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Paolo Sciancalepore – Grecia: Colore e Mito
Nell’ambito di Fuori BIT/ Brera in night, la Galleria Ponte Rosso (via Brera 2, Milano) presenta una selezione di dipinti dell’artista PAOLO SCIANCALEPORE, dipinti ispirati alla luminosità ed ai colori del paesaggio greco con evidenti riferimenti alla mitologia classica.
Comunicato stampa
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Paolo Sciancalepore, è nato a Molfetta (Bari) nel 1955. Dopo aver conseguito la maturità artistica, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Bari (corso di scenografia). Vive e lavora a Bisceglie dove insegna arte e immagine nella scuola media. Dal 1971 ad oggi ha esposto in numerose mostre personali e collettive riscuotendo premi e riconoscimenti. Il tempo del suo lavoro accoglie, con la pittura e l’insegnamento, numerosi altri impegni ed interessi in particolar modo la ricerca e la sperimentazione di nuovi strumenti informatici e tecnologici applicate all’arte.
Nel 1997 ha vinto la II edizione del “Premio di Pittura Carlo Dalla Zorza”, indetto dalla Galleria Ponte Rosso, cui hanno fatto seguito numerose altre mostre personali e collettive presso la stessa “Ponte Rosso” e in altre Gallerie d’Arte italiane.
Ha scritto di lui Carlo Adelio Galimberti (2007):
“(...) Gli Dei, ..., così costantemente richiamati nelle titolazioni dei dipinti di Sciancalepore. Quegli Dei che abitavano il mito prima che la ragione spiegasse il mondo. Il mito che riusciva a mantenere quella rugosità intrigante delle vicende umane, che la piattezza della ragione distoglie dal fascino del chiaro-scuro, della luce e dell’ombra.
Il mito, quel potente racconto che ci suggerisce un senso della vita inedito rispetto ai nostri codici, presentandoci un mondo incomprensibile per la concettualità contemporanea, ma denso di quella potenza creativa che ogni racconto custodisce e che ci regala una quantità infinita di sensazioni, tante quanto saranno quelle di coloro che vorranno disporsi al suo ascolto. Ed è in quest’emergere di sensazioni uniche, diverse da quelle suscitate in altri, che ciascuno di noi ha la possibilità di riconoscersi nella sua unicità, liberata dalla uniforme funzionalità spesso ripetitiva cui il vivere contemporaneo ci costringe.
È quello che ci suggerisce La spiaggia di Teti, dove uno scoglio alberato, sottratto alle carezze delle onde, si posa su di un tavolo di tutti i giorni affinché il nostro sguardo si sollevi dalle incombenze quotidiane e si liberi verso purezze di spazi che si aprono in cieli di sogno.
Sono scenari rarefatti, vagamente surreali, in cui spicca l’assenza della figura umana. Un tempo l’arte veniva giudicata “superiore” quando ospitava la figura umana per racconti eroici, mitici o religiosi. Ma con la modernità si è riconosciuto che anche gli elementi non umani sono portatori di profondi valori. Noi infatti ci esprimiamo anche mostrando il nostro rapporto con l’ambiente e con i suoi prodotti, che possono essere eleganti o grossolani, burleschi o drammatici, strazianti o sereni: vestiti dalla maestria della pittura di Sciancalepore ci sono offerti come puri stati d’animo.(...)”
Nel 1997 ha vinto la II edizione del “Premio di Pittura Carlo Dalla Zorza”, indetto dalla Galleria Ponte Rosso, cui hanno fatto seguito numerose altre mostre personali e collettive presso la stessa “Ponte Rosso” e in altre Gallerie d’Arte italiane.
Ha scritto di lui Carlo Adelio Galimberti (2007):
“(...) Gli Dei, ..., così costantemente richiamati nelle titolazioni dei dipinti di Sciancalepore. Quegli Dei che abitavano il mito prima che la ragione spiegasse il mondo. Il mito che riusciva a mantenere quella rugosità intrigante delle vicende umane, che la piattezza della ragione distoglie dal fascino del chiaro-scuro, della luce e dell’ombra.
Il mito, quel potente racconto che ci suggerisce un senso della vita inedito rispetto ai nostri codici, presentandoci un mondo incomprensibile per la concettualità contemporanea, ma denso di quella potenza creativa che ogni racconto custodisce e che ci regala una quantità infinita di sensazioni, tante quanto saranno quelle di coloro che vorranno disporsi al suo ascolto. Ed è in quest’emergere di sensazioni uniche, diverse da quelle suscitate in altri, che ciascuno di noi ha la possibilità di riconoscersi nella sua unicità, liberata dalla uniforme funzionalità spesso ripetitiva cui il vivere contemporaneo ci costringe.
È quello che ci suggerisce La spiaggia di Teti, dove uno scoglio alberato, sottratto alle carezze delle onde, si posa su di un tavolo di tutti i giorni affinché il nostro sguardo si sollevi dalle incombenze quotidiane e si liberi verso purezze di spazi che si aprono in cieli di sogno.
Sono scenari rarefatti, vagamente surreali, in cui spicca l’assenza della figura umana. Un tempo l’arte veniva giudicata “superiore” quando ospitava la figura umana per racconti eroici, mitici o religiosi. Ma con la modernità si è riconosciuto che anche gli elementi non umani sono portatori di profondi valori. Noi infatti ci esprimiamo anche mostrando il nostro rapporto con l’ambiente e con i suoi prodotti, che possono essere eleganti o grossolani, burleschi o drammatici, strazianti o sereni: vestiti dalla maestria della pittura di Sciancalepore ci sono offerti come puri stati d’animo.(...)”
18
febbraio 2011
Paolo Sciancalepore – Grecia: Colore e Mito
18 febbraio 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA PONTE ROSSO
Milano, Via Brera, 2, (Milano)
Milano, Via Brera, 2, (Milano)
Orario di apertura
apertura straordinaria 19-22
Vernissage
18 Febbraio 2011, ore 19-22
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