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Alessandro Sansoni – Open Mind
L’artista della “metapittura tra mano e mouse” inaugura ad Artificio un’ esposizione che raccoglie squarci dei suoi mondi. In mostra opere di una mente aperta da incontrare con mente aperta
Comunicato stampa
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OPEN MIND
L’artista della “metapittura tra mano e mouse” inaugura ad Artificio un’ esposizione che raccoglie squarci dei suoi mondi. In mostra opere di una mente aperta da incontrare con mente aperta
Alessandro Sansoni richiede al fruitore delle sue opere di essere coraggioso e fidarsi per scendere nelle realtà, come nell’inconscio. In questa mostra l’approccio alle molte realtà ha un suo corrispettivo con l’insieme variegato di opere presentate, quest’ultime sono platealmente riconoscibili per la loro diversità sia tecnica che rappresentativa. Open mind è un invito ad impegnarsi, chiede uno sforzo al suo pubblico. La mente dovrà, per forza di cose essere aperta, svuotata, resettata se si vuole.
Dice l’artista “ Il qui ed ora non serve, così come non serve l’eccessivo ragionare. Per scendere lì sotto, per scendere nel quadro, nel suo secondo o terzo strato bisognerà affrontare l’ignoto ed i suoi segreti più o meno svelati. Questo essere e non essere. Questo sognare ed essere svegli. Questo sognare ad occhi chiusi o ad occhi aperti. Potrà forse dirci qualcosa di più di noi e lasciarci quella sensazione impalpabile di sentirsi vivi.”
Scrive Massimo Riposati, curatore della mostra, “Le sue opere sono segnale e chiave di lettura, rivelano sogni ed aspirazioni, descrivono dubbi e certificano quel malessere che ci fa desiderare l'apparizione di un fiore dietro il cemento, risarcimento dello spirito, premio conquistato nella sfida della pittura e della coscienza, nel nome dell'intelligenza ed in virtù dell'arte. Come insegna Nietzsche "Bisogna avere in sé il Caos per partorire una stella che danzi" e forse anche un Uomo Ragno che rida.”
Artificio, seguendo la sua natura e la sua ambizione di luogo del dialogo dei diversi linguaggi dell’arte, promuove l’incontro tra due poetiche affini e avvicina la visione delle molte realtà e molteplici approcci di Alessandro Sansoni alle ambientazioni filosofico metafisiche di Jorge Luis Borges e ai temi a lui cari del doppio e delle realtà parallele del sogno.
La sera dell’inaugurazione, in una mise en espace originale, Massimo Di Leo, Urbano Lione, Evelina Nazzari e Gaia Riposati con la regia di Fabrizio Bancale, porteranno in scena il racconto di Borges “L’altro” tratto da “Il libro di sabbia” “Ho meditato molto su questo incontro, che non ho raccontato a nessuno. Credo di averne scoperto la chiave. L’incontro fu reale, ma l’altro parlò con me in un sogno e per questo mi ha potuto dimenticare; io parlai con lui durante la veglia e il ricordo mi tormenta ancora.”
L’artista della “metapittura tra mano e mouse” inaugura ad Artificio un’ esposizione che raccoglie squarci dei suoi mondi. In mostra opere di una mente aperta da incontrare con mente aperta
Alessandro Sansoni richiede al fruitore delle sue opere di essere coraggioso e fidarsi per scendere nelle realtà, come nell’inconscio. In questa mostra l’approccio alle molte realtà ha un suo corrispettivo con l’insieme variegato di opere presentate, quest’ultime sono platealmente riconoscibili per la loro diversità sia tecnica che rappresentativa. Open mind è un invito ad impegnarsi, chiede uno sforzo al suo pubblico. La mente dovrà, per forza di cose essere aperta, svuotata, resettata se si vuole.
Dice l’artista “ Il qui ed ora non serve, così come non serve l’eccessivo ragionare. Per scendere lì sotto, per scendere nel quadro, nel suo secondo o terzo strato bisognerà affrontare l’ignoto ed i suoi segreti più o meno svelati. Questo essere e non essere. Questo sognare ed essere svegli. Questo sognare ad occhi chiusi o ad occhi aperti. Potrà forse dirci qualcosa di più di noi e lasciarci quella sensazione impalpabile di sentirsi vivi.”
Scrive Massimo Riposati, curatore della mostra, “Le sue opere sono segnale e chiave di lettura, rivelano sogni ed aspirazioni, descrivono dubbi e certificano quel malessere che ci fa desiderare l'apparizione di un fiore dietro il cemento, risarcimento dello spirito, premio conquistato nella sfida della pittura e della coscienza, nel nome dell'intelligenza ed in virtù dell'arte. Come insegna Nietzsche "Bisogna avere in sé il Caos per partorire una stella che danzi" e forse anche un Uomo Ragno che rida.”
Artificio, seguendo la sua natura e la sua ambizione di luogo del dialogo dei diversi linguaggi dell’arte, promuove l’incontro tra due poetiche affini e avvicina la visione delle molte realtà e molteplici approcci di Alessandro Sansoni alle ambientazioni filosofico metafisiche di Jorge Luis Borges e ai temi a lui cari del doppio e delle realtà parallele del sogno.
La sera dell’inaugurazione, in una mise en espace originale, Massimo Di Leo, Urbano Lione, Evelina Nazzari e Gaia Riposati con la regia di Fabrizio Bancale, porteranno in scena il racconto di Borges “L’altro” tratto da “Il libro di sabbia” “Ho meditato molto su questo incontro, che non ho raccontato a nessuno. Credo di averne scoperto la chiave. L’incontro fu reale, ma l’altro parlò con me in un sogno e per questo mi ha potuto dimenticare; io parlai con lui durante la veglia e il ricordo mi tormenta ancora.”
10
dicembre 2010
Alessandro Sansoni – Open Mind
Dal 10 dicembre 2010 al 07 gennaio 2011
arte contemporanea
Location
ARTIFICIO
Roma, Vicolo Della Campanella, 4, (Roma)
Roma, Vicolo Della Campanella, 4, (Roma)
Biglietti
tessera associativa €5
Orario di apertura
da lunedì a venerdì ore 16-20
Vernissage
10 Dicembre 2010, Ore 19.00
Autore
Curatore