Al suo terzo appuntamento, Turismo in Langa, organizzatore anche di questa edizione del convegno nazionale di Alba Gioco quindi Imparo, ha invitato i partecipanti ad orientarsi sul Confronto su esperienze e strategie di didattica museale. La due-giorni si è aperta venerdì 18 marzo con i laboratori per le scuole e i seminari, svoltisi presso la Sala Fenoglio. Si è rivelata ancora una volta interessante l’idea di far precedere la sezione di interventi orali da un primo approccio attivo e pratico. Così, i laboratori proposti da alcuni dei musei partecipanti, sono stati frequentati, non solo da alcune classi delle scuole di Alba (che hanno potuto assaggiare i laboratori fisico-chimici della Città dei bambini di Napoli, piuttosto che quelli sul tatto e sul ritratto del Museo Tattile Statale Omero di Ancona o le sorprese di terra del MICi Faenza), ma anche gli stessi operatori di altri musei nazionali, i laureandi e gli studiosi accorsi al convegno. I Laboratori quindi sono diventati essi stessi un momento di colloquio e di scambio intorno ad esperienze
I seminari del pomeriggio hanno visto, invece, intervenire esperti sul tema Strategie e progetti nel rapporto tra scuola, museo e territorio, a cura della Fondazione Fitzcarraldo. Si è così viaggiato dalle esperienze storiche ma sempre entusiasmanti del Dipartimento Educativo di Rivoli, ai progetti formativi del Museo Leonardo da Vinci di Milano, fino alle proposte dell’Ufficio Musei del Comune di Torino, fiero delle potenzialità del proprio portale ScuolaMusei. A seguire, un ricchissimo intervento di Simonetta Maione, responsabile dei Servizi Educativi dei Musei Civici di Genova, capace di esprimere attraverso le attività e le necessarie strategie di comunicazione, tutta la sua esperienza e l’inesauribile passione di operatrice interna ad una amministrazione civica.
Il convengo di sabato 19 marzo ha chiuso i lavori con gli interventi, coordinati dal Patrizia de Socio funzionario del MBAC, del dott. Alberto Corsetto, che ha presentato le attività della Soprintendenza per i Beni Archeologici per il Piemonte e la dott.sa Maria Paola Masini della storica sezione didattica del Polo Museale Fiorentino. Nella sessione successiva si è dato spazio alle testimonianze di tre metodologie educative differenti: il dott. Dario
La sensazione ai saluti è stata quella di una didattica che vada gradatamente oltre i laboratori, e che si faccia spazio umanizzato anche dentro le sale dei musei.
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