Nell’ambito della sezione Ultime Generazioni/ Arti Visive, dallo scorso ottobre, giovani artisti esordienti si sono alternati ad altri dal curriculum più ricco, per arrivare a concludersi con Cristiano De Gaetano (Taranto, 1975), un artista che sicuramente costituisce l’espressione di maggiore esperienza dell’intera operazione. Un fare artistico che attraversa molteplicità di espressioni ed approda ad un linguaggio maturo, pienamente padroneggiato e caratterizzato dal costante filo conduttore dell’ironia. Due i lavori presentati a Taranto, protagonista di entrambi la famiglia dello stesso De Gaetano.
Di forte impatto l’installazione site specific Family in the old city. Un lavoro che parte da un’immagine fotografica a grandezza naturale, per stratificarsi in una materia inaspettata e spiazzante, stesa come si trattasse di pennellate di colore, e percepita come fosse quasi scultura. Su sagome di legno, ogni dettaglio delle figure prende corpo attraverso applicazioni di cera-pongo, giustapposte meticolosamente, con piccole partizioni di tonalità di colore studiate con estrema precisione. La scomposizione cromatica delle superfici, attraverso la dettagliata frammentazione e l’accostamento di colori complementari, è accentuata dalla estrema brillantezza che caratterizza la particolare natura del materiale usato. Osservando da molto vicino, il gioco si svela, la tecnica si mostra e diventa protagonista, catturando per la soluzione leggera e scanzonata. La plastilina colorata, divertimento per bambini, trova una nuova dimensione e diventa uno dei mezzi attraverso cui
Distacco divertito, sottolineato anche dall’abbigliamento dei quattro personaggi, vestiti con colori e fantasie psichedeliche, secondo la moda degli anni ’70, in netto contrasto con le espressioni seriose e interrogative dei volti. Con un mezzo espressivo differente, il video, le stesse tematiche trapelano dal secondo lavoro.
Un’auto percorre strade, lasciandosi alle spalle paesaggi industriali e campagne, ma alla guida c’è il piccolo Giordano De Gaetano, tre anni, figlio di Cristiano. Autista eccellente, ma i piedini non arrivano ai pedali! Sul sedile posteriore, sua madre si lascia condurre sicura e fiduciosa mentre è intenta a scrivere. Gioco di bambino, che presto si stanca e, abbandonando il posto di guida e l’auto in corsa, sgattaiola dietro raggiungendo la sua mamma.
Un modo di guardare alla realtà con la giocosità dei bambini, sdrammatizzando il correre del tempo e i nuovi ruoli e le responsabilità che gli eventi della vita impongono, con il recupero del gioco e di uno spazio di leggerezza nel proprio sé. Consapevolezza che accantona la seriosità e fa dell’ironia la sua arma vincente.
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Sono tarantina e contenta ...e felice che una città come Taranto,venga menzionata per qualcosa di splendido come esposizioni d'arte.
Cerco, email della curatrice sig.ra Antonella Marino.
Grazie
BRAVISSIMO CRISTIANO. SEI IL NOSTRO GIOVANE ORGOGLIO.
EMILIO
Carissimo Cristiano!
Vorrei tanto mettermi in contatto con te,ho bisogno della tua e mail,e mi ciedo se saresti capace di riconoscermi...................
(se qualcuno legge questa mail,per favore,aiutatemi! )
a trés bientot
Fabiana