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Margherita Serra – Corpi segreti
La mostra offre l’ultima produzione dell’artista e diversi inediti sul tema dei corsetti realizzati in marmo, in marmo e metallo, in vetro ed un’opera in ceramica policroma realizzata appositamente per l’occasione, dedicata a Cleopatra di Carlo Maratta
Comunicato stampa
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La mostra Margherita Serra. Corpi segreti curata da Luciano Caramel nella prestigiosa sede di Palazzo Venezia a Roma offre l’ultima produzione dell’artista e diversi inediti sul tema dei corsetti realizzati in marmo, in marmo e metallo, in vetro ed un’opera in ceramica policroma realizzata appositamente per l’occasione, dedicata a Cleopatra di Carlo Maratta. L’esposizione è ospitata dal 18 aprile al 1 giugno nella suggestiva cornice della Sala Altoviti, magnificamente affrescata dai dipinti cinquecenteschi di Giorgio Vasari.
La mostra è realizzata con il patrocinio di: Regione Lazio Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport, Provincia di Roma, Comune di Roma, Comune di Brescia e dell'Ordine Architetti e Paesaggisti di Brescia.
In Margherita Serra il tema del corsetto trova espressione in una serie di originali reinterpretazioni frutto di un’attenta e profonda curiosità verso un oggetto appartenente alla tradizione e al tempo stesso sempre attuale.
Gli esemplari creati si differenziano per materiali, decori, sagome e dimensioni: dal piccolo Corsetto a pois, finemente decorato e al tempo stesso lineare nella sua semplicità, si passa allo straordinario Corsetto per Isabella Morra in marmo rosa del Portogallo adagiato su una struttura di metallo imbullonato che lo sostiene ed evoca la forma di una sottogonna. L’originale scheletro metallico a ricordo dell’indumento femminile si ritrova anche nel Corsetto in marmo nero del Belgio, nel Corsetto a fascia con ricami e nel prezioso Corsetto con scanalature e merletti.
La solidità del marmo e del metallo diventa contenitore di un ideale corpo femminile e lo avvolge con forme diverse. La concavità e il vuoto di un corpo non visibile e solo suggerito danno il senso compiuto alle sculture. Luciano Caramel, curatore della mostra, commenta: "la suggestione del corpo nascosto, segreto si contrappone alla pratica diffusa del disvelamento dell’intimità che in particolare è attributo della donna". E prosegue: "la scelta del corsetto si concretizza in una tensione ad una nuova attualità della scultura".
Sinuosità, intrecci di fili, inserti, solchi e zigrinature impreziosiscono le sculture: il meraviglioso Corsetto con inserimenti in acciaio testimonia la volontà di sperimentare su una forma tradizionale senza mai stravolgerla. Lo studio approfondito delle decorazioni e delle forme dimostra come la formazione e il lavoro di architetto abbiano impresso nell’artista, una tendenza all’ordine e alla simmetria. Le sagome più lineari del Corsetto con tagli verticali o sinuose del Piccolo corsetto con ricami non si discostano mai dalla realtà e riprendono fedelmente il soggetto, come appare nei deliziosi Corsetto con fiocco e Corsetto con cuori.
La varietà dei materiali utilizzati diventa sfida e stimolo continuo a percorrerne le potenzialità e, infatti, nel corso degli anni, Margherita Serra ha sperimentato con successo il legno, il ferro, l’allumino, la creta e il vetro, ma il fascino del marmo, soprattutto quello di Carrara, sono rimasti impressi in maniera indelebile nella sua formazione. Nel marmo l’artista ha trovato il veicolo ideale per la sua creatività: da profonda conoscitrice sceglie accuratamente il masso ancora grezzo, toglie le parti superflue e modella la forma in una sincronia di vigore e delicatezza. La mano della donna-artista riesce magnificamente ad impadronirsi della solidità della materia per renderla sua e modellarla secondo le proprie ispirazioni.
In mostra un video consente di ammirare le opere di Margherita Serra commentate dai critici.
Accompagna la mostra un catalogo bilingue, in italiano e inglese, con testo critico introduttivo di Luciano Caramel e testi antologici, tra gli altri, di Gillo Dorfles, Giorgio Cortenova, Martina Corgnati, Maria Selene Sconci, Claudio Strinati.
La mostra è correlata da una vivace attività didattica rivolta agli alunni delle scuole primarie e secondarie che comprende visite guidate e laboratori creativi durante i quali bambini e ragazzi sono invitati a liberare la propria creatività artistica.
Cenni biografici
Margherita Serra nasce a Brescia nel 1943, fin dalla giovane età esprime il suo amore per l’arte e dalla metà degli anni Sessanta è presente in modo significativo nel panorama artistico. Ne sono una testimonianza gli studi: dopo il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Carrara si laurea in architettura presso il Politecnico di Milano.
Oggi vive nella sua città natale ma nel suo intimo conserva origini lucane: Matera è il luogo a cui l'artista è legata e in cui lavora con passione nel suo studio, anche se la sua vera sede operativa resta Carrara. Dal 1992 realizza sculture in vetro alla presenza del maestro vetraio Danilo Zanella con la supervisione tecnica del curatore Adriano Berengo e attualmente anche con il maestro vetraio Silvano Signoretto. Ha inoltre vinto due concorsi nazionali indetti dal Ministero dei Lavori pubblici nel 1999 con opere d’arte situate nelle caserme di Pavullo (Modena) e Portici (Napoli) oltre che sul territorio di diverse città fra cui Brescia, Cremona, Venezia e Bologna. Numerose pubblicazioni hanno accompagnato la florida produzione di Margherita Serra che ha ottenuto grande visibilità in mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati, fiere e rassegne internazionali.
