Alte putrelle di ferro circondano la sala dâingresso del Palazzo Baronale di Novoli. Hanno in cima un sasso avvolto in un panno nero incastrato negli archi cuspidati della volta. Sono le âsentinelleâ che Jannis Kounellis ha lasciato nella cittadina salentina dopo la festa invernale di SantâAntonio Abate e la realizzazione dellâinstallazione collocata alla base della montagna di fascine bruciata nei giorni della Fòcara.
La mostra, a cura di Giacomo Zaza, vede Kounellis e Francesco Arena insieme nello spazio di un palazzo antico ma ancora in attesa di destinazione. E questo senso precario e incompiuto si avverte nellâidea rigorosa che interpreta il vuoto calcinato delle stanze. La storia è la materia sottesa che percorre tutti i lavori. Per Kounellis è quella collettiva delle comunitĂ del sud, della loro dimensione solidale (le putrelle) ma anche quella delle donne vestite a lutto (i drappi neri), di quel respiro lugubre e teatrale che circonda i rituali funebri.
Si tratta di un cerchio di barre di ferro alte 6 metri; citano lo spazio collettivo e sembrano volere sostenere lâarchitettura della volta. Nella seconda sala chiude lâunica finestra che si affaccia sulla piazza con una pila di libri e una lastra di ferro, un muro precario segno della persistenza del pensiero capace di enfatizzare la sospensione temporale di un edificio abbandonato e disorientato. E poi câè lâuomo, visibile nel cappotto adagiato su un altare schiacciato con un pezzo di metallo e ingentilito da una coppia di rose. Kounellis ha ascoltato i luoghi, ne ha raccolto i segnali e li tradotti nello spazio della mostra e nella grande croce bizantina fatta di enormi massi di pietra che ha collocato alla base della fòcara, segno persistente di una tradizione religiosa in cui la cultura orientale affiora come memoria storica e come cultura popolare, la stessa che âesplodeâ ogni anno nei giorni della sagra e della festa. Lâartista ha realizzato per Novoli anche il manifesto e un multiplo a tiratura limitata mentre è in corso di pubblicazione il catalogo curato da Giacomo Zaza ed edito da Maretti.
Per Francesco Arena la storia ha bisogno di un medium individuale. Le misure del proprio corpo regolano Barra (gli alti e i bassi), la lunga asta di bronzo che attraversa due delle sale del palazzo. Su questo sottile nastro lucente ha collocato un centinaio tra sigari e bustine di zucchero che segnalano le differenze di altezza di 50 personaggi noti e 50 sconosciuti. Il costante pensiero metrico diventa strumento della costruzione di sistemi relazionali e il segno lasciato dalle precarie file di sigari fumati e dalle bustine di zucchero parzialmente consumate, registra la volontĂ di collocarsi al centro della scena in un âautoritrattoâ che vive attraverso il rapporto metrico con le cose e con le persone.
Marinilde Giannandrea
mostra visitata il 15 gennaio
Dal 15 gennaio al 15 febbraio 2015
Jannis Kounellis/Francesco Arena
Palazzo Baronale, Novoli
Piazza Regina Margherita, 73051 Novoli (LE)
Orari: 18-20, ingresso libero