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Mimmo Paladino & Brian Eno – Opera per l’Ara Pacis
Si ritrovano a Roma due grandi protagonisti dell’arte e della musica contemporanea per il primo evento site specific pensato per gli spazi del Museo dell’Ara Pacis
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il primo evento site specific pensato per gli spazi del Museo dell’Ara Pacis è la mostra/evento “Opera per l’Ara Pacis. Mimmo Paladino | Musiche di Brian Eno”, dall’11 marzo all’11 maggio 2008, un’opera unica di due indiscussi protagonisti della cultura contemporanea.
Mimmo Paladino “segna” le superfici dello spazio espositivo e fornisce all’osservatore un nuovo punto di vista dal quale confrontare l’architettura di Richard Meier e la monumentalità dell’Ara Pacis con la sua ricerca ricca di contaminazioni. È il caso della grande scultura circolare, un anello in acciaio, che inquadra l’Ara e, insieme con il monumento, è già visibile dal Lungotevere. Al piano espositivo sottostante altri elementi compongono l’“Opera”: una sagoma alberata su cui poggia, come in equilibrio, un cilindro da prestigiatore; frammenti di figure umane; pitture a carbone, semplici segni, tipici stilemi dell’artista; un “Treno” lungo 35 metri, una sorta di ossario di forme antropomorfiche tra ferro e terracotta; al centro della sala una nicchia contiene una figura umana in bronzo sulla cui schiena spuntano dei rami e le pareti interne della zona centrale sono affrescate con croci e segni geometrici rossi su sfondo bianco. Altri elementi completano l’insieme.
Brian Eno a sua volta crea un ambiente musicale senza parole, senza melodia, senza ritmo e che non suoni mai due volte nello stesso modo. La musica e i suoni di Brian Eno, lungi dal rappresentare la colonna sonora per le sculture e i lavori di Paladino, sono invece un’entità indipendente da loro, ma allo stesso tempo strettamente connessa. Diversamente dalle composizioni classiche, dove tutti i suoni sono organizzati tra loro in uno schema preciso, Eno lavora su livelli musicali in movimento nello spazio indipendentemente gli uni dagli altri.
Sia Eno sia Paladino partono dall’idea di destrutturare i loro lavori reiterando moduli tipici della loro ispirazione creativa. Dilatando e comprimendo singoli suoni o motivi, mettendo insieme tutti i frammenti, i due artisti arrivano ad ottenere una totale armonia: “Opera per l’Ara Pacis”.
Il Museo dell’Ara Pacis, a quasi di 2 anni dalla sua inaugurazione (21 aprile 2006), è uno dei siti più visitati della Capitale. Non solo. Il Museo dell’Ara Pacis è la prima opera di architettura contemporanea realizzata nel centro storico di Roma dagli anni ’40 ad oggi. È anche per questo motivo, oltre che per la sua posizione strategica e per il fascino scaturito dall’accostamento tra antico e contemporaneo, che il Museo dell’Ara Pacis è il luogo ideale per assolvere alla funzione di contenitore di arte contemporanea di altissimo livello, come nel caso della collaborazione eccellente tra Brian Eno e Mimmo Paladino.
L’“Opera per l’Ara Pacis” è stata curata da Achille Bonito Oliva, Federica Pirani e James Putnam e promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura su progetto di Valentina Bonomo.
Mimmo Paladino “segna” le superfici dello spazio espositivo e fornisce all’osservatore un nuovo punto di vista dal quale confrontare l’architettura di Richard Meier e la monumentalità dell’Ara Pacis con la sua ricerca ricca di contaminazioni. È il caso della grande scultura circolare, un anello in acciaio, che inquadra l’Ara e, insieme con il monumento, è già visibile dal Lungotevere. Al piano espositivo sottostante altri elementi compongono l’“Opera”: una sagoma alberata su cui poggia, come in equilibrio, un cilindro da prestigiatore; frammenti di figure umane; pitture a carbone, semplici segni, tipici stilemi dell’artista; un “Treno” lungo 35 metri, una sorta di ossario di forme antropomorfiche tra ferro e terracotta; al centro della sala una nicchia contiene una figura umana in bronzo sulla cui schiena spuntano dei rami e le pareti interne della zona centrale sono affrescate con croci e segni geometrici rossi su sfondo bianco. Altri elementi completano l’insieme.
Brian Eno a sua volta crea un ambiente musicale senza parole, senza melodia, senza ritmo e che non suoni mai due volte nello stesso modo. La musica e i suoni di Brian Eno, lungi dal rappresentare la colonna sonora per le sculture e i lavori di Paladino, sono invece un’entità indipendente da loro, ma allo stesso tempo strettamente connessa. Diversamente dalle composizioni classiche, dove tutti i suoni sono organizzati tra loro in uno schema preciso, Eno lavora su livelli musicali in movimento nello spazio indipendentemente gli uni dagli altri.
Sia Eno sia Paladino partono dall’idea di destrutturare i loro lavori reiterando moduli tipici della loro ispirazione creativa. Dilatando e comprimendo singoli suoni o motivi, mettendo insieme tutti i frammenti, i due artisti arrivano ad ottenere una totale armonia: “Opera per l’Ara Pacis”.
Il Museo dell’Ara Pacis, a quasi di 2 anni dalla sua inaugurazione (21 aprile 2006), è uno dei siti più visitati della Capitale. Non solo. Il Museo dell’Ara Pacis è la prima opera di architettura contemporanea realizzata nel centro storico di Roma dagli anni ’40 ad oggi. È anche per questo motivo, oltre che per la sua posizione strategica e per il fascino scaturito dall’accostamento tra antico e contemporaneo, che il Museo dell’Ara Pacis è il luogo ideale per assolvere alla funzione di contenitore di arte contemporanea di altissimo livello, come nel caso della collaborazione eccellente tra Brian Eno e Mimmo Paladino.
L’“Opera per l’Ara Pacis” è stata curata da Achille Bonito Oliva, Federica Pirani e James Putnam e promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, con l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura su progetto di Valentina Bonomo.
10
marzo 2008
Mimmo Paladino & Brian Eno – Opera per l’Ara Pacis
Dal 10 marzo al primo giugno 2008
arte contemporanea
Location
MUSEO DELL’ARA PACIS
Roma, Lungotevere In Augusta, (Roma)
Roma, Lungotevere In Augusta, (Roma)
Biglietti
intero € 6,50; ridotto € 4,50; ingresso gratuito sotto i 18 anni e sopra i 65
Orario di apertura
da martedì a domenica dalle ore 9 alle ore 19. La biglietteria chiude 1 ora prima
Editore
GLI ORI
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore