantomime, realizzata da Moriyama quando aveva poco più di vent'anni e faceva il fotografo freelance, a Farewell Photography, che scioccò l'opinione pubblica giapponese negli anni Settanta, passando per Hunter e Shinjuku, tra i lavori più conosciuti dell'artista.
L'ampliamento straordinario del numero delle immagini in mostra, da 300 ad oltre 450, è stato espressamente richiesto dall'artista che, in occasione della sua prima retrospettiva in Italia, ha voluto proporre una selezione davvero esaustiva del suo lavoro, evidenziando grande impegno e sensibilità. Moriyama ha confermato, inoltre, la sua partecipazione alle fasi finali dell'allestimento, alla conferenza stampa e all'inaugurazione, dal 15 al 19 settembre 2010. Si tratta della prima visita ufficiale dell'artista nel nostro Paese.
E' una ricerca quotidiana senza fine quella che spinge Moriyama a realizzare migliaia e migliaia di scatti, per anni, per una vita. Immagini dai bianchi e neri contrastati, spesso sfocate, graffiate, sovraesposte o sgranate, tracciano l'esistenza di un fotografo-cacciatore solitario e schivo che, libero da legami con un luogo d'origine o da vincoli dettati dalle convenzioni sociali, percorre le strade della vita aperto all'esperienza, pronto a filtrare attraverso i suoi occhi il mondo che incontra.
Per Moriyama ogni singola cosa che si offre allo sguardo è degna di essere fotografata: non è importante il soggetto di una fotografia come non importa chi ne sia l'autore, perché non c'è distinzione tra la realtà vissuta e la realtà nell'immagine - spesso fotografie di fotografie tratte da magazine, poster, pubblicità, televisione si mischiano a quelle scattate dal vivo. Ciò che conta è il frammento di esperienza, parziale e permanente, che la fotografia può trovare, quell'unica verità che esiste solo nel punto in cui il senso del tempo del fotografo e la natura frammentaria del mondo si incontrano.
L'inaugurazione coinciderà con l'apertura di festival filosofia , in corso a Modena, Carpi e Sassuolo dal 17 al 19 settembre 2010 e dedicato in questa edizione al tema della fortuna. A testimonianza della collaborazione tra istituzioni operanti sul territorio in ambito culturale una parte della mostra sarà dedicata proprio a questo tema. Attraverso una selezione di 30 immagini pensata per questa speciale occasione, Moriyama risponderà alla domanda suggerita da Fondazione Fotografia: are you a lucky artist? La domanda darà il titolo ad un altro progetto proposto dalla Fondazione: il volume, edito da Skira, ARE YOU A LUCKY ARTIST? che raccoglie le risposte - in forma di immagini, disegni o testi - di un centinaio di artisti del panorama internazionale.
Parallelamente alla mostra Daido Moriyama.Visioni del mondo, nelle sale del Fotomuseo Panini (via Giardini 60, Modena) sarà esposta una selezione di opere di artisti giapponesi dalla collezione di fotografia contemporanea della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. In mostra ci saranno fotografie e video di Nobuyoshi Araki, Maiko Haruki, Naoya Hatakeyama, Ryuji Miyamoto, Yasumasa Morimura, Rika Noguchi, Hiroshi Sugimoto, Risaku Suzuki e Miwa Yanagi.
Daido Moriyama - Nota biografica
Hiromichi (Daido) Moriyama nasce a Ikeda-cho, Osaka, nel 1938. Il padre è impiegato per una società di assicurazioni e a causa del suo lavoro la famiglia si trasferisce in diverse città del Giappone. Nel 1961 Moriyama è a Tokyo per aderire al collettivo di fotografi VIVO che si scioglie però a distanza di breve tempo. Dopo aver lavorato come assistente di Eikoh Hosoe, nel 1964 inizia la carriera di freelance e tre anni più tardi vince il premio come artista emergente della Japan Photo-Critics Association. Negli stessi anni inizia a collaborare con diverse riviste, la più importante delle quali, benché uscita in tre soli numeri, è PROVOKE, fondata da Takuma Nakahira, Takahiko Okada, Yutaka Takanashi e Koji Taki.
