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Serie Fuori Serie
La seconda interpretazione di Triennale Design Museum dal titolo Serie e Fuori Serie illustra il paesaggio contemporaneo del design italiano che dalla ricerca sperimentale arriva fino ai mercati di massa, usando sia materiali artigianali, sia tecnologie avanzate, e dalle imprese start up arriva fino alle grandi imprese globalizzate.
Comunicato stampa
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Dopo aver risposto alla domanda Che Cosa è il Design Italiano? con Le Sette Ossessioni del Design Italiano, Triennale Design Museum il 20 marzo 2009 presenta una nuova interpretazione del design italiano: Serie Fuori Serie.
Triennale Design Museum conferma così la sua natura di museo dinamico, in grado di rinnovarsi continuamente e di offrire al visitatore sguardi, punti di vista e percorsi inediti e diversificati. Un museo emozionale e coinvolgente. Un organismo vivo e mutante, capace di mettersi in discussione, smentirsi, interrogarsi.
Triennale Design Museum è diretto da Silvana Annicchiarico e ha la cura scientifica di Andrea Branzi.
La seconda interpretazione di Triennale Design Museum dal titolo Serie e Fuori Serie illustra il paesaggio contemporaneo del design italiano che dalla ricerca sperimentale arriva fino ai mercati di massa, usando sia materiali artigianali, sia tecnologie avanzate, e dalle imprese start up arriva fino alle grandi imprese globalizzate.
Il titolo Serie Fuori Serie indica gli estremi di un circuito dinamico dove la produzione industriale riceve energia dalla sperimentazione più avanzata e autonoma della ricerca indipendente e, viceversa, quest’ultima si alimenta in un contesto produttivo che prevede anche il prototipo fuori serie e il pezzo unico.
Il concept è articolato in macroaree tematiche:
Grande serie
Piccola serie
Design sperimentale e di ricerca (Eco design, Prototipi di ricerca, Ricerca tecnologica, Ricerca espressiva, Alto artigianato, Ad hoc)
Fuori serie
Il museo “mette in scena” il design italiano rinnovando non solo il tema-chiave e l’ordinamento scientifico, ma anche l’allestimento che, affidato ad Antonio Citterio and Partners, in questa seconda edizione coinvolge i 2000 mq del museo con la sola eccezione del Teatro Agorà progettato da Italo Rota nel 2007.
Afferma l’architetto Antonio Citterio: “Nella nuova edizione del Museo del design il protagonista è l’edificio razionalista. Un’architettura maestosa messa in risalto dalla luce naturale. L’allestimento è solo uno strumento espositivo, che cerca di lasciare indisturbato il rapporto diretto fra involucro museale e oggetto in mostra. Si sviluppa lungo un percorso circolare, leggibile liberamente in senso orario o antiorario.
Bianchi screen traslucidi segnati da un delicato intervento di grafica evidenziano i pezzi significativi di ogni categoria, dando una chiave di lettura sintetica, immediata.”
Il nuovo progetto di allestimento prevede una Galleria permanente dedicata a mostre temporanee. Accoglierà un ciclo di mostre monografiche dedicate a sette designer contemporanei e la mostra Oggetti Sonori, che attraverso un allestimento multimediale esplora, per la prima volta in modo sistematico, la dimensione sonora degli oggetti e il ruolo esclusivo dei suoni nell’identificazione di prodotti e marche.
Continua la serie di piccole mostre periodiche sul bancone del Triennale DesignCafé: Design Ultrapoverissimo di Riccardo Dalisi (dal 17 dicembre 2007); Gli argenti di De Vecchi; Cambio Vaso; Ceramiche d’Este; Inside/Out; Roberto Mango.
Dopo le mostre prodotte dal Triennale Design Museum made in Cassina, Freestyle. New Australian design for living e Salvatore Ferragamo, il 2009 presenta due importanti iniziative: Diritto Rovescio e Tomás Maldonado.
