Il sole implacabile della Costa Azzurra sembra deriso dalle rifrazioni plasticose dei fondi di bottiglia multicolore che ricoprono due vetrate esterne del Mamac di Nizza. Si presenta così ai visitatori la personale di Enrica Borghi (Premosello Chiovenda, Verbania, 1966. Vive a Novara e Ameno). La gran parte dei lavori è però allestita nella Galerie contemporaine, dove a dominare è il blu. Un abito del 2005 con l’imponente strascico di fiori, poi un ambiente costituito da un letto con un’enorme coperta fiorita, lampadario, tavoli, sedie e armadi con continue escrescenze simil-vegetali. L’installazione è curata nei minimi dettagli, facendo uso di materiali di recupero con sapienza certosina e indubbio risultato estetico. Così è anche per l’installazione che ricopre un muro dello spazio e alcuni “tappeti”, realizzati con forme mandaliche che paiono composte da cioccolatini ricoperti da coloratissime carte in alluminio. Il percorso si raccoglie infine in una stanza dove il blu di cui sopra è quello di fibre ottiche su panno nero con inserti metallici.
Ma per arrivare a questi due lavori si deve transitare per il primo piano, dove è allestita una notevole personale di Robert Rauschenberg (Port Arthur, Texas, 1925), che nel 2006 Bruno Corà porterà al Camec di La Spezia. Le opere? Un nucleo di oltre novanta lavori provenienti dalla collezione dell’artista. Dai celebri glut ai dipinti, passando per straordinarie fotografie in bianco e nero. I pezzi fondamentali non mancano, dall’assemblage installativo Blind Rosso Porpora Glut (Neapolitan) (1987) all’ironico Rodeo Olympics Glut dell’anno seguente.
Basterà spostarsi di qualche chilometro alla ricerca di un clima meno devastante e si giungerà in Provenza, poco distanti dalla costa. Nell’incantevole Vence, appena sotto la iperturistica Saint-Paul che ospita la Fondazione Maeght, si trova il Castello di Villeneuve e la Fondazione Emile Hugues. La struttura risalente al XVII secolo ospita in questi mesi una rassegna dedicata alla Transavanguardia. Dopo l’Arte Povera, appuntamento estivo dell’anno scorso, il Castello di Rivoli ha portato in Francia la sua impareggiabile collezione, costituita anche grazie al mecenatismo della Fondazione CRT. Ma questa rassegna è arricchita ulteriormente da alcuni prestiti provenienti da altre istituzioni e gallerie, cosicché il panorama si amplia e non ripete la mostra allestita al Castello nel 2002-2003. In questo senso, Sandro Chia ha presentato recenti lavori della serie Reazione, tecniche miste su carta con curiose cornici modellate in gesso bianco; Francesco Clemente ha optato per alcuni acquerelli del 2000 della galleria di Paolo Curti e Annamaria Gambuzzi. Di Enzo
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