Oltre alle due celebri serie realizzate per PROVOKE - l'una notturna, scattata in un love hotel, l'altra realizzata in un drugstore ad Aoyama durante gli scontri del 1968 tra polizia e oppositori dell'Ampo - tra gli anni Sessanta e Settanta Moriyama realizza importanti lavori quali Japan: a photo theater, Scandal, Pantomime, Accident, Farewell photography, Hunter.
Negli anni Novanta arriva il successo internazionale che lo porta ad esporre in diverse gallerie e musei di tutto il mondo tra cui: San Francisco Museum of Modern Art (1999, 2009); Metropolitan Museum di New York; Fotomuseum di Winterthur (1999), White Cube, Londra (2002), Fondation Cartier pour l'art contemporain, Parigi (2003), Kunsthaus di Graz; Museum of Contemporary Art di Vigo, Spagna (2005), Museum of Contemporary Art, Tokyo (2008).
Tra le principali pubblicazioni: Japan: A Photo Theater, Muromachi Shobo (1968), The Japanese Box, Edition 7L/Steidl (2001), transit, eyesencia, (2002), Daido Moriyama Complete Works vol.1, Daiwa Radiator (2001), Memories of a Dog, Nazraeli Press; Daido Moriyama Complete Works Vol.2/Vol.3/Vol.4, Daiwa Radiator (2004), Moriyama/Shinjuku/Araki, Heibonsha; Buenos Aires, Kodansha press (2005), Farewell Photography, Power Shovel Books, Tokyo (2006), To another country, Asahi Shimbun Publications inc.; Hokkaido, Rat Hole Gallery (2008).
Promossa da Fondazione Cassa di Risparmio di Modena nell'ambito del progetto Fondazione Fotografia e a cura di Filippo Maggia, la rassegna presenta oltre 450 fotografie scattate dagli anni Sessanta ad oggi, alcune delle quali mai esposte in precedenza: dalla serie Pantomime, realizzata da Moriyama quando aveva poco più di vent'anni e faceva il fotografo freelance, a Farewell Photography, che scioccò l'opinione pubblica giapponese negli anni Settanta, passando per Hunter e Shinjuku, tra i lavori più conosciuti dell'artista.
L'ampliamento straordinario del numero delle immagini in mostra, da 300 ad oltre 450, è stato espressamente richiesto dall'artista che, in occasione della sua prima retrospettiva in Italia, ha voluto proporre una selezione davvero esaustiva del suo lavoro, evidenziando grande impegno e sensibilità. Moriyama ha confermato, inoltre, la sua partecipazione alle fasi finali dell'allestimento, alla conferenza stampa e all'inaugurazione, dal 15 al 19 settembre 2010. Si tratta della prima visita ufficiale dell'artista nel nostro Paese.
E' una ricerca quotidiana senza fine quella che spinge Moriyama a realizzare migliaia e migliaia di scatti, per anni, per una vita. Immagini dai bianchi e neri contrastati, spesso sfocate, graffiate, sovraesposte o sgranate, tracciano l'esistenza di un fotografo-cacciatore solitario e schivo che, libero da legami con un luogo d'origine o da vincoli dettati dalle convenzioni sociali, percorre le strade della vita aperto all'esperienza, pronto a filtrare attraverso i suoi occhi il mondo che incontra.
Per Moriyama ogni singola cosa che si offre allo sguardo è degna di essere fotografata: non è importante il soggetto di una fotografia come non importa chi ne sia l'autore, perché non c'è distinzione tra la realtà vissuta e la realtà nell'immagine - spesso fotografie di fotografie tratte da magazine, poster, pubblicità, televisione si mischiano a quelle scattate dal vivo. Ciò che conta è il frammento di esperienza, parziale e permanente, che la fotografia può trovare, quell'unica verità che esiste solo nel punto in cui il senso del tempo del fotografo e la natura frammentaria del mondo si incontrano.
L'inaugurazione coinciderà con l'apertura di festival filosofia , in corso a Modena, Carpi e Sassuolo dal 17 al 19 settembre 2010 e dedicato in questa edizione al tema della fortuna. A testimonianza della collaborazione tra istituzioni operanti sul territorio in ambito culturale una parte della mostra sarà dedicata proprio a questo tema. Attraverso una selezione di 30 immagini pensata per questa speciale occasione, Moriyama risponderà alla domanda suggerita da Fondazione Fotografia: are you a lucky artist? La domanda darà il titolo ad un altro progetto proposto dalla Fondazione: il volume, edito da Skira, ARE YOU A LUCKY ARTIST? che raccoglie le risposte - in forma di immagini, disegni o testi - di un centinaio di artisti del panorama internazionale.
Parallelamente alla mostra Daido Moriyama.Visioni del mondo, nelle sale del Fotomuseo Panini (via Giardini 60, Modena) sarà esposta una selezione di opere di artisti giapponesi dalla collezione di fotografia contemporanea della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. In mostra ci saranno fotografie e video di Nobuyoshi Araki, Maiko Haruki, Naoya Hatakeyama, Ryuji Miyamoto, Yasumasa Morimura, Rika Noguchi, Hiroshi Sugimoto, Risaku Suzuki e Miwa Yanagi.
Daido Moriyama - Nota biografica
Hiromichi (Daido) Moriyama nasce a Ikeda-cho, Osaka, nel 1938. Il padre è impiegato per una società di assicurazioni e a causa del suo lavoro la famiglia si trasferisce in diverse città del Giappone. Nel 1961 Moriyama è a Tokyo per aderire al collettivo di fotografi VIVO che si scioglie però a distanza di breve tempo. Dopo aver lavorato come assistente di Eikoh Hosoe, nel 1964 inizia la carriera di freelance e tre anni più tardi vince il premio come artista emergente della Japan Photo-Critics Association. Negli stessi anni inizia a collaborare con diverse riviste, la più importante delle quali, benché uscita in tre soli numeri, è PROVOKE, fondata da Takuma Nakahira, Takahiko Okada, Yutaka Takanashi e Koji Taki.
Oltre alle due celebri serie realizzate per PROVOKE - l'una notturna, scattata in un love hotel, l'altra realizzata in un drugstore ad Aoyama durante gli scontri del 1968 tra polizia e oppositori dell'Ampo - tra gli anni Sessanta e Settanta Moriyama realizza importanti lavori quali Japan: a photo theater, Scandal, Pantomime, Accident, Farewell photography, Hunter.
Negli anni Novanta arriva il successo internazionale che lo porta ad esporre in diverse gallerie e musei di tutto il mondo tra cui: San Francisco Museum of Modern Art (1999, 2009); Metropolitan Museum di New York; Fotomuseum di Winterthur (1999), White Cube, Londra (2002), Fondation Cartier pour l'art contemporain, Parigi (2003), Kunsthaus di Graz; Museum of Contemporary Art di Vigo, Spagna (2005), Museum of Contemporary Art, Tokyo (2008).
Tra le principali pubblicazioni: Japan: A Photo Theater, Muromachi Shobo (1968), The Japanese Box, Edition 7L/Steidl (2001), transit, eyesencia, (2002), Daido Moriyama Complete Works vol.1, Daiwa Radiator (2001), Memories of a Dog, Nazraeli Press; Daido Moriyama Complete Works Vol.2/Vol.3/Vol.4, Daiwa Radiator (2004), Moriyama/Shinjuku/Araki, Heibonsha; Buenos Aires, Kodansha press (2005), Farewell Photography, Power Shovel Books, Tokyo (2006), To another country, Asahi Shimbun Publications inc.; Hokkaido, Rat Hole Gallery (2008).
17
settembre 2010
Daido Moriyama – Visioni del Mondo
Dal 17 settembre al 14 novembre 2010
fotografia
Location
EX OSPEDALE DI SANT’AGOSTINO
Modena, Largo Porta Sant'agostino, 228, (Modena)
Modena, Largo Porta Sant'agostino, 228, (Modena)
Orario di apertura
da martedì a domenica 11-19
Vernissage
17 Settembre 2010, ore 18
Sito web
www.moriyamadaido.com/english
Editore
SKIRA
Ufficio stampa
LUCIA CRESPI
Autore
Curatore