Teatro India. Lungotevere Vittorio Gassman. Roma venerdì 10 giugno 2011 la prima di una serie di serate travolgenti nate da un’idea di Marco Moreggia e a cura di Francesca Pietracci programma
Marco Moreggia (Dj), Roby Dj, BiBi (Dj ), Der (Dj), Marco Militello (Dj) Istallazione Ambientale Giorgio Bevignani Poesia Rita Florit Danza Contemporanea Salvator Spagnolo Video Art Matteo Basilè, Karin Andersen, Robert Gligorov, Myriam Laplante, Fuke P-San
DJ - Set
DIREZIONE ALTERITA’ è un programma di serate fusion che animerà il giardino del Teatro India a partire da venerdì 10 giugno. Il progetto è nato da un’idea di Marco Moreggia ed è curato da Francesca Pietracci. Dj set – Video art – Poesia – Danza – Performance si susseguiranno all'insegna di culture e di identità confluenti. Gli artisti con i loro interventi daranno origine ad atmosfere “altre”, fondendo le diversità e creando un luogo mentale e fisico condiviso. India, Africa, Giappone, Australia, Europa e America Latina sprigioneranno le loro essenze e si rimodelleranno sul filo di una Geografia Immaginaria, di un’Anima Mundi sublime e caotica. Il pubblico, accolto in una platea-palco,, vivrà all’interno di uno spazio house-concept esperienze sonore e visive di particolare intensità.
POESIA – Sala INDIATECA (Libreria)
L’anteprima della prima serata è dedicata alla poesia erotica. Presentata dal poeta, scrittore e critico letterario Tommaso Ottonieri, Rita R. Florit, poeta e video-artista, realizza una lettura dal suo libro intitolato “Passo nel fuoco” (Edizioni d'if, Napoli, 2010) e dalla sua recente opera “Crypta” (di prossima pubblicazione). Con la raccolta “Passo nel fuoco”, Rita R. Florit ha vinto il Premio letterario “Mazzacurati-Russo” 2009/10. Il suo racconto si inoltra nell’esplorazione del corpo dell’amante mediante attraversamenti sensoriali e visionarietà plastica. A seguire verranno proiettate le sue opere video: Lezioni inevitabili di Rita R. Florit, regia di Giorgio Bevignani, melange2005; Varchi del Rosso, di Rita R. Florit, regia e voce di Enrico Frattaroli, melange2006; Twin video Air-Tutto x aria, di Rita R. Florit e Angelo Melpignano, melange2008; Crypta, di Rita R. Florit e Paolo Fichera, melange2010. (www.celestemateria.it)
Il viaggio verso le Alterità ha inizio con la perlustrazione di un territorio intimo come quello dei sentimenti erotici. Il perimetro dell’individuo si apre e si ridefinisce nell’altro, conquistando nuove identità e dando origine alla catena delle metamorfosi.
INSTALLAZIONE (giardino)
Dalla sala Indiateca, al calare della sera, si passa all’Open Space, dal dentro al fuori, in senso sia letterale e che metaforico. Dalle forti sensazioni dell’interiorità del corpo e della mente evocate dalla poesia di Florit, gli spettatori vengono accolti nel palcoscenico-platea-house dove un susseguirsi di rappresentazioni musicali, performance, installazioni e video animano le serate dell’intero programma. Il alto l’installazione ambientale in sospensione di Giorgio Bevignani intitolata “I sogni di Medusa”. Centinaia di meteoriti attraversate da immagini, frammenti fluorescenti, fluttuano in uno spazio virtuale dove mare e cielo si compenetrano. Seguendo la stessa tecnica, Giorgio Bevignani ha realizzato a Bogotà (Colombia), nel 2009, un’installazione sull’intera Facciata del Teatro Jorge Eliécer Gaitan. (www.giorgiobevignani.com)
PERFORMANCE – danza contemporanea Dall’iperspazio si passa velocemente alla terra, corpo e territorio nella danza di Salvator Spagnolo, che rappresenta esseri borderline, homeless, attratti da materiali di scarto e in disuso. A tratti i suoi piedi si fermano … e ha inizio un gioco di emozioni, suggestioni e misteri. Ciò che precede la sua fase creativa è il silenzio, l’ascolto di quelle forme, le potenzialità di trasformazione di quella materia. Poi il suo corpo traccia linee, braccia, mani e gambe fluttuano in quell’improbabile microcosmo, cercando forse amore, gioia, lucidità, paura, dolore, disillusione … Ciò che agli occhi comuni appare come rifiuto, a questo punto, viene non solo riabilitato, ma