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Fino al 7.I.2015 | Alessandra Spranzi , Maraviglia quotidiana | P420, Bologna

di - 23 Dicembre 2014
Cos’è la maraviglia? È quell’afflato sublime che trascende la razionalità, quell’ellittica emozione che nello stupore trova traino privilegiato per far vibrare corde interiori.
Uno stupore che in arte si pensa sia riservato alle grandi opere del passato, alle pale d’altare imponenti e che provocano riverenza e vertigine; l’arte contemporanea invece a volte riesce a normalizzare questo sentimento, cosicché anche nel più minimo degli interventi si riesca a cogliere lo stupore dell’oltre, dell’atemporale e della maraviglia, appunto.
Un dizionario trovato per caso e dal proprietario rimaneggiato lemma a lemma, fino a renderlo risemantizzato sul gusto del privato che lo possedeva è l’immagine che fa da volano alla mostra ospitata alla galleria P420 di Bologna. “Maraviglia. Di Alessandra Spranzi” inaugurata lo scorso 22 novembre e visibile fino al 31 gennaio prossimo, riprende i linguaggi fotografici a cui già Luigi Ghirri ci aveva abituato qui riproposti nella versione cut and paste propria dei collages, ma non solo questo.
Ad aprire la mostra il video Ogni mattina (2006) girato dall’artista dalla finestra del suo appartamento e che ha già in seno parte dei connotati salienti della sua poetica: la ripetizione differente, la sublimazione del quotidiano, la consapevolezza che il banale celi risvolti ulteriori ben più interessanti dell’apparenza, l’azione come gesto artistico.
Nelle sale successive i polittici, le serie fotografiche e racconti singolari si susseguono con pregiata coerenza teorica, riservando agli innesti fotografici all’interno dell’opera scatti di soggetti minimi (piccoli pezzi di legno ad esempio) che sembrano quasi votati a distrarre la composizione, piuttosto che interventi in macro volti ad una mutazione del significante dell’oggetto.
Una caratteristica fondante l’artista Alessandra Spranzi è quella di aver utilizzato pagine di vecchie riviste, con la volontà di rianimarle, dando loro – per il mezzo dell’arte – una nuova dignità auratica.
Consapevole dei processi di caratterizzazione di un’opera (è professoressa di fotografia per l’ Accademia di Belle Arti di Brera) la Spranzi non ama definirsi una fotografa quanto piuttosto un’artista che usa il mezzo fotografico.
La mostra comprende opere provenienti dai seguenti cicli: Io? (1992-93), Vendesi (dal 2007), Dizionario moderno (2012-14), Sortilegio (dal 2012), Obsoleto (dal 2012) e sarà riallestita in versione ridotta durante il periodo di Artefiera, a Bologna, a fine gennaio.
Paola Pluchino
Dal 22 novembre 2014 al 7 gennaio 2015
Alessandra Spranzi , Maraviglia quotidiana
P420 arte contemporanea e libri
piazza dei Martiri, 5/2 – Bologna
Orario: da mercoledi a venerdì ore 15/19.30
sabato ore 9.30/13.30 e 15/19.30 o su appuntamento
ingresso libero
Info: www.p420.it

Professionista multidisciplinare vive a Bologna dove si interessa di progetti d’eccellenza in ambito culturale, collezionismo, editing, curatela dell’arte contemporanea, crowdfounding, giornalismo e design ltd. Laureata in Scienze della Comunicazione e in Storia dell’Arte Contemporanea ha perfezionato i suoi studi a Venezia con un Master in Art Management in collaborazione con La Biennale. Ha lavorato al riordino del fondo Stefano Tumidei presso la Fondazione Federico Zeri di Bologna e come ufficio stampa per il Festival di Storia dell’Arte Artelibro - Bologna per cui ha curato l’editing del catalogo dei collezionisti antiquari A.L.A.I. A Treviso è stata professoressa in Citizen Journalism. Conclusa l’esperienza durata due anni come direttore editoriale della rivista di ricerca The Artship | Bulletin of Visual Culture specializzata su future e talenti emergenti – con il patrocinio dell’Università degli Studi di Bologna - ha iniziato la sua collaborazione con T.E.C.A periodico del Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università degli Studi di Bologna. Ha curato il profilo di ricerca e sviluppo nell’ambito lusso per Archivio delle Opere del Maestro Roberto Paolini e per i tirocini attivati con l’Accademia delle Belle Arti di Bologna. È corrispondente per il periodico d’arte contemporanea Exibart. Gli articoli di Paola su Exibart.com

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