La prima, dal 24 febbraio al 29 marzo 2009, propone una riflessione sull’intreccio tessile come metafora del pensiero e della società e nello stesso tempo come mezzo di partecipazione individuale ai processi creativi. Il percorso espositivo presenta il filo - lavorato a maglia, ricamato o tessuto - quale protagonista assoluto di installazioni di artisti internazionali, una selezione di oggetti di design e un laboratorio permanente aperto al pubblico.
Dal 19 febbraio al 5 aprile 2009 sarà esposta, per la prima volta in Italia, la poliedrica attività di artista, progettista, teorico del disegno industriale, educatore e studioso della cultura tecnica e della comunicazione di Tomás Maldonado. La mostra permetterà di conoscere gran parte della sua produzione artistica e anche di accedere, tramite fotografie, oggetti e documenti inediti, al suo lavoro nell’ambito del disegno industriale e della comunicazione.
Triennale Design Museum è il centro della rete dei giacimenti del design di cui il nostro paese, e in particolare la Lombardia, è ricco e rappresenta un’autentica ricchezza diffusa, ma spesso sconosciuta che sono i musei d’impresa, le collezioni pubbliche e private.
Nel corso del primo anno di apertura del Museo le adesioni sono cresciute fino a raggiungere 54 realtà disseminate sul territorio, numero che è destinato a crescere sensibilmente nel corso della prossima edizione.
Dopo la Trilogia d’Amore con Gio Ponti, Lucio Fontana e Piero Manzoni, il ciclo di lezioni di Achille Castiglioni e gli appuntamenti dedicati a Bruno Munari che hanno ottenuto riscontro di pubblico e partecipazione di molti giovani e studenti, anche nel 2009 continuerà il ciclo videoAgorà che propone video e filmati rari e inediti sul mondo del design.
Tutta l’attività di Triennale Design Museum è supportata da Electa, editore ufficiale del Museo.
Il 19 gennaio 2009 è istituita la Fondazione Museo del Design.
Con quest’atto si porta a compimento l’accordo di programma che prevedeva oltre alla costituzione della Fondazione, la realizzazione del Museo del Design e la costituzione della Rete dei Giacimenti di Design.
Sono soci fondatori della nuova Fondazione Museo del Design:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano e La Triennale di Milano
Partner fondatore Banca Popolare di Milano
Exhibition partner MINI
Triennale Design Museum conferma così la sua natura di museo dinamico, in grado di rinnovarsi continuamente e di offrire al visitatore sguardi, punti di vista e percorsi inediti e diversificati. Un museo emozionale e coinvolgente. Un organismo vivo e mutante, capace di mettersi in discussione, smentirsi, interrogarsi.
Triennale Design Museum è diretto da Silvana Annicchiarico e ha la cura scientifica di Andrea Branzi.
La seconda interpretazione di Triennale Design Museum dal titolo Serie e Fuori Serie illustra il paesaggio contemporaneo del design italiano che dalla ricerca sperimentale arriva fino ai mercati di massa, usando sia materiali artigianali, sia tecnologie avanzate, e dalle imprese start up arriva fino alle grandi imprese globalizzate.
Il titolo Serie Fuori Serie indica gli estremi di un circuito dinamico dove la produzione industriale riceve energia dalla sperimentazione più avanzata e autonoma della ricerca indipendente e, viceversa, quest’ultima si alimenta in un contesto produttivo che prevede anche il prototipo fuori serie e il pezzo unico.
Il concept è articolato in macroaree tematiche:
Grande serie
Piccola serie
Design sperimentale e di ricerca (Eco design, Prototipi di ricerca, Ricerca tecnologica, Ricerca espressiva, Alto artigianato, Ad hoc)
Fuori serie
Il museo “mette in scena” il design italiano rinnovando non solo il tema-chiave e l’ordinamento scientifico, ma anche l’allestimento che, affidato ad Antonio Citterio and Partners, in questa seconda edizione coinvolge i 2000 mq del museo con la sola eccezione del Teatro Agorà progettato da Italo Rota nel 2007.
