Categorie: Design

design_mostre | Giò Ponti | Cagliari, Teatro Civico

di - 7 Ottobre 2010
Si colloca nel periodo
tra le due guerre la rinascita della produzione ceramica italiana, che vede
protagonista l’eclettico Giò Ponti (Milano, 1891-1979). Non solo architetto,
arredatore navale, scenografo e costumista – oltre che fondatore della rivista Domus per lo sviluppo di
una cultura dell’abitare – ma anche industrial designer universalmente
riconosciuto.

Chiamato a progettare
nuove forme da Richard Ginori – tanto da aggiudicarsi il prestigioso Grand Prix
all’Esposizione parigina del 1925 – ne rivoluziona la produzione raggiungendo
in breve tempo una fama internazionale. “L’industria è la maniera del XX
secolo, è il suo modo di creare. Nel binomio arte e industria, l’arte è la
specie, l’industria la condizione”
. Non a caso, dopo la nomina a direttore nel
1923, ne sostiene la produzione in serie, per un’ampia diffusione destinata al
largo consumo, per la quale disegna le campagne pubblicitarie e si adopera
affinché l’azienda sia presente tra le più importanti rassegne nazionali ed
estere.

Produzione industriale
e gusto artistico è il binomio strategico adottato per lanciare nuove
tipologie, nella progettazione di oltre mille pezzi per la Manifattura di
Doccia. Ciste, urne, vasi, anfore, orci ma anche statuine e piccoli
soprammobili sono il risultato di un connubio di citazioni archeologiche,
motivi neoclassici e atmosfere metafisiche.

Temi della mitologia
greca e romana vengono adattati al suo personalissimo gusto Décò per
un’iconografia colta e al tempo stesso ironica, come Donne su Nubi o Tutto passa, ma anche soggetti
estrapolati dal mondo circense e da momenti di vita quotidiana. Ballerine,
contadini, putti alati, figure mitologiche e oggetti fluttuano nello spazio tra
elementi architettonici, fondi geometrici e vedute urbane. Figure stilizzate in
oro zecchino vergate a punta d’agata emergono dal fondo bianco sostituito dal Blu
gran fuoco
dal 1928.

Un’importante e
imprevista selezione di vasi, piccoli oggetti, coppe, urne, calamai, piatti,
placche e piastrelle – in parte penalizzate alla vista, perché alcune teche
sono addossate alla parete – per un totale di oltre cento pezzi tra porcellane,
maioliche e terraglie (1922-1930), fanno da cornice alla punta di diamante
della mostra: l’inedito grande vaso con coperchio Fabrizia. Disegnato nel 1924 ed
esposto l’anno successivo a Parigi, è riapparso sul mercato solo recentemente
per essere acquistato da un privato. Appartiene alla serie Le mie donne, eleganti nudi dalla
linee sinuose e stilizzate, dagli atteggiamenti disinvolti e le acconciature
antiche, che si muovono tra fiori, drappi e nuvole.

Così come Fabrizia, seducente
protagonista dell’harem di Ponti. Adagiata su un letto di nubi, sospese nel blu
intenso di un cielo notturno. Tra rigore formale e sintesi estrema.

articoli correlati

Ponti
da Ca’ di Fra’

Le
ceramiche Lenci a Torino

video correlati

Ponti
designer a Palazzo Reale di Milano

roberta vanali

mostra visitata il 20 settembre
2010

la rubrica design è diretta da valia barriello


dal 2 luglio al 10 ottobre 2010

Giò Ponti – Un protagonista del
Déco tra classicismo e modernità

Teatro Civico di Castello

Via De Candia –
09124 Cagliari

Orario: tutti i
giorni ore 10-13 e 17-20

Info: tel. +39 0706777660;
teatro.civico@gmail.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Björk torna a casa: in Islanda aprirà una grande mostra dedicata all’icona pop

Alla National Gallery of Iceland di Reykjavik, Björk presenterà una nuova mostra scandita da installazioni immersive: per la prima volta…

24 Dicembre 2025 9:30
  • Mercato

Buon Natale, Charlie Brown! Con un nuovo record d’asta

Charlie Brown trasporta il suo piccolo albero di Natale negli ultimi momenti del classico natalizio del 1965, e fissa un…

24 Dicembre 2025 9:00
  • Mostre

Corpi evanescenti e drappeggi classici: la magia notturna di LaMonte al Museo Correr

Fino al 28 febbraio, nelle Sale Canoviane del Museo Correr a Venezia, le sculture in vetro di Karen LaMonte dialogano…

24 Dicembre 2025 0:02
  • Arte contemporanea

Una California da mordere: Ed Ruscha crea una barretta di cioccolato in edizione limitata

Il maestro del pop Ed Ruscha reinterpreta uno dei paesaggi simbolo del suo immaginario trasformandolo in una tavoletta di cioccolato…

23 Dicembre 2025 18:30
  • Fotografia

Margaret Bourke-White, creatrice di icone: la mostra a Reggio Emilia

Ai Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia, un percorso affascinante che attraversa il lavoro della grande fotografa Margaret Bourke-White:…

23 Dicembre 2025 15:30
  • Progetti e iniziative

Quasi vero, quando l’opera non è pronta: il progetto di Studio Cervo

A Napoli, Studio Cervo apre le sue porte di laboratorio d’artista e invita sette autori a interagire con i propri…

23 Dicembre 2025 13:30