La lucentezza dei marmi e la maestosità dell’Ercole di Alfonso Lombardi offrono un’adeguata cornice alle opere dell’autore austriaco. L’Associazione Culturale Italia-Austria ci offre un percorso attraverso la produzione artistica di Erich Lessing ed una interessante rivisitazione di alcuni sprazzi del secolo scorso, il tutto per mettere in evidenza il carattere multietnico della cultura austriaca e, in particolare, i legami con il mondo italiano.
Nato a Vienna nel 1923, comincia la sua attività nel 1939, dopo essere emigrato in Palestina. Dal 1947, una volta ritornato in patria, intraprende la sua carriera di fotografo professionista e indipendente per svariate riviste (Life, Paris Match, Epoca, Heute, Quick) fino ad entrare nel gruppo Magnum. Oggi può vantare numerose pubblicazioni per non parlare degli infiniti premi.
In questi giorni (13 Aprile – 10 Maggio) più di 100 immagini ci permettono di scoprire la personalità poliedrica dell’artista. La seconda guerra mondiale: la sofferenza sui volti dei civili e la gioia finale; la rassegnazione dei vinti che si specchia con la soddisfazione dei vincitori; non solo armi, ma anche strette di mano e così via. Spiragli di luce su angoli di mondo a volte complementari, a volte contrastanti, accostati in una apparentemente inconciliabilità.
L’arte di Lessing non si limita ad una camminata attraverso la storia. Accanto a queste fotografie come documenti della realtà, l’austriaco vuole creare per il suo spettatore delle “evocazioni”: il suo obiettivo non imprigiona cose, ambienti o persone, ma atmosfere. Atmosfere che noi, scandagliando a passi lenti i pannelli della Sala d’Ercole, possiamo provare e rivivere in prima persona: i grandi film del passato (Moby Dick), le pose sinuose dei ballerini russi, i grandi pittori del Novecento. E poi dobbiamo essere pronti ad un salto più profondo nei millenni lontani, tra i templi o le piramidi, in una misteriosa moschea o in un palazzo reale. Ancora a pochi metri dall’uscita il viaggio non è finito: ci rimane il futuro. Una navicella che vaga nello spazio e orologi a pendolo che ci esemplicano la relatività e la spazializzazione del tempo.
Giochi di luce e macchie di colore sono esaltati dal contrasto tra luce naturale e artificiale. Personaggi, luoghi o situazioni, il panorama proposto è ampio: a noi la scelta, su cosa riflettere e cosa serbare dentro di noi.
Palazzo d’Accursio, Sala di Ertole, Piazza Maggiore 6.
13 Aprile – 10 Maggio.
Ingresso gratuito
Orario: martedì, giovedì, sabato 10.00 – 18.00.
Mercoledì, venerdì, domenica 10.00 – 22.00
Lunedì chiuso.
Marta Severo
[exibart]
Fino al 28 marzo, presso la Galleria dello Scudo, una personale dell’artista siciliana presenta le opere realizzate nel biennio sperimentale…
In vista delle Olimpiadi Invernali 2026, Casa Italia, lo spazio di rappresentanza per atleti e delegazioni, aprirà al pubblico con…
È stato presentato al Palazzo Reale di Napoli il programma della neonata Loffredo Foundation, una realtà impegnata nell’arte e nella…
Dalle riedizioni di Gio Ponti alle pratiche radicali su Taranto, passando per libri, mostre e progetti che interrogano il ruolo…
L’apertura del Grand Egyptian Museum riaccende la richiesta di restituzione del busto di Nefertiti dal Neues Museum di Berlino: promosse…
Da Heritage Auctions, la raccolta composta da "La Compagnia dell'Anello", "Le Due Torri" e "Il Ritorno del Re" ha raggiunto un nuovo traguardo…