Sponsor tecnico: Gruppo Masserdotti S.p.A.
La mostra è realizzata con il patrocinio di: Regione Lazio Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport, Provincia di Roma, Comune di Roma, Comune di Brescia e dell'Ordine Architetti e Paesaggisti di Brescia.
In Margherita Serra il tema del corsetto trova espressione in una serie di originali reinterpretazioni frutto di un’attenta e profonda curiosità verso un oggetto appartenente alla tradizione e al tempo stesso sempre attuale.
Gli esemplari creati si differenziano per materiali, decori, sagome e dimensioni: dal piccolo Corsetto a pois, finemente decorato e al tempo stesso lineare nella sua semplicità, si passa allo straordinario Corsetto per Isabella Morra in marmo rosa del Portogallo adagiato su una struttura di metallo imbullonato che lo sostiene ed evoca la forma di una sottogonna. L’originale scheletro metallico a ricordo dell’indumento femminile si ritrova anche nel Corsetto in marmo nero del Belgio, nel Corsetto a fascia con ricami e nel prezioso Corsetto con scanalature e merletti.
La solidità del marmo e del metallo diventa contenitore di un ideale corpo femminile e lo avvolge con forme diverse. La concavità e il vuoto di un corpo non visibile e solo suggerito danno il senso compiuto alle sculture. Luciano Caramel, curatore della mostra, commenta: "la suggestione del corpo nascosto, segreto si contrappone alla pratica diffusa del disvelamento dell’intimità che in particolare è attributo della donna". E prosegue: "la scelta del corsetto si concretizza in una tensione ad una nuova attualità della scultura".
Sinuosità, intrecci di fili, inserti, solchi e zigrinature impreziosiscono le sculture: il meraviglioso Corsetto con inserimenti in acciaio testimonia la volontà di sperimentare su una forma tradizionale senza mai stravolgerla. Lo studio approfondito delle decorazioni e delle forme dimostra come la formazione e il lavoro di architetto abbiano impresso nell’artista, una tendenza all’ordine e alla simmetria. Le sagome più lineari del Corsetto con tagli verticali o sinuose del Piccolo corsetto con ricami non si discostano mai dalla realtà e riprendono fedelmente il soggetto, come appare nei deliziosi Corsetto con fiocco e Corsetto con cuori.
La varietà dei materiali utilizzati diventa sfida e stimolo continuo a percorrerne le potenzialità e, infatti, nel corso degli anni, Margherita Serra ha sperimentato con successo il legno, il ferro, l’allumino, la creta e il vetro, ma il fascino del marmo, soprattutto quello di Carrara, sono rimasti impressi in maniera indelebile nella sua formazione. Nel marmo l’artista ha trovato il veicolo ideale per la sua creatività: da profonda conoscitrice sceglie accuratamente il masso ancora grezzo, toglie le parti superflue e modella la forma in una sincronia di vigore e delicatezza. La mano della donna-artista riesce magnificamente ad impadronirsi della solidità della materia per renderla sua e modellarla secondo le proprie ispirazioni.
In mostra un video consente di ammirare le opere di Margherita Serra commentate dai critici.
Accompagna la mostra un catalogo bilingue, in italiano e inglese, con testo critico introduttivo di Luciano Caramel e testi antologici, tra gli altri, di Gillo Dorfles, Giorgio Cortenova, Martina Corgnati, Maria Selene Sconci, Claudio Strinati.
La mostra è correlata da una vivace attività didattica rivolta agli alunni delle scuole primarie e secondarie che comprende visite guidate e laboratori creativi durante i quali bambini e ragazzi sono invitati a liberare la propria creatività artistica.
Cenni biografici
Margherita Serra nasce a Brescia nel 1943, fin dalla giovane età esprime il suo amore per l’arte e dalla metà degli anni Sessanta è presente in modo significativo nel panorama artistico. Ne sono una testimonianza gli studi: dopo il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Carrara si laurea in architettura presso il Politecnico di Milano.
Oggi vive nella sua città natale ma nel suo intimo conserva origini lucane: Matera è il luogo a cui l'artista è legata e in cui lavora con passione nel suo studio, anche se la sua vera sede operativa resta Carrara. Dal 1992 realizza sculture in vetro alla presenza del maestro vetraio Danilo Zanella con la supervisione tecnica del curatore Adriano Berengo e attualmente anche con il maestro vetraio Silvano Signoretto. Ha inoltre vinto due concorsi nazionali indetti dal Ministero dei Lavori pubblici nel 1999 con opere d’arte situate nelle caserme di Pavullo (Modena) e Portici (Napoli) oltre che sul territorio di diverse città fra cui Brescia, Cremona, Venezia e Bologna. Numerose pubblicazioni hanno accompagnato la florida produzione di Margherita Serra che ha ottenuto grande visibilità in mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati, fiere e rassegne internazionali.
Sponsor tecnico: Gruppo Masserdotti S.p.A.
17
aprile 2008
Margherita Serra – Corpi segreti
Dal 17 aprile al primo giugno 2008
arte contemporanea
Location
PALAZZO VENEZIA
Roma, Via Del Plebiscito, 118, (Roma)
Roma, Via Del Plebiscito, 118, (Roma)
Orario di apertura
9-19 da martedì a domenica, chiuso il lunedì
Vernissage
17 Aprile 2008, ore 18
Ufficio stampa
IRMA BIANCHI
Autore
Curatore