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Nicola Carrino – Ricostruttivo
Si intitola Ricostruttivo il nuovo intervento che Nicola Carrino, un grande maestro della scultura contemporanea, ha pensato appositamente per la hall del MACRO in occasione del nuovo ciclo espositivo della stagione autunnale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La hall del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma – di via Reggio Emilia si trasforma in una
grande scultura attraversabile, grazie alla scansione del suo spazio proposta da Nicola Carrino: un
grande percorso accogliente per il visitatore che l’artista ha concepito appositamente per il cuore
pulsante del museo.
Si intitola Ricostruttivo il nuovo intervento che Nicola Carrino, un grande maestro della scultura contemporanea,
ha pensato appositamente per la hall del MACRO di via Reggio Emilia in occasione del nuovo ciclo espositivo
della stagione autunnale. L’artista ha scelto di “ricostruire” questo spazio così vitale nell’architettura del museo,
che ne costituisce il cuore pulsante e il fulcro visivo, collocandovi una serie di grandi parallelepipedi che ne
segnano e scandiscono lo spazio, secondo una griglia ideale che propone al visitatore un percorso alternativo e
possibile.
L’artista descrive così questo suo intervento: “La scultura è la forma del luogo, anzi il luogo stesso. I Ricostruttivi
come i precedenti Costruttivi e Decostruttivi, sono organismi plastici disponibili alla trasformazione, in genere
composti da 9 elementi modulari parallelepipedi di 75 x 75 x 300 cm l’uno, di cui 6 realizzati in acciaio inox
molato e 3 in acciaio corten. Nell’intervento per MACRO, il Ricostruttivo dispone i 9 moduli in ordine planare, in
accordo allo spazio di ingresso, alternandoli orizzontalmente secondo una possibile griglia distributiva. Il risultato
di ordine ambientale e partecipativo, determina un contesto unitario luogo-scultura, abitabile e percorribile, in
analogia ad un possibile percorso urbano, volumetricamente percepibile secondo valori di luce e materia”.
L’intervento di Carrino per il MACRO si pone in continuità con la sua ricerca plastica, che dagli anni Sessanta si
è caratterizzata nella costante relazione con gli spazi condivisi della città: in dialogo con essi, l’artista ha
concepito interventi tesi a modificare le loro coordinate spaziali e materiali, creando nuove possibilità di
relazione tra ambiente urbano e presenza umana. Carrino pensa la scultura non come entità autosufficiente,
oggetto autonomo da collocare nello spazio, ma come presenza razionale che permette di “costruire” e
“ricostruire” luoghi possibili di relazione tra esseri umani, attraverso volumetrie, forme, materiali che rendono
possibili nuovi percorsi e attraversamenti dello spazio condiviso. Il suo lavoro è sempre una presenza che
interroga e modifica il luogo per il quale viene concepito: con esso l’artista instaura un rapporto creativo,
interpretandone le dimensioni, le morfologie, le caratteristiche architettoniche, le coordinate spaziali, nell’intento
di attivare una sua possibile identità vitale, rendendolo abitabile e percorribile dalla presenza umana in modi
inconsueti e nuovi. La scelta dei materiali, nel dialogo tra il lucente e ‘freddo’ acciaio inox molato e il ‘caldo’
MACRO
Via Reggio Emilia, 54 Roma
Hall centrale
26 ottobre 2010 – 6 febbraio 2011
Inaugurazione: 25 ottobre 2010
Nicola Carrino, Ricostruttivo
progetto per MACRO, 2010
Courtesy l’artista e A arte Studio Invernizzi, Milano
acciaio corten alternati secondo una progressione regolare, è funzionale all’idea di voler creare in questo spazio
architettonico un luogo dalle diverse ‘temperature’ e intensità luminose.
Con Ricostruttivo, Carrino sottolinea la dimensione di condivisione e praticabilità che caratterizza la hall del
MACRO nella sua identità di ‘piazza’ possibile, aperta e accogliente, per la città di Roma: luogo nel quale
l’immagine plastica incontra lo spazio, facendo scoprire possibili e nuovi percorsi di relazione per i suoi visitatori.
