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Fino al 26.I.2014 | La Madonna di Foligno | Monastero di Sant’Anna, Foligno

di - 20 Gennaio 2014
È proprio quello che si usa definire un gran ritorno. E le lunghe code di fronte all’ingresso, già al momento della sua apertura, ne confermano la portata. Si tratta della Madonna di Foligno, capolavoro di Raffaello di inizio Cinquecento che torna, trecento anni dopo, nella città da cui ha preso il nome, che lo accoglie in pompa magna. E nella stessa location di un tempo: la chiesa del monastero di Sant’Anna, nel cuore della città umbra, dove rimase in mostra per oltre due secoli, prima del saccheggio francese del 1797.
Ma adesso è tornata a casa e la città, insieme a molti turisti, intendono salutarla. L’ingresso è libero ma soltanto a piccole dosi, con una visita guidata a gruppi di 25 persone che non raggiunge i quindici minuti. Utile a smaltire la fila ma non del tutto a far apprezzare l’opera, che richiederebbe assai più tempo per goderne i dettagli, per via della maestosità pure nelle dimensioni: 301 per 198 centimetri, che gli organizzatori hanno pensato bene di sistemare all’interno di una teca di sicurezza sotto l’abside della chiesetta. In un allestimento semplice e scarno: la Madonna di Foligno, è niente di più. Per un impatto diretto e l’esaltazione completa dell’opera. Nulla a che vedere con l’impianto d’eccezione riservato alla creazione di Raffaello da palazzo Marino, a Milano, dove è stata esposta fino a qualche giorno prima di tornare a Foligno. Ma forse è meglio così.

L’opera rappresenta la Vergine Maria con Gesù bambino in gloria tra san Giovanni Battista, san Francesco d’Assisi e san Girolamo. La figura centrale della Madonna col Bambino, incorniciata da un disco arancione sostenuto da una nuvola di angeli, domina la scena. Sulla destra in basso, fra i vari santi, si nasconde la figura di Sigismondo de’ Conti, segretario di Papa Giulio II, e promotore dell’opera, che aveva commissionato all’artista marchigiano quando la sua casa era rimasta illesa dopo esser stata colpita da un bolide infuocato che gli storici ritengono essere stato un meteorite, e che lo stesso Raffaello ha riportato nel quadro, inserendo tale scena nello sfondo.
Ma una vera e propria opera è quella compiuta dagli organizzatori (il gruppo Eni, sponsor dell’iniziativa, in collaborazione con i Musei Vaticani, il Comune e la Diocesi di Foligno), riuscendo a riportare, seppure per soli nove giorni, la Madonna di Foligno nella sua città natale. Nel corso degli anni, sono stati vari i tentativi degli Enti locali, associazioni e autorità del posto per riconsegnare l’opera alla città, ma si è dovuto attendere il 2014 per concretizzare l’evento. Dopo la requisizione dei francesi del 1797, era rientrata in Vaticano nel 1816, e da allora ne è uscita soltanto tre volte, passando per Dresda per un’esposizione, prima di Milano e Foligno.
L’esposizione umbra, curata da Valeria Merlini e Daniela Storti, ha aperto al pubblico alle 15 di sabato 18 gennaio, per chiudere alle 19.30 di domenica 26. E per accogliere il flusso insolito di turisti culturali, il Comune di Foligno apre le porte gratuitamente, in via straordinaria, anche a palazzo Trinci, consentendo di apprezzarne il piano nobile affrescato da Gentile da Fabriano, le sale della Pinacoteca, il museo Archeologico e quello delle istituzioni. Visitabili anche il museo della Stampa, dove è esposta la prima copia a stampa della Divina Commedia e l’oratorio della Nunziatella. Per riscoprire la valenza artistica di una cittadina che Raffaello ha contribuito a imprimere il nome nella storia.
Alessio Crisantemi
mostra visitata il 18 gennaio 2014
dal 18 al 26 gennaio 2014
La Madonna di Foligno
Esposizione straordinaria dei Musei Vaticani a Foligno
Monastero di Sant’Anna, via dei Monasteri, Foligno
Orario : dalle 9:00 alle 19.30
@https://www.twitter.com/AleCrisantemi

Nato nel 1980, è appassionato di arte, con particolare propensione per quella figurativa, collabora con Exibart dal 2008. Nonostante la formazione self-taught nel campo dell'arte, si è affermato nel tempo come esperto di pittura, partecipando alla giuria di numerosi concorsi e collaborando come corrispondente di arte e cultura per varie testate. Tra i vari incarichi per Exibart, cura oggi la rubrica Case ad Arte dedicata alle dimore degli artisti in Italia e all'estero.

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