Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Giuseppe Capitano – Qualcosa di giallo
Scultore dalla mano leggera, ironica e fortemente antiretorica, Giuseppe Capitano (Campobasso 1974) è un artista romano che ha scelto canapa e marmo come materiali privilegiati, ai quali sostituisce, di volta in volta, ferro, legno, ma anche polistirolo, tessuto, spugna o plastica. Allestita nella Project Room
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il programma dedicato ai giovani artisti under 35, con il quale il Mart presenta la giovane arte contemporanea italiana e internazionale, prosegue nel 2008 con una Project Room dedicata a Giuseppe Capitano.
Scultore dalla mano leggera, ironica e fortemente antiretorica, Giuseppe Capitano (Campobasso 1974) è un artista romano che ha scelto canapa e marmo come materiali privilegiati, ai quali sostituisce, di volta in volta, ferro, legno, ma anche polistirolo, tessuto, spugna o plastica.
Le sue opere hanno sempre un forte impatto poetico: sono vestiti, armature, mani artigliate, o volti tribali, costruiti da Capitano in forme monocolori, meta-oggetti con un forte senso dello spazio per una ricerca costante ed ossessiva della pratica scultorea contemporanea.
“Qualcosa di giallo” è il titolo della mostra, un prontuario dei temi affrontati da Capitano, tra i quali spicca la dicotomia organico-inorganico.rappresentata appunto dall’accostamento del marmo e della canapa, come in Artigli, dove due zampe di gallina con una pelle di canapa hanno le unghie di marmo.
Come in un processo aleatorio scandito dall’alternanza tra fasi transitorie e permanenti, la vicinanza di questi due materiali richiama lo scontro drammatico tra la vita e la morte, tra la spiritualità e la carnalità.
In Aloni una serie di limoni, tagliati e spremuti, sono adagiati su un contenitore cavo di marmo. Qui Capitano si interroga sul tema del superamento della morte; un elemento caduco ma al contempo vitale, il limone, corrode il contenitore di marmo, mettendone in discussione l’apparenza di lontananza da ogni dimensione vitale..
Scultore dalla mano leggera, ironica e fortemente antiretorica, Giuseppe Capitano (Campobasso 1974) è un artista romano che ha scelto canapa e marmo come materiali privilegiati, ai quali sostituisce, di volta in volta, ferro, legno, ma anche polistirolo, tessuto, spugna o plastica.
Le sue opere hanno sempre un forte impatto poetico: sono vestiti, armature, mani artigliate, o volti tribali, costruiti da Capitano in forme monocolori, meta-oggetti con un forte senso dello spazio per una ricerca costante ed ossessiva della pratica scultorea contemporanea.
“Qualcosa di giallo” è il titolo della mostra, un prontuario dei temi affrontati da Capitano, tra i quali spicca la dicotomia organico-inorganico.rappresentata appunto dall’accostamento del marmo e della canapa, come in Artigli, dove due zampe di gallina con una pelle di canapa hanno le unghie di marmo.
Come in un processo aleatorio scandito dall’alternanza tra fasi transitorie e permanenti, la vicinanza di questi due materiali richiama lo scontro drammatico tra la vita e la morte, tra la spiritualità e la carnalità.
In Aloni una serie di limoni, tagliati e spremuti, sono adagiati su un contenitore cavo di marmo. Qui Capitano si interroga sul tema del superamento della morte; un elemento caduco ma al contempo vitale, il limone, corrode il contenitore di marmo, mettendone in discussione l’apparenza di lontananza da ogni dimensione vitale..
27
giugno 2008
Giuseppe Capitano – Qualcosa di giallo
Dal 27 giugno al 17 agosto 2008
giovane arte
Location
MART – Museo di Arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Rovereto, Corso Angelo Bettini, 43, (Trento)
Rovereto, Corso Angelo Bettini, 43, (Trento)
Biglietti
Intero €10, ridotto €7, famiglie €20
Orario di apertura
mar-dom 10-18 ven 10-21 lunedì chiuso
Vernissage
27 Giugno 2008, ore 18
Editore
SKIRA
Autore
Curatore