Nicola Carrino (Taranto 1932) vive e lavora a Roma. Docente di Scultura nelle Accademie di Belle Arti sino al 1992, Accademico di San
Luca dal 1993 e Presidente dell’Accademia di San Luca dal 2009. Nel 2009 è nominato Académico Correspondiente dell’Academia Nacional
de Bellas Artes de Buenos Aires. Dal 1952 al 1962 si dedica alla ricerca pittorica dal realismo all’informale. Dal 1962 al 1967 fa parte del
Gruppo 1 di Roma svolgendo ricerche razionali. Dal 1967 progetta opere pubbliche in relazione all’architettura e al paesaggio e realizza
interventi installativi con sculture modulari in ferro e acciaio inox, componibili e trasformabili che denomina Costruttivi Trasformabili,
Decostruttivi, Ricostruttivi. Partecipa alle Biennali di Venezia (1966, 1970, 1976, 1986), di Parigi (1967), di San Paolo del Brasile (1971,
1979), alle Quadriennali di Roma (1965, 1973, 1986, 1999). Sue opere sono presenti nelle collezioni romane della GNAM, della Fondazione
La Quadriennale e del MACRO, del MUSMA di Matera, del Mart di Rovereto, del Neues Museum für Moderne Kunst di Norimberga, del
Museum Boymans Van Beuningen di Rotterdam e del Tel Aviv Museum of Art. Fra le opere permanenti in spazi pubblici realizza il Rilievo di
facciata del Complesso Corviale IACP (Roma, 1974) e il Riassetto Urbano della Piazza Fontana (Taranto, 1983-1992). Nel 1971 riceve il
Premio Internazionale Bienal de São Paulo alla XI Biennale di San Paolo del Brasile.
La mostra “Nicola Carrino: Ricostruttivo” è promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche
Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali
MACRO
grande scultura attraversabile, grazie alla scansione del suo spazio proposta da Nicola Carrino: un
grande percorso accogliente per il visitatore che l’artista ha concepito appositamente per il cuore
pulsante del museo.
Si intitola Ricostruttivo il nuovo intervento che Nicola Carrino, un grande maestro della scultura contemporanea,
ha pensato appositamente per la hall del MACRO di via Reggio Emilia in occasione del nuovo ciclo espositivo
della stagione autunnale. L’artista ha scelto di “ricostruire” questo spazio così vitale nell’architettura del museo,
che ne costituisce il cuore pulsante e il fulcro visivo, collocandovi una serie di grandi parallelepipedi che ne
segnano e scandiscono lo spazio, secondo una griglia ideale che propone al visitatore un percorso alternativo e
possibile.
L’artista descrive così questo suo intervento: “La scultura è la forma del luogo, anzi il luogo stesso. I Ricostruttivi
come i precedenti Costruttivi e Decostruttivi, sono organismi plastici disponibili alla trasformazione, in genere
composti da 9 elementi modulari parallelepipedi di 75 x 75 x 300 cm l’uno, di cui 6 realizzati in acciaio inox
molato e 3 in acciaio corten. Nell’intervento per MACRO, il Ricostruttivo dispone i 9 moduli in ordine planare, in
accordo allo spazio di ingresso, alternandoli orizzontalmente secondo una possibile griglia distributiva. Il risultato
di ordine ambientale e partecipativo, determina un contesto unitario luogo-scultura, abitabile e percorribile, in
analogia ad un possibile percorso urbano, volumetricamente percepibile secondo valori di luce e materia”.
