Categorie: biennale 2009

biennale 2009_partecipazioni nazionali | Israele & Palestina

di - 27 Luglio 2009
Israele presenta un solo artista, Raffi Lavie. In mostra, una serie di dipinti su tavola realizzati negli ultimi anni prima della sua morte, avvenuta nel 2007. Quadri caratterizzati da linee e tratteggi, scarabocchi e pennellate di colore all’apparenza casuali. L’artista scalfisce lo sfondo dipinto disegnando come un bambino scalette e rari omini stilizzati, paesaggi che non esistono, se non nascosti nei graffi del colore, scheggiati in rette tremolanti che s’intersecano senza una meta o vorticose nel gesto istintivo.
Lavie è celebre per il suo stile fanciullesco ma soprattutto per le cancellature, eseguite con tratto nervoso o pennellate corpose. Guarda a Klee, Dubuffet e Rauschenberg, artisti che potevano permettersi di esplorare nuovi linguaggi senza correre i rischi di un Lavie, isolato nel proprio contesto culturale.
Molto più complesso il Padiglione palestinese: schiera sette giovani artisti con capofila la vincitrice del Leone d’Oro alla scorsa edizione della Biennale, Emily Jacir. Acuta e pragmatica come sempre, si limita a scrivere in arabo i nomi delle fermate del vaporetto della linea 1, per sottolineare e ricordare gli scambi culturali passati e presenti tra le due civiltà.

In questo frangente è più difficile che altrove scindere l’arte dalla politica. Sandi Hilal e Alessandro Petti invitano a entrare nel ghiaccio dell’assurdo in un ambiente totalmente oscurato e insonorizzato. Si rabbrividisce nel buio, ascoltando brani di conversazione, spesso stralci di trasmissioni radiofoniche. Subito non si coglie la drammaticità dei comunicati superficiali, dei messaggi pubblicitari. Siamo a Ramallah, città lontana dalla disgregazione del mondo palestinese: ultramoderna, vitale, piena di locali e attività. Un universo parallelo all’occupazione, in cui i giovani possono quasi dimenticare che, a pochi chilometri, il progresso si è fermato. È la “sindrome di Ramallah”: un’allucinazione della normalità.
Più concreto il lavoro di Jawad Al Malhi, legato alla sensazione claustrofobica ricorrente nei campi di rifugiati della città di Gerusalemme. Sono grandi fotografie piene, modulari nella ripetizione ossessiva. Sembra l’esperimento di un Le Corbusier che si sia divertito ad ammassare cubi con finestre in cemento, in strati sovrapposti.

Infine, va citato Khalil Rabah, che ha sognato e realizzato la Riwaq Biennale, con sede in cinquanta villaggi della Palestina. Le cartoline di questi luoghi sono sorprendenti, a testimoniare che esiste una fitta rete di realtà pronte a ospitare il mondo dell’arte che desidera conoscerle.

articoli correlati
Il padiglione della Palestina? In laguna, ma anche in patria…

barbara reale


dal 5 giugno al 22 novembre 2009
Padiglione israeliano – Raffi Lavie
a cura di Diana Dallal e Doreet LeVitte Harten
Giardini di Castello
Fondamenta dell’Arsenale – 30122 Venezia
Orario: da martedì a domenica ore 10-18
Ingresso: intero € 18; ridotto € 15
Info: tel. +39 0415218711; fax +39 0415218812; ilanwiz@netvision.net.il
dal 6 giugno al 30 settembre 2009
Padiglione palestinese – Palestine c/o Venice
a cura di Salwa Mikdadi
Convento dei Santi Cosma e Damiano
Giudecca 619 – 30133 Venezia
Orario: da martedì a domenica ore 10-18
Ingresso libero
Info: tel./fax +39 0415209713; info@palestinecoveniceb09.org; www.palestinecoveniceb09.org

[exibart]

Visualizza commenti

  • La mostra degli artisti palestinesi è tra le più significative del circuito biennale,
    hard, people are hayped, so that brought Palestine more on the international platform, and so the whole world was aware of what Palestine alla about.
    Good job about sandy,B

Articoli recenti

  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18