Afferma l’architetto Antonio Citterio: “Nella nuova edizione del Museo del design il protagonista è l’edificio razionalista. Un’architettura maestosa messa in risalto dalla luce naturale. L’allestimento è solo uno strumento espositivo, che cerca di lasciare indisturbato il rapporto diretto fra involucro museale e oggetto in mostra. Si sviluppa lungo un percorso circolare, leggibile liberamente in senso orario o antiorario.
Bianchi screen traslucidi segnati da un delicato intervento di grafica evidenziano i pezzi significativi di ogni categoria, dando una chiave di lettura sintetica, immediata.”
Il nuovo progetto di allestimento prevede una Galleria permanente dedicata a mostre temporanee. Accoglierà un ciclo di mostre monografiche dedicate a sette designer contemporanei e la mostra Oggetti Sonori, che attraverso un allestimento multimediale esplora, per la prima volta in modo sistematico, la dimensione sonora degli oggetti e il ruolo esclusivo dei suoni nell’identificazione di prodotti e marche.
Continua la serie di piccole mostre periodiche sul bancone del Triennale DesignCafé: Design Ultrapoverissimo di Riccardo Dalisi (dal 17 dicembre 2007); Gli argenti di De Vecchi; Cambio Vaso; Ceramiche d’Este; Inside/Out; Roberto Mango.
Dopo le mostre prodotte dal Triennale Design Museum made in Cassina, Freestyle. New Australian design for living e Salvatore Ferragamo, il 2009 presenta due importanti iniziative: Diritto Rovescio e Tomás Maldonado.
La prima, dal 24 febbraio al 29 marzo 2009, propone una riflessione sull’intreccio tessile come metafora del pensiero e della società e nello stesso tempo come mezzo di partecipazione individuale ai processi creativi. Il percorso espositivo presenta il filo - lavorato a maglia, ricamato o tessuto - quale protagonista assoluto di installazioni di artisti internazionali, una selezione di oggetti di design e un laboratorio permanente aperto al pubblico.
Dal 19 febbraio al 5 aprile 2009 sarà esposta, per la prima volta in Italia, la poliedrica attività di artista, progettista, teorico del disegno industriale, educatore e studioso della cultura tecnica e della comunicazione di Tomás Maldonado. La mostra permetterà di conoscere gran parte della sua produzione artistica e anche di accedere, tramite fotografie, oggetti e documenti inediti, al suo lavoro nell’ambito del disegno industriale e della comunicazione.
Triennale Design Museum è il centro della rete dei giacimenti del design di cui il nostro paese, e in particolare la Lombardia, è ricco e rappresenta un’autentica ricchezza diffusa, ma spesso sconosciuta che sono i musei d’impresa, le collezioni pubbliche e private.
Nel corso del primo anno di apertura del Museo le adesioni sono cresciute fino a raggiungere 54 realtà disseminate sul territorio, numero che è destinato a crescere sensibilmente nel corso della prossima edizione.
Dopo la Trilogia d’Amore con Gio Ponti, Lucio Fontana e Piero Manzoni, il ciclo di lezioni di Achille Castiglioni e gli appuntamenti dedicati a Bruno Munari che hanno ottenuto riscontro di pubblico e partecipazione di molti giovani e studenti, anche nel 2009 continuerà il ciclo videoAgorà che propone video e filmati rari e inediti sul mondo del design.
Tutta l’attività di Triennale Design Museum è supportata da Electa, editore ufficiale del Museo.
Il 19 gennaio 2009 è istituita la Fondazione Museo del Design.
Con quest’atto si porta a compimento l’accordo di programma che prevedeva oltre alla costituzione della Fondazione, la realizzazione del Museo del Design e la costituzione della Rete dei Giacimenti di Design.
Sono soci fondatori della nuova Fondazione Museo del Design:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Camera di Commercio di Milano e La Triennale di Milano
Partner fondatore Banca Popolare di Milano
Exhibition partner MINI
21
marzo 2009
Serie Fuori Serie
Dal 21 marzo al 30 giugno 2009
design
Location
TRIENNALE DESIGN MUSEUM
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
ELECTA
Curatore