L’intervento di Carrino per il MACRO si pone in continuità con la sua ricerca plastica, che dagli anni Sessanta si
è caratterizzata nella costante relazione con gli spazi condivisi della città: in dialogo con essi, l’artista ha
concepito interventi tesi a modificare le loro coordinate spaziali e materiali, creando nuove possibilità di
relazione tra ambiente urbano e presenza umana. Carrino pensa la scultura non come entità autosufficiente,
oggetto autonomo da collocare nello spazio, ma come presenza razionale che permette di “costruire” e
“ricostruire” luoghi possibili di relazione tra esseri umani, attraverso volumetrie, forme, materiali che rendono
possibili nuovi percorsi e attraversamenti dello spazio condiviso. Il suo lavoro è sempre una presenza che
interroga e modifica il luogo per il quale viene concepito: con esso l’artista instaura un rapporto creativo,
interpretandone le dimensioni, le morfologie, le caratteristiche architettoniche, le coordinate spaziali, nell’intento
di attivare una sua possibile identità vitale, rendendolo abitabile e percorribile dalla presenza umana in modi
inconsueti e nuovi. La scelta dei materiali, nel dialogo tra il lucente e ‘freddo’ acciaio inox molato e il ‘caldo’
MACRO
Via Reggio Emilia, 54 Roma
Hall centrale
26 ottobre 2010 – 6 febbraio 2011
Inaugurazione: 25 ottobre 2010
Nicola Carrino, Ricostruttivo
progetto per MACRO, 2010
Courtesy l’artista e A arte Studio Invernizzi, Milano
acciaio corten alternati secondo una progressione regolare, è funzionale all’idea di voler creare in questo spazio
architettonico un luogo dalle diverse ‘temperature’ e intensità luminose.
Con Ricostruttivo, Carrino sottolinea la dimensione di condivisione e praticabilità che caratterizza la hall del
MACRO nella sua identità di ‘piazza’ possibile, aperta e accogliente, per la città di Roma: luogo nel quale
l’immagine plastica incontra lo spazio, facendo scoprire possibili e nuovi percorsi di relazione per i suoi visitatori.
Nicola Carrino (Taranto 1932) vive e lavora a Roma. Docente di Scultura nelle Accademie di Belle Arti sino al 1992, Accademico di San
Luca dal 1993 e Presidente dell’Accademia di San Luca dal 2009. Nel 2009 è nominato Académico Correspondiente dell’Academia Nacional
de Bellas Artes de Buenos Aires. Dal 1952 al 1962 si dedica alla ricerca pittorica dal realismo all’informale. Dal 1962 al 1967 fa parte del
Gruppo 1 di Roma svolgendo ricerche razionali. Dal 1967 progetta opere pubbliche in relazione all’architettura e al paesaggio e realizza
interventi installativi con sculture modulari in ferro e acciaio inox, componibili e trasformabili che denomina Costruttivi Trasformabili,
Decostruttivi, Ricostruttivi. Partecipa alle Biennali di Venezia (1966, 1970, 1976, 1986), di Parigi (1967), di San Paolo del Brasile (1971,
1979), alle Quadriennali di Roma (1965, 1973, 1986, 1999). Sue opere sono presenti nelle collezioni romane della GNAM, della Fondazione
La Quadriennale e del MACRO, del MUSMA di Matera, del Mart di Rovereto, del Neues Museum für Moderne Kunst di Norimberga, del
Museum Boymans Van Beuningen di Rotterdam e del Tel Aviv Museum of Art. Fra le opere permanenti in spazi pubblici realizza il Rilievo di
facciata del Complesso Corviale IACP (Roma, 1974) e il Riassetto Urbano della Piazza Fontana (Taranto, 1983-1992). Nel 1971 riceve il
Premio Internazionale Bienal de São Paulo alla XI Biennale di San Paolo del Brasile.
La mostra “Nicola Carrino: Ricostruttivo” è promossa da Roma Capitale, Assessorato alle Politiche
Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali
MACRO
25
ottobre 2010
Nicola Carrino – Ricostruttivo
Dal 25 ottobre 2010 al 06 febbraio 2011
arte contemporanea
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Biglietti
MACROTICKET: MACRO + MACROTestaccio, Intero: € 11,00; Ridotto: € 9,00. Valido 7 giorni
(acquistando il biglietto al MACRO si ha la possibilità di visitare anche il MACRO TESTACCIO nell'arco di 7 giorni)
Per i cittadini residenti nel Comune di Roma: Intero € 10,00; Ridotto € 8,00
Orario di apertura
da Martedì a domenica 11-22 (la biglietteria chiude alle 21) Chiuso il lunedì
Vernissage
25 Ottobre 2010, ore 19
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore