Come e quando è nato il Dipartimento Didattico del Palazzo delle Espozioni-Scuderie del Quirinale?
Nel settembre 2000 con la mostra Tempo!: oltre 5.000 partecipanti in 40 giorni. Da allora la proposta è continua, seppur specifica in relazione alle mostre in corso.
Qual è il ruolo attuale del Dipartimento all’interno del progetto di diffusione dell’arte contemporanea del Palazzo delle Esposizioni, e come si è evoluto nel tempo?
In assenza di collezioni permanenti il laboratorio d’arte dei due spazi espositivi propone per le mostre un’offerta diversificata e mirata: laboratori, visite, percorsi animati, incontri-aperitivo ed eventi a tema, per una fruizione culturale ampia e condivisa.
La continuità della proposta didattica si basa invece su un programma permanente di educazione all’arte contemporanea con corsi di formazione e tirocini, per studenti, operatori, insegnanti, educatori, e con percorsi di lettura di libri d’arte per bambini e ragazzi, a partire dallo scaffale d’arte del laboratorio. Il museo diventa allora per il visitatore un luogo di apprendimento continuo e informale, uno spazio di creatività e incontro, un forum di idee.
Qual è la vostra offerta didattica e la metodologia adottata?
Il Laboratorio d’arte vuole avvicinare il pubblico ai linguaggi e alle pratiche dell’arte, proponendo loro occhi nuovi per osservare e interpretare la realtà. L’opera e l’artista diventano occasioni per conoscere e reinventare il mondo, nella convinzione che e-ducare i diversi pubblici sia obiettivo irrinunciabile di ogni evento culturale.
In occasione della mostra METAFISICA. De Chirico Carrà Miró Picasso Magritte Dalí…, il progetto didattico didattica propone di avvicinarsi ai temi, opere e artisti della pittura metafisica attraverso i fili conduttori della poetica dello spazio degli oggetti. Il percorso in mostra si sofferma su alcune opere scelte per esplorarne in maniera interattiva le poetiche e le storie. L’universo metafisico si intreccia poi a quello infantile: i bambini vengono coinvolti nella composizione di un proprio spazio poetico, divertendosi ad accostare-secondo coordinate fantastiche- scenari e oggetti desunti tanto dai dipinti di de Chirico quanto dal proprio vissuto.
A quale pubblico vi rivolgete? Quali sono i rapporti con le Università, le scuole, le Associazioni e le altre Sezioni didattiche italiane ed estere?
L’obiettivo della progettazione didattica è quello di coinvolgere la più ampia varietà di
Sono attive convenzioni di tirocinio con l’Università degli Studi La Sapienza e l’Università degli Studi Roma Tre, per consentire agli studenti di formarsi sul campo partecipando alle varie fasi dell’attività.
Frequenti sono gli scambi e i confronti con le realtà istituzionali e museali che si occupano di educazione all’arte a Roma, in Italia e in Europa. Un caso per tutti: il progetto europeo Didart..
Come percepisce l’attuale panorama italiano? Stiamo assistendo ad un reale boom della didattica dell’arte?
Rispetto ad altre realtà europee l’Italia è ancora indietro per ciò che riguarda l’importanza data alla didattica nei musei, ma forse inizia a essere più presente la convinzione che avviare un percorso di conoscenza e sensibilità all’arte dovrebbe essere obiettivo imprescindibile di ogni museo, luogo d’arte o spazio culturale.
Quali i progetti futuri, le novità o i cambiamenti in atto?
Appuntamento alla riapertura del Palazzo delle Esposizioni, dove il Laboratorio d’arte – che lì sarà dotato di uno spazio specificatamente progettato e allestito – incrementerà la propria attività in termini di proposte e di pubblici, come luogo sempre più vivo di conoscenza, sperimentazione e incontro con l’arte …
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