Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Sogni dipinti. Favola, visione e sogno nell’arte ungherese 1890-1920
Sogno, visione, immaginazione, sono protagonisti dei loro dipinti; la decostruzione degli oggetti e dei corpi, le innovative combinazioni di colori e forme, la scomposizione dello spazio e la rinuncia alla linearità del tempo sono i tratti distintivi di questa corrente artistica.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo le recenti esposizioni presso il Freud Museum di Londra e il Museo Ernst di Budapest, approdano a Roma 60 opere, provenienti dalle maggiori collezioni pubbliche e private ungheresi e slovacche, di un gruppo di intellettuali che all’alba del ventesimo secolo hanno rielaborato e filtrato attraverso le personali esperienze d’arte e di vita i grandi movimenti artistici del passato (pre-raffaellitismo, rococò francese, Rinascimento italiano) e contemporanei (Secessionismo, Simbolismo, Espressionismo, Art Noveau), anticipando il Surrealismo per il motivo ricorrente del sogno.
La rappresentazione dell’invisibile è il principio estetico delle opere di Tivadar Csontváry Kosztka, Lajos Gulácsy, Anna Lesznai, Gyula Tichy e Attila Sassy.
Sogno, visione, immaginazione, sono protagonisti dei loro dipinti; la decostruzione degli oggetti e dei corpi, le innovative combinazioni di colori e forme, la scomposizione dello spazio e la rinuncia alla linearità del tempo sono i tratti distintivi di questa corrente artistica.
Ansie, paure, sentimenti, desideri, sensualità; suoni, immagini, colori, tessuti, parole: le opere d’arte sono caratterizzate dalla sincronia di elementi diversi che si combinano in una nuova armonia, obiettivo principale dell’artista.
La rappresentazione dell’invisibile è il principio estetico delle opere di Tivadar Csontváry Kosztka, Lajos Gulácsy, Anna Lesznai, Gyula Tichy e Attila Sassy.
Sogno, visione, immaginazione, sono protagonisti dei loro dipinti; la decostruzione degli oggetti e dei corpi, le innovative combinazioni di colori e forme, la scomposizione dello spazio e la rinuncia alla linearità del tempo sono i tratti distintivi di questa corrente artistica.
Ansie, paure, sentimenti, desideri, sensualità; suoni, immagini, colori, tessuti, parole: le opere d’arte sono caratterizzate dalla sincronia di elementi diversi che si combinano in una nuova armonia, obiettivo principale dell’artista.
18
gennaio 2005
Sogni dipinti. Favola, visione e sogno nell’arte ungherese 1890-1920
Dal 18 gennaio al 18 febbraio 2005
arte moderna e contemporanea
Location
ISTITUTO BALASSI – ACCADEMIA D’UNGHERIA – PALAZZO FALCONIERI
Roma, Via Giulia, 1, (Roma)
Roma, Via Giulia, 1, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì 10-13 e 16-19.30. Sabato 16.30–19.30
Vernissage
18 Gennaio 2005, ore 19
Autore