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Luigi Virili – Per luoghi
Luigi Virili con “Per luoghi” sarà il primo artista ad animare, sabato 19 dicembre alle ore 16,30, “Le stanze degli ospiti”, inconsueta iniziativa concepita da Claudio Carli nell’ambito della sua mostra “Quasi come vie d’uscita” in corso di svolgimento a Villa Fidelia (Spello, Pg) fino al 31 gennaio 2010
Comunicato stampa
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Perugia, 17 Dicembre 2009 - Luigi Virili con “Per luoghi” sarà il primo artista ad animare, sabato 19 dicembre alle ore 16,30, “Le stanze degli ospiti”, inconsueta iniziativa concepita da Claudio Carli nell’ambito della sua mostra “Quasi come vie d’uscita” in corso di svolgimento a Villa Fidelia (Spello, Pg) fino al 31 gennaio 2010.
“Le stanze degli ospiti” è un progetto che nasce da una certa forma di inquietudine propria di Claudio Carli che lo spinge continuamente allo scambio, al dialogo. «Io, per natura politica forse, mi porto dietro il senso del condividere con gli altri - spiega Carli -. Ricordo ancora l’emozione di aver incontrato, da ragazzo a Firenze, Siqueiros che portava i suoi murales nelle fabbriche perché la gente potesse incontrare l’arte. Perché non fosse solo qualcosa riservato ad una élite o agli addetti ai lavori».
Questo primo appuntamento sarà all’insegna di un carattere tutto da scoprire, quello appunto di Luigi Virili. Un efficace ritratto del critico Ezio Genovesi lo descrive così: «Chi l’ha conosciuto meglio mi dice che ama e ha amato appassionatamente la vita, il piacere, le persone, le storie. Affronta le cose di petto, aspettandosi senza timore il meglio e il peggio. Fa lo stesso probabilmente con l’arte dal giorno che ne è stato vittima. Soffrirebbe molto di più se non lo facesse.
A tavola tra gli amici diceva con foga mentre mostrava la mano: se ti graffi forte con l’unghia e non esce sangue che vivi a fare? Forse per questo dorme pochissimo, vive molto Con slancio. Non lascia tempo alla lettura. In compenso vede, osserva, sente con lo spirito candido e fresco di un bambino.
Massiccio di persona e con mani ampie e pesanti, rudi, d’istinti quasi selvatici; è smentito da occhi di colore verde e da momenti di inaspettata gentilezza.
Gran narratore di storie e di commedie umane: dalla redazione di “Come gira la molazza”, demente e surreale disputa in un cantiere edile sul movimento orario o antiorario delle ruote dell’impastatrice, alle giornate strambe e spesso sconclusionate, quando da giovane assisteva Aurelio De Felice e Sante Monachesi. Sbircio i suoi lavori per scoprire le facce dell’ossimoro tridimensionale della sua persona, quando lo incontro».
Dopo Luigi Virili, che sarà ospite di Claudio Carli fino al 23 dicembre 2009, toccherà a Marco Rufini con “Gli insofferenti” (9/01), Carlo Dell’Amico con “Corpo” (16-24/01), Commedia Harmonica con “Le canzoni di Bixio dal 1930 al ’40” (17/01), Antonio Carlo Ponti con “Sproloqui lirici” (23/01) e, infine, a Paolo Nardon che presenterà il suo primo romanzo “L’ingannatore delle attese” (31/01) in uscita a gennaio 2010 per i tipi Eumeswil Edizioni. Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 16.30.
“Quasi come vie d’uscita” è promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Perugia, in collaborazione con ABN Consorzio di Perugia e il patrocinio della Regione dell’Umbria e del Comune di Spello, allo scopo di valorizzare, anche attraverso l’arte contemporanea, complessi architettonici di grande pregio storico-artistico e ambientale. Tra questi, Villa Fidelia, di cui la Provincia è proprietaria insieme al parco e alla Limonaia attigui alla Villa.
Un particolare ringraziamento va a Sviluppo Umbria, Libreria Carnevali e alle aziende B&B, Manini, Buini, e La Valle di Assisi che, sensibili all’arte, con il loro sostegno hanno contribuito alla realizzazione della mostra, nonché a Ikona Studio che ha realizzato le grandi stampe digitali dell’allestimento.
