Hans Christian Andersen non era soltanto un bravissimo scrittore di fiabe per bambini. Per tutta la sua vita fu quasi ossessionato da un’altra grande passione: quella per il disegno, il ritaglio, i teatrini di carta ed il collage. Ad indagare su questa poco conosciuta “mania” dello scrittore danese è stata la compagnia del “Teatro del Buratto”, che ha deciso di mettere in scena due dei suoi racconti con una scenografia tratta proprio dai suoi disegni. Un’idea davvero originale, non trovate? E soprattutto pensata apposta per voi bambini.
Ai più piccoli è dedicato lo spettacolo “Quello che il vento raccontò”, in cui s’intrecciano le favole di Andersen più legate ai suoi ricordi d’infanzia.
Come quella di Kay e Gerda, due inseparabili amici alla scoperta del mondo che li circonda. Uno spettacolo magico insomma, popolato di buffi personaggi fatti con la matita e con le forbici ancor prima che con la penna. Per i più grandicelli è pensata invece “L’ombra”, un racconto ideato da Andersen in occasione di un suo viaggio a Napoli. Parla di una calda sera d’estate, in cui un’ombra, stufa di seguire il suo padrone, lo abbandonò per sempre. Soltanto diversi anni dopo tornò a bussare alla sua porta, divenuta a sua volta un uomo alla ricerca di un ombra che potesse seguirlo…
Germana Mudanò
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