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I Vangeli di Augusto e l’Ars Amandi di Giulia
Uno scambio di opere d’arte tra le più importanti istituzioni culturali cittadine – i Musei Capitolini e la Pinacoteca Civica di Reggio Calabria – è stato il primo atto del gemellaggio tra Roma e Reggio Calabria, nell’autunno del 2009, e la scelta delle opere in prestito è stata concepita secondo un criterio che tiene conto del loro particolare significato simbolico. L’antica amicizia e i legami storici e culturali tra le due città si ravvivano nel 2010 con questo incontro
Comunicato stampa
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Uno scambio di opere d’arte tra le più importanti istituzioni culturali cittadine - i Musei Capitolini e la Pinacoteca Civica di Reggio Calabria - è stato il primo atto del gemellaggio tra Roma e Reggio Calabria, nell’autunno del 2009, e la scelta delle opere in prestito è stata concepita secondo un criterio che tiene conto del loro particolare significato simbolico. L’antica amicizia e i legami storici e culturali tra le due città si ravvivano nel 2010 con l’incontro ROMA e LA CALABRIA insieme per la STORIA, organizzato dal Comune di Roma – mercoledì 22 settembre 2010 alle 18.00 nell’Auditorium del Museo dell’Ara Pacis – per favorire ulteriomente gli scambi culturali che, valorizzando il ricco patrimonio storico e artistico delle due città, intendono favorire la conoscenza e la collaborazione reciproca.
La giornata è stata fortemente auspicata e promossa dal Consigliere Comunale Delegato ai Rapporti con la Comunità Calabrese per la città di Roma Domenico Naccari, al quale il Sindaco Alemanno ha affidato il compito di stimolo e coordinamento di tutte le iniziative di sviluppo delle relazioni culturali e di amicizia tra Roma e la Calabria, concretizzando così i propositi della Dichiarazione di intenti tra i Comuni di Roma e Reggio Calabria, firmata il 31 ottobre 2009: “Le città di Roma e Reggio Calabria riconoscono reciprocamente il valore storico e culturale di cui sono portatrici e colgono l’opportunità di avviare un Patto di Gemellaggio al fine di sviluppare un processo di conoscenza e rispetto delle identità locali, delle tradizioni specifiche e dell’immenso patrimonio di arte e cultura posseduto”.
Questo il programma del 22 settembre: dopo i saluti di Umberto Broccoli, Sovraintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma, Nazzareno Salerno, Presidente della Commissione Consiliare Cultura Regione Calabria, Umberto Croppi, Assessore alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma, Giuseppe Scopelliti, Presidente della Regione Calabria, Giovanni Alemanno, Sindaco di Roma, l’incontro sarà presentato dal Presidente della Commissione Nazionale Patrimonio Artistico Federproprietà, Antonella Freno, mentre il tema centrale del convegno I Vangeli di Augusto e l’ars amandi di Giulia sarà sviluppato nella relazione del Professor Felice Costabile, Ordinario di Diritto Romano Direttore Scuola Archeologica Università Mediterranea di Reggio Calabria.
L’occasione è propizia per ripercorrere i rapporti fra la Roma imperiale e l’antica colonia calcidese, che già in epoca tardo-repubblicana era divenuta, per decisione del triumviro Ottaviano e in funzione della conquista della Sicilia, sede della X legione ed aveva visto la presenza di Marco Vipsanio Agrippa, genero di Ottaviano. Alla gratitudine di Reggio per Augusto, che vi aveva stanziato i veterani della flotta, si deve il nome di Regium Iulium, assunto dalla città, e si comprende come proprio a Reggio si sia rinvenuta, nel piedistallo di una statua, la prima testimonianza del culto di Augusto come “figlio di dio” e restauratore della morale sociale ispirata alle virtù romane arcaiche. A Reggio, al termine di un lungo esilio, si concluse l’esistenza infelice di Giulia, la figlia di Augusto, vittima ad un tempo dei riaffermati valori etici e delle vicende legate alla successione dell’imperatore. I liberi costumi di Giulia, ritenuti indegni della riforma augustea, indussero infatti Augusto, su pressione della moglie Livia (impegnata a favorire la successione del figlio di primo letto Tiberio, in danno di Agrippa Postumo, figlio di Giulia e discendente diretto dell’imperatore) a relegare la figlia, prima a Ventotene e poi, per mitigarne l’isolamento, a Reggio.
Come afferma la Dichiarazione di intenti tra il Comune di Roma e il Comune di Reggio Calabria “appare inevitabile attivare sinergie culturali e scambi specifici nella prospettiva della valorizzazione, della conoscenza e della fruizione del patrimonio storico artistico di cui entrambe le Città sono depositarie” e l’incontro all’Ara Pacis conferma il legame privilegiato che fin da tempi molto lontani unisce Roma e Reggio Calabria, con la consapevolezza reciproca del valore storico e culturale delle due città da trasmettere alle nuove generazioni.
