Categorie: bologna

fino al 21.X.2004 | Patrick Andrade | Parma, Galleria delle Colonne

di - 1 Ottobre 2004

Immagini ferme della storia. Tanto simili a quelle che la televisione trasmette con frequenza. Qui, però, sono immobilizzate dallo scatto di Patrick Andrade. Foto su cui trattenere lo sguardo. Foto da guardare, tanto, per immedesimarsi, per pensare. Fare –forse- un po’ d’ordine, cause ed effetti, catene di violenza e lutti.
Un cuore rosso tatuato su un braccio, il volto coperto di un uomo che si allontana da Ground Zero, la strada bianca come neve e poi il fumo nero sullo sfondo, l’Iraq vicino, un uomo di spalle, il braccio teso, come per un’invettiva, la voglia di lottare. Frammenti, tanti. Una vasta distesa dall’Afghanistan, un paesaggio come virtuale, un binario spezzato al centro, la terra di cenere intorno, una sorta di vagone capovolto.

Ho iniziato per esprimere me stesso” dice durante l’inaugurazione il fotografo statunitense non ancora trentenne “poi sono cambiato, fotografavo non tanto per comunicare ma proprio per capire. Ora io credo che il reportage stia ritrovando la motivazione delle origini: dare un contributo alla Storia attraverso le foto, vivere direttamente particolari condizioni di vita, farle conoscere“.
Andrade parla poco distante dall’immagine dell’uomo morto sulla sabbia, una delle foto senza titolo, fatte in Iraq, una decina, c’è scritto solo aprile- luglio 03: “ci vuole distacco, è necessario saper prendere le distanze, ma non sempre è possibile. Parlerei per ore di quella foto“, spiega ricordando gli istanti della fine, la soddisfazione dei due soldati che avevano ucciso il nemico, vero o immaginario. Alla fine è arrivato a comprendere anche il loro stato d’animo.

Non c’è percorso cronologico nella mostra: questo è il presente. Tre scatti per New York 2001, nine eleven, un fiume di persone in una foto: senza più correre, solo un grande esodo, l’occidente improvvisamente fragile, ancora sbigottito. Alcune immagini in bianco e nero per l’Afghanistan, occhi neri, lucidi d’emozione, spesso paura, gennaio-marzo 2002, e poi però anche molto colore, negli abiti delle donne, in un gruppo di ragazzine in movimento, i volti luminosi. Testimonianze. Già pubblicate su riviste prestigiose, americane ed europee.
Verità della pena e ricerca estetica: come per quelle ombre scure che attraversano dei binari su uno sfondo rosso. Sono soldati e prigionieri. La guerra: tracce del tempo e dello spazio, perché anche nella quiete, nelle parentesi di serenità registrate, c’è un sentimento d’attesa, di minaccia.

valeria ottolenghi
mostra visitata il 24 settembre


Patrick Andrade – Fronti di guerra. Afghanistan – Iraq – New York: fotoreportage
Galleria delle Colonne – Fondazione Culturale Edison
Largo VIII Marzo, 9 (Quartiere Montanara)
Ingresso libero – Evento realizzato da Fondazione Culturale Edison in collaborazione con Comune di Parma, Provincia di Parma, Regione Emilia-Romagna e con il contributo di Fondazione Monte di Parma.
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30 e al termine degli spettacoli del Cinema Edison d’essai.
Informazioni: 0521/964803 – info@edisonline.org  – www.edisonline.org


[exibart]


Articoli recenti

  • Attualità

Un museo russo ha aperto nell’Ucraina occupata: il caso del Pole Bitvy di Mariupol

È stato inaugurato a Mariupol, città sotto il controllo delle forze russe dal 2022, il Pole Bitvy, Campo di battaglia,…

10 Dicembre 2025 18:00
  • Mostre

Il colore può diventare un simbolo politico? A Roma la mostra che indaga questo tema

A un anno dalla sua apertura, la Fondazione D’ARC di Roma inaugura una mostra che porta grandi artisti contemporanei a…

10 Dicembre 2025 17:00
  • Arte contemporanea

Mimmo Paladino accende il centro di Perugia con le luminarie d’artista

Il maestro della Transavanguardia Mimmo Paladino illumina Corso Vannucci a Perugia, trasformando il centro storico in un palcoscenico di arte…

10 Dicembre 2025 16:10
  • Teatro

Il Riccardo III di Antonio Latella, così prossimi da sentirne il respiro

Il nuovo lavoro di Antonio Latella è un allestimento raffinato, che preferisce la compostezza alla vertigine drammatica: dopo il debutto…

10 Dicembre 2025 14:54
  • Mercato

Le lampade Tiffany non passano mai di moda, e Christie’s le mette all’asta

Una vendita live interamente dedicata all'arte visionaria di Louis Comfort Tiffany e dei Tiffany Studios. A partire dal rarissimo lampadario…

10 Dicembre 2025 13:15
  • Beni culturali

La cucina italiana è diventata Patrimonio Culturale Immateriale Unesco

Riconosciuta come sistema di pratiche, saperi e ritualità condivise, la Cucina italiana è stata iscritta nella lista del Patrimonio Culturale…

10 Dicembre 2025 12:23