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Finissage | Luca Coser, Smania | PAN-Palazzo delle Arti di Napoli |

di - 4 Giugno 2018
Ampi pannelli grigio chiaro fanno da sfondo ai colori delicati delle tele di Luca Coser, nella esposizione “Smania”, curata da Marina Guida. Il progetto è stato realizzato nell’ambito della manifestazione culturale Maggio dei Monumenti, organizzato da Derwatt Studio di Trento, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, presso il Pan di Napoli. In esposizione, circa 15 opere, tra tele di medie e grandi dimensioni, oltre a un corpus di lavori di piccole dimensioni su tavola e un gruppo di lavori di medie e piccole dimensioni su carta.
A fronte di un imbastardimento e di una eccessiva circolazione di immagini di qualunque tipo, Luca Coser, che aveva già esposto a Napoli con Donatella Saccani, in un piccolo spazio espositivo a Piazza Bellini, offre una cifra stilistica caratterizzata da un elemento decorativo come la texture e da un reticolato variamente prospettico che si mescola a un elemento più inquietante, che il pittore sente come cosa sua: il “perturbante”. Coser ci racconta della sua pittura come di una dimensione psicoanalitica che parte da un caos di fondo e che, piano piano, viene raggelato, gestito e il cui risultato si concretizza in un equilibrio tra forza e fragilità, ordine abbandono, tra peso e leggerezza: «il mio problema è quello di mantenere un equilibrio tra queste due cose. Dopodiché c’è una cifra lirica che rende il lavoro anche molto delicato, di un tipo di delicatezza che ha a che fare molto con un concetto che in psicanalisi si chiama “perturbante”: quel qualcosa che ti è molto familiare ma allo stesso tempo estraneo. E io sono ossessionato da delle parti della mia intimità che non controllo, da delle parti di me stesso che non conosco», ha detto Coser.
Luca Coser, Untitled, 2012, tecnica mista su carta
In una sua intervista ha affermato: «So quello che voglio e so che non lo otterrò che è in realtà quello che voglio!», e ce ne ha spiegato il senso: «sai  da dove parti ma non  sai dove arrivi, hai l’illusione di poter gestire la cosa ma alla fine tu arrivi in un punto che non è mai quello che pensavi, e qui sta il senso di meraviglia, se ci arrivi in termini positivi è il meglio che ti puoi augurare e che rinnova lo stupore, lo stupore è quella cosa che hanno i bambini, alla fine lo vedo nei  miei figli che guardano una cosa che a me non dice niente a cui sono abituato e magari loro vedi che sbarrano gli occhi dico che “invidia”,  poter guardare quella cosa con stupore, credo che gran parte del lavoro degli artisti ma dei pittori in particolare consista nella ricostruzione di questo stupore che permea ad un certo punto». La sua opera è caratterizzata da un levare che rende arioso lo spazio immaginario dove Coser inserisce i suoi bastimenti che diventano macchie di colore o immagini umane tratte dalle riviste inneggianti alla propaganda, che alludono alla comunicazione oggi sempre meno reale e affidata a mezzi eterei, fino a celebrare il trionfo della radio, mezzo di comunicazione caro a Coser  e iconizzato nella grande tela su cui campeggia la scritta APPLAUSE, dove un uomo giace rannicchiato su un letto in posizione fetale omaggio a L’amico americano, di Wim Wenders.
“Smania” è un’esposizione che rimanda alla sensibilità delle piccole cose, trasfigurate dalla gamma di colore che va dal chiarore dei grigi alla luminescenza del verde acqua, in una elaborata sintesi di raffinatezza e sospensione tra pieni e vuoti che tenta di fissare un equilibrio narrativo come il centro di gravità permanente di un discorso sempre in divenire.
Anna Di Corcia
Mostra visitata il 19 maggio
Dal 19 maggio al 4 giugno 2018
Luca Coser, Smania
PAN-Palazzo Arti di Napoli
Via dei Mille, 60 – Napoli
Orari: tutti i giorni, 9.30-19.30, la domenica 9.30-14.30. Chiuso il martedì
@https://twitter.com/dianacanorica

Nasce ad Atri (Te), vive tra Roma dove ha insegnato per otto anni Italiano e latino nei Licei e Napoli dove è attualmente docente di Lettere, per due anni ha insegnato nella scuola primaria sperimentando l'insegnamento di discipline dell'area umanistico-linguistica e laboratori d'arte per i bambini. Laureata nel 2004 in Lettere moderne presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, discutendo una tesi su Arte e Liturgia nei documenti del Concilio Vaticano II approfondendone gli studi da Pio X a Giovanni Paolo II. Nel 2005 frequenta il Corso di perfezionamento in Arte per la Liturgia alla Fondazione Staurós Italiana Onlus diretta da Carlo Chenis, partecipando a Giovani Artisti di-segnano il Sacro II. Nel 2006 consegue abilitazione all’insegnamento di materie letterarie frequentando la S.I.C.S.I. presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale. Nel 2007 si trasferisce a Roma dove nel 2008 consegue il Master di II livello in Beni Culturali Della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana dove approfondisce lo studio della Storia dell’arte moderna e dell’Iconografia con il Prof. Henrich Pfeiffer. Pubblicista dal 2004 su numerose riviste d’arte testate nazionali come Avvenire ed Exibart, saggista per alcuni artisti che segue costantemente nel loro percorso come Nikolaos Houtos, Sonny Insinna, Barbara Esposito, Luca Farina, Battista Marello, Francesca De Marinis. Dal 2006 è curatrice di mostre d’arte contemporanea istituzionali per Enti pubblici come il Comune di Ischia e Gallerie private. Ha collaborato durante il IV Convegno Internazionale Poetica & Cristianesimo tenutosi il 27e il 28 Aprile 2015 con Pontificia Università di Santa Croce di Roma, come relatore sul tema Scrivere per chi…scrivere perché… con l’intervento comunicazione su Bellezza da contemplare, bellezza da possedere.

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