Luigi Virili nasce nel 1945 a Terni dove vive e lavora. Nel 1960, trasferitosi a Roma per studi, entra a far parte del gruppo Agrà con Sante Monachesi ed Emilio Villa.
“Le stanze degli ospiti” è un progetto che nasce da una certa forma di inquietudine propria di Claudio Carli che lo spinge continuamente allo scambio, al dialogo. «Io, per natura politica forse, mi porto dietro il senso del condividere con gli altri - spiega Carli -. Ricordo ancora l’emozione di aver incontrato, da ragazzo a Firenze, Siqueiros che portava i suoi murales nelle fabbriche perché la gente potesse incontrare l’arte. Perché non fosse solo qualcosa riservato ad una élite o agli addetti ai lavori».
Questo primo appuntamento sarà all’insegna di un carattere tutto da scoprire, quello appunto di Luigi Virili. Un efficace ritratto del critico Ezio Genovesi lo descrive così: «Chi l’ha conosciuto meglio mi dice che ama e ha amato appassionatamente la vita, il piacere, le persone, le storie. Affronta le cose di petto, aspettandosi senza timore il meglio e il peggio. Fa lo stesso probabilmente con l’arte dal giorno che ne è stato vittima. Soffrirebbe molto di più se non lo facesse.
A tavola tra gli amici diceva con foga mentre mostrava la mano: se ti graffi forte con l’unghia e non esce sangue che vivi a fare? Forse per questo dorme pochissimo, vive molto Con slancio. Non lascia tempo alla lettura. In compenso vede, osserva, sente con lo spirito candido e fresco di un bambino.
Massiccio di persona e con mani ampie e pesanti, rudi, d’istinti quasi selvatici; è smentito da occhi di colore verde e da momenti di inaspettata gentilezza.
Gran narratore di storie e di commedie umane: dalla redazione di “Come gira la molazza”, demente e surreale disputa in un cantiere edile sul movimento orario o antiorario delle ruote dell’impastatrice, alle giornate strambe e spesso sconclusionate, quando da giovane assisteva Aurelio De Felice e Sante Monachesi. Sbircio i suoi lavori per scoprire le facce dell’ossimoro tridimensionale della sua persona, quando lo incontro».
Dopo Luigi Virili, che sarà ospite di Claudio Carli fino al 23 dicembre 2009, toccherà a Marco Rufini con “Gli insofferenti” (9/01), Carlo Dell’Amico con “Corpo” (16-24/01), Commedia Harmonica con “Le canzoni di Bixio dal 1930 al ’40” (17/01), Antonio Carlo Ponti con “Sproloqui lirici” (23/01) e, infine, a Paolo Nardon che presenterà il suo primo romanzo “L’ingannatore delle attese” (31/01) in uscita a gennaio 2010 per i tipi Eumeswil Edizioni. Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle ore 16.30.
“Quasi come vie d’uscita” è promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Perugia, in collaborazione con ABN Consorzio di Perugia e il patrocinio della Regione dell’Umbria e del Comune di Spello, allo scopo di valorizzare, anche attraverso l’arte contemporanea, complessi architettonici di grande pregio storico-artistico e ambientale. Tra questi, Villa Fidelia, di cui la Provincia è proprietaria insieme al parco e alla Limonaia attigui alla Villa.
Un particolare ringraziamento va a Sviluppo Umbria, Libreria Carnevali e alle aziende B&B, Manini, Buini, e La Valle di Assisi che, sensibili all’arte, con il loro sostegno hanno contribuito alla realizzazione della mostra, nonché a Ikona Studio che ha realizzato le grandi stampe digitali dell’allestimento.
Luigi Virili nasce nel 1945 a Terni dove vive e lavora. Nel 1960, trasferitosi a Roma per studi, entra a far parte del gruppo Agrà con Sante Monachesi ed Emilio Villa.
19
dicembre 2009
Luigi Virili – Per luoghi
Dal 19 dicembre 2009 al 31 gennaio 2010
arte contemporanea
Location
VILLA FIDELIA
Spello, VIA FLAMINIA, 70, (Perugia)
Spello, VIA FLAMINIA, 70, (Perugia)
Biglietti
Ingresso € 3,00
Orario di apertura
Da martedì a domenica 10.30 – 18.00
Vernissage
19 Dicembre 2009, ore 16.30
Sito web
www.provincia.perugia.it
Autore