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Patrizia Dottori – Patishere
Patishere è la riaffermazione dello scatto istintivo, che vede perché sente e si ritrova nell’inquadratura e non inquadra ciò che serve a denunciare il pensiero attraverso uno strumento che può essere, casualmente o per scelta programmata, una macchina fotografica
Comunicato stampa
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“BIBLIOTHE’” continua la rassegna “Incontri” a cura di Francesca Pietracci con la personale della fotografa romana Patrizia Dottori che sotto il titolo di “Patishere” propone una serie di self-portraits, in cui troviamo tutto l’universo percettivo e intimo in cui si muove l’artista, osservato con leggerezza e ironia attraverso l’obiettivo.
Scrive Francesca Pietracci nel testo in catalogo: “Apparentemente onirica, ma di fatto critica, l'artista produce,con il suo sentire, un mondo esterno unito a lei e imprescindibile da lei. Superando il dualismo, la materia, la spaccatura tra pensiero e natura, arriva alla poesia di un racconto che è esperienza e che si lascia alle spalle tutto ciò che è separato da questo rapporto di compenetrazione. Esperienza, conoscenza, cambiamento sono le fasi che attraversano il suo *atto* del rappresentare”.
Commenta l’artista:
Patishere è la riaffermazione dello scatto istintivo, che vede perché sente e si ritrova nell'inquadratura e non inquadra ciò che serve a denunciare il pensiero attraverso uno strumento che può essere, casualmente o per scelta programmata, una macchina fotografica. Artisticamente ho sentito di superare, almeno questa è la mia sensazione, un trend contemporaneo, vicino al minimalismo e all’arte concettuale.>.
Scrive Francesca Pietracci nel testo in catalogo: “Apparentemente onirica, ma di fatto critica, l'artista produce,con il suo sentire, un mondo esterno unito a lei e imprescindibile da lei. Superando il dualismo, la materia, la spaccatura tra pensiero e natura, arriva alla poesia di un racconto che è esperienza e che si lascia alle spalle tutto ciò che è separato da questo rapporto di compenetrazione. Esperienza, conoscenza, cambiamento sono le fasi che attraversano il suo *atto* del rappresentare”.
Commenta l’artista:
Patishere è la riaffermazione dello scatto istintivo, che vede perché sente e si ritrova nell'inquadratura e non inquadra ciò che serve a denunciare il pensiero attraverso uno strumento che può essere, casualmente o per scelta programmata, una macchina fotografica. Artisticamente ho sentito di superare, almeno questa è la mia sensazione, un trend contemporaneo, vicino al minimalismo e all’arte concettuale.>.
17
aprile 2008
Patrizia Dottori – Patishere
Dal 17 aprile al 17 maggio 2008
arte contemporanea
Location
BIBLIOTHE’ CONTEMPORARY ART GALLERY
Roma, Via Celsa, 4/5, (ROMA)
Roma, Via Celsa, 4/5, (ROMA)
Orario di apertura
lun-ven 11,00 - 20,00 / sab 18 - 24
Autore
Curatore