L’unica cosa che vi chiedo è di svegliare tutti i vostri sensi e in particolar modo quelli più assopiti quali l’udito e il tatto … Eh si perché nelle vaste campagne ravennate, immerse nella nebbia per la maggior parte del giorno, non fa da padrone il frastuono del traffico anzi capita spesso che “ l’unico rumore sia quello del campanello di una bicicletta e l’unica visione quella della sua fioca luce” . Da questo vivido ricordo d’infanzia è partita la ricerca degli artisti Arianna Sedioli e Luigi Berardi, per poi creare, attraverso sculture e installazioni, una possibile “lettura” sensoriale dell’intera città di Ravenna. In un vero e proprio viaggio nel paesaggio naturale di pinete, valli, campagne e mare, tra insediamenti industriali e memorie storico-artistiche, prendendo appunti, fotografando e registrando i vari suoni, hanno scoperto oggetti, superfici, atmosfere, da “suonare” proprio come strumenti.
E così grazie al potere delle opere d’arte di farci viaggiare, volare rimanendo fermi.. luoghi conosciuti e familiari come il fiume, la pineta, il porto si vestiranno sorprendentemente di una luce tutto nuova e accattivante…
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Annalisa Trasatti
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