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Chiara vs Chiara
Versus significa in opposizione.Tuttavia non c’è partita che non abbia come presupposto la sfida e il rispetto dell’avversario. Chiara versus Chiara non è una competizione ovviamente. È un lavoro. È un opera. Una doppia installazione che indaga limiti reciproci, li mette alla prova…
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Versus significa in opposizione.Tuttavia non c'è partita che non abbia come presupposto la sfida e il rispetto dell'avversario.
Allo stesso modo non c'è sfida che possa essere accettata se non si considera l'avversario “degno”, “all'altezza”.
Infine non c'è sport, o sportività che non abbia come sogno, come presupposto, una bella competizione, qualcosa che si trasformi
in uno spettacolo per chi guarda.
Una sorta di danza sportiva che non è più per l'avversario ma per il pubblico. Ogni gesto atletico non riguarda soltanto
la competizione, bensì la bellezza di se stesso.
Infine non c'è versus che non sia al contempo contro l'avversario e contro se stessi. La sfida è anche proiezione delle proprie
possibilità, sforzo proteso al miglioramento, al superamento dei propri limiti, anche e sopratutto a partire dalla conoscenza delle
caratteristiche e dei limiti dell'avversario.
Chiara versus Chiara non è una competizione ovviamente. È un lavoro.
È un opera. Una doppia installazione che indaga limiti reciproci, li mette alla prova in un confronto a partire dallo stessa tema.
E il tema è l'opposizione stessa.
Il serpente si attorciglia e si guarda la coda. L'infinito riflette mille volte nello specchio se stesso. La danza si moltiplica
ridisegnata dalla traccia luminosa appena lasciata.
Il fuori e il dentro dello spazio di Edieuropa sono i luoghi della “partita”.
Un' installazione di Chiara Tommasi, un'attraversamento condito da immagini a due mani col lavoro di entrambe le artiste,
il tutto porta fino ad una performance nella stanza interna di Chiara Mu.
Le due artiste amiche si confrontano con se stesse e con il tema stesso della competizione. Il loro nome uguale nel titolo
svela l'impossibilità della vittoria.
Si identificano e parzialmente si confondono. Le due artiste lavorano in parallelo, in opposizione ma insieme.
Lo spettatore è invitato ad esperire, ad attraversare i lavori, immergersi in un atmosfera condita da pochi elementi.
Tutto si mescola e lavora in opposizione e concreta armonia alla costruzione dello scenario e della situazione dell'animo.
Allo stesso modo non c'è sfida che possa essere accettata se non si considera l'avversario “degno”, “all'altezza”.
Infine non c'è sport, o sportività che non abbia come sogno, come presupposto, una bella competizione, qualcosa che si trasformi
in uno spettacolo per chi guarda.
Una sorta di danza sportiva che non è più per l'avversario ma per il pubblico. Ogni gesto atletico non riguarda soltanto
la competizione, bensì la bellezza di se stesso.
Infine non c'è versus che non sia al contempo contro l'avversario e contro se stessi. La sfida è anche proiezione delle proprie
possibilità, sforzo proteso al miglioramento, al superamento dei propri limiti, anche e sopratutto a partire dalla conoscenza delle
caratteristiche e dei limiti dell'avversario.
Chiara versus Chiara non è una competizione ovviamente. È un lavoro.
È un opera. Una doppia installazione che indaga limiti reciproci, li mette alla prova in un confronto a partire dallo stessa tema.
E il tema è l'opposizione stessa.
Il serpente si attorciglia e si guarda la coda. L'infinito riflette mille volte nello specchio se stesso. La danza si moltiplica
ridisegnata dalla traccia luminosa appena lasciata.
Il fuori e il dentro dello spazio di Edieuropa sono i luoghi della “partita”.
Un' installazione di Chiara Tommasi, un'attraversamento condito da immagini a due mani col lavoro di entrambe le artiste,
il tutto porta fino ad una performance nella stanza interna di Chiara Mu.
Le due artiste amiche si confrontano con se stesse e con il tema stesso della competizione. Il loro nome uguale nel titolo
svela l'impossibilità della vittoria.
Si identificano e parzialmente si confondono. Le due artiste lavorano in parallelo, in opposizione ma insieme.
Lo spettatore è invitato ad esperire, ad attraversare i lavori, immergersi in un atmosfera condita da pochi elementi.
Tutto si mescola e lavora in opposizione e concreta armonia alla costruzione dello scenario e della situazione dell'animo.
14
luglio 2011
Chiara vs Chiara
Dal 14 al 15 luglio 2011
performance - happening
Location
GALLERIA EDIEUROPA
Roma, Piazza Cenci, 56, (Roma)
Roma, Piazza Cenci, 56, (Roma)
Orario di apertura
giovedì dalle 18,30 alle 21,00
Vernissage
14 Luglio 2011, dalle 18,30
Autore
Curatore