anche sublimato. Ora inizia per lui un’altra danza, un’altra coreografia, cioè la realizzazione di un’opera plastica, la creazione di una cosmogonia frutto di un pensiero corporeo, della fascinazione della materia, di un linguaggio capace di evocare l’aura della società contemporanea. Salvator Spagnolo si forma come danzatore, coreografo e performer in Italia ed in seguito negli Stati Uniti dove vive nei primi anni 90 e dove alla danza affianca la frequentazione dell'Accademia delle Belle Arti di New York. In qualità di interprete, danzatore ed attore corporeo ha lavorato con diverse compagnie, teatri, enti lirici e scenografi e registi di caratura internazionale: tra gli altri ha danzato con il Pilobolus Dance Theater , Bill T. Jones Dance Company, Robert North, Momix. Crea performance per eventi e pubblicità, coreografie e movimenti di scena per diverse produzioni teatrali e di Opera collaborando con il regista italiano Pierluigi Pier'Alli, uno dei più rappresentativi in ambito internazionale. Nel 200 collabora anche con “Offucina Eclectic Arts” associata al centro di ricerca La Mama di New York. (www.salvatorspagnolo.it)
DJ SET
Marco Moreggia dj e producer dal 1987, è stato per cinque anni resident dj per il Supper Club (Rome, Amsterdam) e ha realizzato per loro 2 delle celebri compilation (Supperclub VI e Supperclub Sensorium). E’ sound designer per importanti griffe della moda di Milano, Firenze e Roma. Attualmente, oltre alle sue attività internazionali di Dj, sta ultimando un album di prossima uscita dal titolo “Magic Susi”, avvalendosi della collaborazione di importanti musicisti quali Fabrizio Bosso, Antonello Salis, Saturnino, Enrico Melozzi, Stefania Dipierro, Lorenzo Tucci, Sainkho).
Marco Militello si può definire il padre fondatore della scena House in Italia: la sua serata Devotion è rimasta un mito per molti, ha segato un cambiamento musicale e il modo di vivere il club. Ora è ritornato a Roma dopo aver vissuto venti anni a New York..
BiBi è un Dj Old School i suoi set spaziano dalla dance classic, al soul, al funky.
Kostis è un giovane Dj Greco appassionato di musica elettronica i suoi set sono molto versatili e spaziano dalla Deep Aila techno ai classic.
Dario Boffa Aka Der, giovane artista romano di 18 anni, sviluppa la sua passione per la musica Elettronica e il Pianoforte che lo porta a sperimentare nei suoi dj set contaminazioni jazz e techno che contraddistinguono il suo sound. Nel 2007 ha partecipato con il nome Minimalboys al Territorios Siviglia, il più importate Festival di musica elettronica di Andalusia Razzmatazz (Barcellona), Emporio (Sevilla) Mad (Laussane, La Ruche. Nel 2009 fonda insieme ai suoi due soci Free joel e Sten d la Nordik net records una delle label più apprezzate del momento. Collabora con artisti del calibro di Alex celler, Brother's Vibe, Lahuahus, Penner&muder.
Dj Edu alias Roberto Galanti, dopo un passato di clubbing, dal 2006 si è lasciato incantare e adottare dal Pigneto, noto quartiere di tendenza della Roma “by night”. Ha deciso di uscire dai luoghi canonici della sua musica per suonare all'inaugurazione del ristorante "Primo", al "Pigneto 41", al "Braccio Winebar", al "Fanfulla 101" e al circolo "Dal Verme". Dopo questa esperienza popolare ha anche deciso di cambiare, a grande richiesta , il suo nome d'arte in “Robi Dj”. Nel 2008, sempre a fianco di Bruno Palma, approda alla corte di “Lusky Dj” e del “MeatPie” al “Goa Club” di Roma. Al di fuori dei circuiti commerciali del dancefloor romano, partecipa come organizzatore e dj a numerose “One Night” sponsorizzate da multinazionali che si svolgono in location non convenzionali. Importanti per la sua carriera sono il lancio del magazine “Il Manuale Metropolitano” con Simone Della Croce e la sua collaborazione milanese con Ugo Fiorenzo per conto di “Campari Ltd”. Nel 2010 compie il cosidetto “passo d'oltroceano” e parte alla volta del Brasile dove si trattiene quasi un anno e suona al “Festival Rock” di Sao Paulo e al “Boom di Maceiò” e infine diventa dj resident del club “Banga Bar” di Maceiò.