I fasti della Roma imperiale augustea, le iniziative di dialogo e di cooperazione con i territori del Mezzogiorno daranno vita all’evento storico “Roma e la Calabria insieme per la Storia” che si svolgerà il prossimo mercoledi 22 settembre alle ore 18.00 nei Saloni dell’Auditorium dell’Ara Pacis a Roma. Organizzato dalla Città di Roma e fortemente voluto dal Sindaco Giovanni Alemanno e dal Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, l’evento è stato realizzato dal Consigliere Comunale Domenico Naccari, Consigliere Comunale Delegato ai Rapporti con la Comunità Calabrese, in collaborazione con Antonella Freno, Presidente della Commissione Nazionale Patrimonio Artistico di Federproprietà.
Hanno dato adesione Umberto Croppi, Assessore alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma, Umberto Broccoli, Sovraintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma, Nazzareno Salerno, Presidente Commissione Consiliare Cultura Regione Calabria e Felice Costabile, Ordinario di Diritto Romano e Direttore Scuola Archeologica dell’Ateneo reggino, che terrà la relazione “I Vangeli di Augusto e l’ars amandi di Giulia .”
L’iniziativa, che si colloca nella ricorrenza del 140 anniversario di Roma Capitale, si articolerà in un focus riepilogativo della figura dell’Imperatore Augusto, nel delicato periodo di transizione dal Principato alla Repubblica, con gli effetti evidenti di svolta sociale, economica e culturale, all’interno dei quali si sono articolati attività e rapporti con l’attuale Regione Calabria.
Il rinvenimento della lucerna romana del IV secolo, recante il fregio della Vittoria augustea, oggi custodita al Museo Nazionale della Magna Grecia, il ritrovamento a Reggio Calabria, nel centro storico della Città dopo il terremoto del 1908, della base marmorea di statua con iscrizione di Augusto, oggi custodita nelle Mura di Cinta, le iscrizioni funerarie su pietra dei liberti di Scribonia e di Giulia, rispettivamente moglie e figlia di Augusto, l’epigrafe di Vipsanio, oggi custodita al Museo Nazionale, rinvenuta negli anni ‘50 nella necropoli di Santa Caterina, i proiettili di piombo con il nome di Salvidieno, comandante agli ordini di Ottaviano nell’invasione della Sicilia del 42 a.C., rinvenuti a Capodarmi e Vibo, il Ritratto di Agrippa da Vibo, secondo marito di Giulia e ammiraglio di Ottaviano, la stessa provenienza familiare dell’Imperatore Augusto da Copiaturi, odierna Sibari, raccontano di un forte legame tra la Roma di Augusto e la Calabria.
L’evento dell’Ara Pacis Augustae, che ha già riscosso adesioni e consensi da esponenti della storia, della cultura e dell’economia nazionale, rafforza il tema dell’unità e dell’identità nazionale attraverso la valorizzazione della storia, l’esaltazione del patrimonio artistico, aprendo il significativo percorso celebrativo del 150 anniversario dell’unità del Paese.
La giornata è stata fortemente auspicata e promossa dal Consigliere Comunale Delegato ai Rapporti con la Comunità Calabrese per la città di Roma Domenico Naccari, al quale il Sindaco Alemanno ha affidato il compito di stimolo e coordinamento di tutte le iniziative di sviluppo delle relazioni culturali e di amicizia tra Roma e la Calabria, concretizzando così i propositi della Dichiarazione di intenti tra i Comuni di Roma e Reggio Calabria, firmata il 31 ottobre 2009: “Le città di Roma e Reggio Calabria riconoscono reciprocamente il valore storico e culturale di cui sono portatrici e colgono l’opportunità di avviare un Patto di Gemellaggio al fine di sviluppare un processo di conoscenza e rispetto delle identità locali, delle tradizioni specifiche e dell’immenso patrimonio di arte e cultura posseduto”.
Questo il programma del 22 settembre: dopo i saluti di Umberto Broccoli, Sovraintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma, Nazzareno Salerno, Presidente della Commissione Consiliare Cultura Regione Calabria, Umberto Croppi, Assessore alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma, Giuseppe Scopelliti, Presidente della Regione Calabria, Giovanni Alemanno, Sindaco di Roma, l’incontro sarà presentato dal Presidente della Commissione Nazionale Patrimonio Artistico Federproprietà, Antonella Freno, mentre il tema centrale del convegno I Vangeli di Augusto e l’ars amandi di Giulia sarà sviluppato nella relazione del Professor Felice Costabile, Ordinario di Diritto Romano Direttore Scuola Archeologica Università Mediterranea di Reggio Calabria.
L’occasione è propizia per ripercorrere i rapporti fra la Roma imperiale e l’antica colonia calcidese, che già in epoca tardo-repubblicana era divenuta, per decisione del triumviro Ottaviano e in funzione della conquista della Sicilia, sede della X legione ed aveva visto la presenza di Marco Vipsanio Agrippa, genero di Ottaviano. Alla gratitudine di Reggio per Augusto, che vi aveva stanziato i veterani della flotta, si deve il nome di Regium Iulium, assunto dalla città, e si comprende come proprio a Reggio si sia rinvenuta, nel piedistallo di una statua, la prima testimonianza del culto di Augusto come “figlio di dio” e restauratore della morale sociale ispirata alle virtù romane arcaiche. A Reggio, al termine di un lungo esilio, si concluse l’esistenza infelice di Giulia, la figlia di Augusto, vittima ad un tempo dei riaffermati valori etici e delle vicende legate alla successione dell’imperatore. I liberi costumi di Giulia, ritenuti indegni della riforma augustea, indussero infatti Augusto, su pressione della moglie Livia (impegnata a favorire la successione del figlio di primo letto Tiberio, in danno di Agrippa Postumo, figlio di Giulia e discendente diretto dell’imperatore) a relegare la figlia, prima a Ventotene e poi, per mitigarne l’isolamento, a Reggio.
Come afferma la Dichiarazione di intenti tra il Comune di Roma e il Comune di Reggio Calabria “appare inevitabile attivare sinergie culturali e scambi specifici nella prospettiva della valorizzazione, della conoscenza e della fruizione del patrimonio storico artistico di cui entrambe le Città sono depositarie” e l’incontro all’Ara Pacis conferma il legame privilegiato che fin da tempi molto lontani unisce Roma e Reggio Calabria, con la consapevolezza reciproca del valore storico e culturale delle due città da trasmettere alle nuove generazioni.
I fasti della Roma imperiale augustea, le iniziative di dialogo e di cooperazione con i territori del Mezzogiorno daranno vita all’evento storico “Roma e la Calabria insieme per la Storia” che si svolgerà il prossimo mercoledi 22 settembre alle ore 18.00 nei Saloni dell’Auditorium dell’Ara Pacis a Roma. Organizzato dalla Città di Roma e fortemente voluto dal Sindaco Giovanni Alemanno e dal Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, l’evento è stato realizzato dal Consigliere Comunale Domenico Naccari, Consigliere Comunale Delegato ai Rapporti con la Comunità Calabrese, in collaborazione con Antonella Freno, Presidente della Commissione Nazionale Patrimonio Artistico di Federproprietà.
Hanno dato adesione Umberto Croppi, Assessore alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma, Umberto Broccoli, Sovraintendente ai Beni Culturali del Comune di Roma, Nazzareno Salerno, Presidente Commissione Consiliare Cultura Regione Calabria e Felice Costabile, Ordinario di Diritto Romano e Direttore Scuola Archeologica dell’Ateneo reggino, che terrà la relazione “I Vangeli di Augusto e l’ars amandi di Giulia .”
L’iniziativa, che si colloca nella ricorrenza del 140 anniversario di Roma Capitale, si articolerà in un focus riepilogativo della figura dell’Imperatore Augusto, nel delicato periodo di transizione dal Principato alla Repubblica, con gli effetti evidenti di svolta sociale, economica e culturale, all’interno dei quali si sono articolati attività e rapporti con l’attuale Regione Calabria.
Il rinvenimento della lucerna romana del IV secolo, recante il fregio della Vittoria augustea, oggi custodita al Museo Nazionale della Magna Grecia, il ritrovamento a Reggio Calabria, nel centro storico della Città dopo il terremoto del 1908, della base marmorea di statua con iscrizione di Augusto, oggi custodita nelle Mura di Cinta, le iscrizioni funerarie su pietra dei liberti di Scribonia e di Giulia, rispettivamente moglie e figlia di Augusto, l’epigrafe di Vipsanio, oggi custodita al Museo Nazionale, rinvenuta negli anni ‘50 nella necropoli di Santa Caterina, i proiettili di piombo con il nome di Salvidieno, comandante agli ordini di Ottaviano nell’invasione della Sicilia del 42 a.C., rinvenuti a Capodarmi e Vibo, il Ritratto di Agrippa da Vibo, secondo marito di Giulia e ammiraglio di Ottaviano, la stessa provenienza familiare dell’Imperatore Augusto da Copiaturi, odierna Sibari, raccontano di un forte legame tra la Roma di Augusto e la Calabria.
L’evento dell’Ara Pacis Augustae, che ha già riscosso adesioni e consensi da esponenti della storia, della cultura e dell’economia nazionale, rafforza il tema dell’unità e dell’identità nazionale attraverso la valorizzazione della storia, l’esaltazione del patrimonio artistico, aprendo il significativo percorso celebrativo del 150 anniversario dell’unità del Paese.
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settembre 2010
I Vangeli di Augusto e l’Ars Amandi di Giulia
22 settembre 2010
presentazione
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
MUSEO DELL’ARA PACIS
Roma, Lungotevere In Augusta, (Roma)
Roma, Lungotevere In Augusta, (Roma)
Vernissage
22 Settembre 2010, ore 18
Ufficio stampa
ZETEMA