Un ampio palcoscenico ricavato da un ex-fabbrica su cui pende una scalinata di tubi innocenti ospita gli spettatori. Tutto è a vista: abiti, oggetti, la stessa performer di schiena mentre gioca con uno specchio tondo facendolo rotolare sul pavimento. È nuda.
Il suo corpo al centro della scena, disteso orizzontalmente, una luce protagonizza le sue curve. E’ un corpo femminile, liscio, levigato, energico, forte. Lo specchio rotola fuori dal palcoscenico e lei si alza in piedi, si gira e viene verso il pubblico iniziando a intrattenere con esso un discorso attraverso una comunicazione corporea di estrema raffinatezza e precisione.
Con il corpo parla di tante cose: di intimità, di femminilità, di nevrosi, di emozioni quotidiane, di bellezza, di paura. Un corpo semantico, quello della performer Anna Williams che mette in scena le tredici pieces che La Ribot ha costruito su se stessa, ma non solo per se stessa.
Il corpo è scultura potenziale e il volto di Anna Williams, che assomiglia incredibilmente a La Ribot non solo per i suoi capelli rossi, dà spazio all’ironia irriverente, all’humor sottile e intelligente.
Piccoli oggetti, pochi vestiti contornano le azioni della performer, che usa l’abito e al termine di ogni trasformazione si spoglia lanciando tutto per aria con un atteggiamento quasi irriverente.
Una metamorfosi continua ed estenuante mostra un corpo che cerca di spogliarsi dal suo “abito sociale”, per divenire forma, materia, arte.
La Ribot offre un’arte semplice, minimale, ma che fonda in sé molti aspetti ed è difficilmente inscatolabile in definizioni come danza, arte visiva, performance, teatro ed è allo stesso tempo un po’ di tutto questo.
La mas distinguidas è l’ultima fase del progetto Distinguished Pieces che ha impegnato La Ribot per quasi dieci anni, durante i quali ha creato centinaia di singole micro performance fra i 30 secondi e i 7 minuti.
Distinguished Pieces è un lavoro sulla non definizione, la destabilizzazione, l’ambiguità di immagini, significati, suggestioni, privo di qualsiasi pretesa di possibile spiegazione; un lavoro che si struttura nelle tredici pieces presentate a Bologna, “las mas distinguidas”, come dice il titolo stesso dell’evento.
Il corpo cerca di destrutturarsi per riaffermarsi in modo rigoroso e radicale, attraverso una presenza scenica importante, che lascia spazio però all’ironia e alla riflessione.
La mas distinguidas risulta essere un lavoro perfetto per concludere il festival DOING che si autodefinisce “zona di produzione artistica che non si identifica integralmente col teatro, la danza, le arti visive, ma che le attraversa tutte,… una sorta di teatro potenziale”.
bio
La Ribot, artista madrilena trapiantata a Londra, ha prodotto tre serie di “Distinguisghed Pieces” e di recente delle installazioni video.
Eseguite in teatri e gallerie d’arte le “Distinguished Pieces” sono poi vendute come pezzi d’arte ciascuna ad un ‘distinto’ proprietario, che ha l’onore di apparire accanto al titolo del pezzo. Il lavoro de La Ribot si estende dalle arti visive alla performance, alla live art e alla danza. Coreografa e performer collabora con altri progetti artsitici e compagnie di danza come Ricochet. Acclamata dalle grandi istituzioni d’arte ultimamente è stata ospite della prestigiosa Tate Gallery per il convegno annuale di LIVE ART.
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jacopo miliani
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