VIDEO-ART
Matteo Basilé, protagonista della nuova scena artistica, vincitore del New York Price, Columbia University, 2002/2003, è stato uno dei primi a utilizzare l’arte digitale e ha trovato in essa lo stimolo per modernizzare le immagini, in particolare il ritratto, sovrapponendo e mescolando con grande raffinatezza formale volti presi dalla strada e segni della moderna tecnologia. La sua ricerca è una continua contaminazione tra icone della serializzazione sociale, come i codici a barre o le cifre dei bancomat e simboli arcaici come gli ex voto o gli antichi idoli asiatici. Dice del suo lavoro: ” uso un mezzo globale per realizzare immagini intime”. Matteo Basilé works by interacting with his cultural inheritance while aspiring to a new system of meaning production. The artist uses avant-garde technology as a research prosthesis, aimed at self and social discovery, for he constantly rejects a static vocabulary and confronts himself in relation with memory and present life. (www.matteobasile.com)
Myriam Laplante è un'artista canadese che vive in Italia e che ha iniziato ad esibirsi come performer fin da quando era studentessa alla Ottawa University, nei primi anni settanta. Il suo lavoro per un periodo si è concentrato esclusivamente sulla pittura, le installazioni e la fotografia, per ritornare alla performance nel 1991. Nelle sue prime performance trasforma se stessa mettendosi nella pelle di altri esseri viventi: donna barbuta, danza della scimmia, fantasma che piange, sirena mutante, ecc. L’alienazione, la difficoltà di comunicare, il rifiuto di adeguarsi alla società e il cinismo dominante sono i suoi temi costanti. Il suo lavoro in nelle collezioni pubbliche della Galleria Nazionale d'Arte Moderna (Roma) e il Museo di Arte Contemporanea (Roma), il Musée du Québec (Québec) e il Museo Nazionale della Fotografia (Ottawa). (www.myriamlaplante.net)
Karin Andersen, nata a Burghausen, (Germania), SI è diplomata all'Accademia di Belle Arti di Bologna con una tesi sulle relazioni fra arte ed ecologia. Sviluppato attraverso vari media (disegno, pittura, elaborazione digitale, video e installazioni) il suo lavoro indaga il rapporto degli umani con l'idea del diverso e dell'alieno, sfuma i confini fra concetti come natura e cultura, ipotizza interazioni creative e sorprendenti fra diverse forme di vita e diversi contesti naturali o artificiali. Ha collaborato alla realizzazione di video musicali e spettacoli teatrali. I suoi studi sui significati dello zoomorfismo nella storia dell'arte e nell'arte contemporanea sono stati presentati in pubblicazioni e conferenze. E' autrice, con Roberto Marchesini, del libro "Animal Appeal", uno studio sul teriomorfismo", 2003, Hybris/Alberto Perdisa editore. Appartiene all'associazione scandinva di artisti "Kuten" che promuove eventi di arte pubblica in diversi paesi europei. (www.karinandersen.com)
Robert Gligorov, nato a Kriva Palanca (Macedonia), è un fotografo e autore di video che vive e lavora a Milano. Crea immagini che sono sia scioccante e divertente. "Di fronte a una società abituata a forme sofisticate ed estreme di comunicazione visuale, Gligorov amplifica lo shock valore del suo lavoro, al fine di competere con il diluvio di immagini che nube nostro campo visivo. "questi scioccante immagini raffigurano spesso questioni controverse come la religione, la violenza e la sessualità. Tuttavia, nonostante gli Gligorov tentativi di shock, si riempie anche le sue opere con una sana dose di umorismo. Il nome di Robert Gligorov è legato anche agli esordi dei Bluevertigo che agli inizi degli anni '90 con il suo interessamento e supporto vennero notati da una casa discografica indipendente di Monza; sue sono le copertine dei primi due dischi del gruppo, Acidi e Basi e Metallo non metallo. (www.gligorov.aeroplastics.net)
Fuke P-San è nato a Kagawa (Giappone) dove vive e lavora. Laureato all’Università di Tsukuba in Print-art, ha creato un proprio speciale procedimento fotografico che unisce le potenzialità dell’analogico a quelle del digitale. Il suo procedimento, che definito "nuovo standard digitale", crea la possibilità di formulare immagini dal vero, e senza effetti, che oltrepassano la soglia temporale di ciò che si vede con gli occhi. In qualche modo la mente del fotografo interagisce nella programmazione del mezzo tecnico, l’obbiettivo cattura dimensioni luminose che hanno del fantastico e che rimandano immagini spettacolari di fiori, paesaggi innevati, archeologie industriali, paludi … Sono dieci anni che l’artista sta lavorando esclusivamente a questo progetto, facendone una vera e propria ragione di vita. Molti i riconoscimenti raggiunti finora tra i quali la
Biennial International Photography Invitational , Skotia Gallery , Santa Fe U.S.A., l’ EXPO'90 Photo Museum, Osaka Japan e la Taiwan International Print BIENNALE, Taipei Fine Arts Museum R.O.C. Le sue opere sono presenti nelle collezioni della Polaroid international, Polaroid Japan e del Kyoto national museum of Art.
(www.saatchionline.com/profile/92879) ---------------------------------------------- Francesca Pietracci è curatore indipendente e lavora sul rilevamento delle nuove tendenze artistiche internazionali. Ha presentato mostre e curato eventi in Europa, Asia, Africa, America Latina e Stati Uniti.
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